Piano di emergenza interno: come redigerlo? Una proposta operativa per le simulazioni

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All’interno dei luoghi di lavoro è possibile che si verifichino emergenze di vario tipo.

Come stabilito dalla normativa vigente sui luoghi di lavoro, il datore di lavoro ha l’obbligo di redigere il Piano di Emergenza Interno (PEI) e di metterlo in pratica periodicamente. Pertanto, tutti i dipendenti dovranno partecipare attivamente alle relative esercitazioni.

Sulla rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro un articolo di A. Zuliani (esperto in psicologia della sicurezza e dell’emergenza), Domenico Santoro (QHSE & Industrial Risk Management Director Air Liquide Italia) e Thomas Perotti (HSE Manager del Gruppo Air Liquide Italia) presenta un modello per la progettazione delle stesse, volto a raccogliere in maniera strutturata elementi chiave, informazioni e rilievi utili.

Obiettivo: valorizzare le simulazioni e trarne il massimo vantaggio operativo!

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Cos’è la prova del piano di emergenza?

La prova del piano di emergenza è una simulazione pratica nella quale si sperimenta il manifestarsi di una situazione di emergenza e di pericolo. In questa prova vengono messe in atto tutte le procedure di gestione dell’emergenza definite in fase di stesura e validazione del PEI. Questa simulazione ha inoltre lo scopo di preparare il personale addetto alla gestione dell’emergenza e al primo soccorso, in considerazione della possibile necessità di intervenire in una reale situazione di pericolo.

Formazione e addestramento del personale di emergenza

Per questa funzione il personale delle squadre di emergenza riceve una formazione e un addestramento soggetti ad aggiornamento periodico. In questo ambito sono riconosciute necessarie delle simulazioni di attuazione del PEI per verificarne l’efficacia e per evidenziare i reali comportamenti messi in pratica dal personale durante un’emergenza.

Le simulazioni del Piano di emergenza

Queste simulazioni, piuttosto che adempimenti, devono essere considerate come occasioni nelle quali si può osservare la messa in pratica delle procedure identificate, la variabilità dei comportamenti del personale e l’adeguatezza delle misure tecniche implementate. Tutto questo nell’ottica del miglioramento continuo del sistema, in cui le componenti tecniche, organizzative e comportamentali sono chiamate in causa in egual misura.

Come redigere un Piano di Emergenza?

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Redazione InSic

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