Professioni d’aiuto ed Empowerment professionale: un caso di studio

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Sulla rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro esploriamo la tematica dell’empowerment in ambito lavorativo e i suoi riflessi sul fenomeno del Burnout nelle professioni d’aiuto: in particolare si affronta come un gruppo di supporto di Empowerment professionale può essere considerato uno strumento per la prevenzione del burnout e la gestione del rischio stress lavoro-correlato in una realtà complessa come ad esempio una struttura ospedaliera.
L’articolo è a cura degli esperti Salvatore Zaffina, Silvia Rongoni, Silvia Mignani, Luisa Lavorato, Pietro Derrico, Alessandro Bugiardini, Massimiliano Raponi, Maria Rosaria Vinci, Guendalina Dalmasso.

L’empowerment in ambito lavorativo
L’empowerment in ambito lavorativo appare per la prima volta nel 1977. Avallone e Paplomatas, sostengono che in base a come il lavoro è organizzato, alle scelte e alle decisioni organizzative adottate possono verificarsi le condizioni di rischio per il benessere psico-fisico dei lavoratori. Oggi l’empowerment viene considerato uno strumento di management che permette di responsabilizzare i collaboratori e di stimolarne l’impegno e la motivazione.
Il lavoratore empowered è in grado di conoscere se stesso, le proprie possibilità e i limiti, avere una buona autostima, saper prendere decisioni e saper risolvere i problemi.
L’empowerment è strettamente connesso con il fenomeno del Burnout nei contesti lavorativi. In particolare, gli uomini rispetto alle donne hanno maggiori probabilità di evidenziare un malessere lavorativo mentre i lavoratori più giovani hanno maggiori possibilità di essere empowered

Iniziative di empowerment professionale
L’articolo segnala anche le iniziative di empowerment professionale diffuse a livello nazionale (come quella promossa dalla Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali tra gli anni 2009 e 2012 nei reparti critici di Anestesia e Rianimazione ed Oncologia) e cita il lavoro svolto nel 2016 all’interno di un policlinico pediatrico dove è stata effettuata dal Gruppo di Lavoro per il Benessere Lavorativo la valutazione del rischio stress lavoro correlato (SLC) secondo le Linee Guida INAIL e sfruttando il questionario self-report Management Standards Revised Indicator Tool dell’HSE.: sulla base dei dati emersi dalla valutazione approfondita si è deciso di mettere a punto specifiche azioni di miglioramento tra cui un percorso di Empowerment professionale con l’obiettivo di attenuare il disagio lavorativo.
Tale progetto, ampiamente descritto nell’articolo, arriva alla conclusione che l’Empowerment Professionale va inteso come un dispositivo di protezione collettivo per l’attenuazione del rischio SLC da usare in modo continuativo.

L’articolo è disponibile sul numero di Febbraio della rivista Ambiente&Sicurezza sul lavoro.

Riferimenti bibliografici:
L’Empowerment professionale nelle professioni di aiuto: strumento di prevenzione e gestione del rischio stress lavoro-correlato
Salvatore Zaffina, Silvia Rongoni, Silvia Mignani, Luisa Lavorato, Pietro Derrico, Alessandro Bugiardini, Massimiliano Raponi, Maria Rosaria Vinci, Guendalina Dalmasso.
Ambiente&Sicurezza sul Lavoro n.2/2018

Redazione InSic

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