Premio Di Donato: i vincitori

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Il concorso, che premia le migliori produzioni giornalistiche dedicate al tema della sicurezza negli ambienti di lavoro, è promosso dal Comune di Taranta Peligna nel nome dello scrittore italo-americano Pietro Di Donato operaio edile, che perse la vita in un infortunio sul lavoro il 30 marzo del 1923. Alla cerimonia di premiazione, svoltasi domenica 30 marzo, hanno partecipato, fra gli altri, il sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini e il responsabile della Direzione Regionale Abruzzo dell’Inail Enrico Susi, oltre al sindaco di Taranta Peligna e animatore del Premio, Marcello Di Martino. Riportiamo di seguito il commento realizzato dall’Inail

Con un’ampia e approfondita inchiesta intitolata “Veleni, processi e risarcimenti – il sogno malato dei petrolchimici”, pubblicata sull’edizione palermitana di Repubblica il 6 ottobre 2013, Lorenzo Tondo ha conseguito il riconoscimento principale della terza edizione del Premio giornalistico Pietro Di Donato, consistente in un assegno di cinquemila euro e di una medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il concorso, che intende premiare le migliori produzioni giornalistiche dedicate al tema della sicurezza negli ambienti di lavoro, è promosso dal Comune di Taranta Peligna nel nome dello scrittore italo-americano autore di Cristo fra i muratori, il suo romanzo più celebre, ispirato dalla tragica morte del padre, operaio edile, che perse la vita in un infortunio sul lavoro il 30 marzo del 1923. Alla cerimonia di premiazione, svoltasi proprio domenica 30 marzo, hanno partecipato, fra gli altri, il sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini e il responsabile della Direzione Regionale Abruzzo dell’Inail Enrico Susi, oltre al sindaco di Taranta Peligna e animatore del Premio, Marcello Di Martino.

Per la Giuria, presieduta dall’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti e formata da Enzo Iacopino, Tiziano Treu e Lucia Annunziata, il merito del lavoro di Tondo sta nell’aver “denunciato con estrema competenza e completezza informativa la tragica realtà del “polo petrolchimico” in provincia di Caltanissetta, tra Gela e Augusta, definito “l’ILVA dell’Isola”. Oltre che sulla carta stampata, il reportage di Tondo è stato pubblicato anche su RE-Le inchieste, il sito di Repubblica dedicato agli approfondimenti, con una ampia documentazione sulla fabbriche e sui siti industriali nocivi per la salute dei lavoratori. Nell’approfondimento di Tondo e dalle voci degli abitanti raccolte dal cronista emerge il dramma vissuto dalla popolazione, che ha visto minata la sua salute, secondo i numeri di un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dalle “60mila tonnellate di sostanze tossiche rilasciate ogni anno dalle multinazionali del carburante nei cieli della regione”.

“Per aver affrontato, in maniera originale, il tema della sicurezza in un ambiente, quello dello spettacolo, recentemente alla ribalta per incidenti mortali sul lavoro. Nei tempi limitati e scanditi dal servizio in un Telegiornale, l’intervista fa emergere nettamente le condizioni a cui tali lavoratori sono sottoposti: lavoro nero, incidenti non dichiarati, utilizzo di droghe per superare i turni massacranti. E’ stata questa la motivazione a proposito del secondo classificato, Alessio Zucchini, giornalista del Tg1, vincitore di un assegno di assegno di 2500 euro e di una targa del Comune di Taranta Peligna, che con il servizio televisivo “Dietro il palco” andato in onda il 29 dicembre 2012 ha evidenziato il fenomeno degli infortuni occorsi nella costruzione dei palchi per gli spettacoli, balzati recentemente alla cronaca dopo gli incidenti mortali avvenuti in occasione dei concerti di Laura Pausini a Reggio Calabria il 5 marzo 2012 e di Jovanotti a Trieste il 13 dicembre 2011. Coperto da un cappuccio e con la voce criptata per non essere riconosciuto, l’addetto intervistato da Zucchini apre uno squarcio su una realtà nascosta, quella del montaggio dei palchi, spesso sconosciuta agli stessi artisti, dove si rischia per 100 euro al giorno “quando va bene, quando va male non torni a casa”.

Produzioni provenienti da carta stampata, web, radio e tv. Menzioni speciali per servizi sulle industrie tessili di Prato, sui morti sul lavoro in Abruzzo e sugli infortuni in agricoltura. Alla terza edizione del Premio Di Donato, i giornalisti professionisti e pubblicisti hanno inviato complessivamente 34 proposte, così suddivise: 20 articoli su carta stampata, 6 video servizi, 4 articoli scritti per testate web on line, e 4 servizi prodotti per la radio. Menzioni speciali sono state assegnate ad Antonio Crispino (Corriere della Sera- www.corriere.it) per un’inchiesta del 3 dicembre 2013 sulle imprese tessili di Prato (“dove si muore per 40 centesimi a vestito”) e a Paola Toro del quotidiano “Il Centro” di Pescara per aver indagato, riepilogato e fatto memoria, il 29 dicembre 2013, degli infortuni avvenuti sul lavoro in Abruzzo nel corso del 2013 (“L’anno che si chiude conta trenta croci, cinque a Città Sant’Angelo”). A Gianluigi Nario, infine, è stato attribuito il premio speciale della Confederazione Italiana Agricoltori per il settore “Agricoltura” per un ampio e approfondito articolo, completo di dati e tabelle illustrative, dedicato alla sicurezza sul lavoro nelle aziende agricole, agli infortuni e alle malattie professionali, pubblicato ad aprile 2013 sulla rivista “Il Floricultore”.

Redazione InSic

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