Progetto “open data”: conclusa la seconda fase

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L’INAIL, con la pubblicazione del nuovo Quaderno di ricerca, dedicato alla lettura del fenomeno delle malattie professionali, conclude la seconda fase del progetto “open data”, avviato nel 2012, come previsto nell’Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, nella sezione welfare.



Nel nuovo volume dell’Inail il fenomeno tecnopatico è analizzato con le stesse metodologie e tecniche operative utilizzate per studiare gli infortuni sul lavoro, utilizzando i dati resi pubblici per singolo caso. Definito un modello di lettura, articolato in due blocchi di 24 e 80 tabelle, corredato da vocabolario e thesaurus

Le tecniche operative e i principi metodologici sono gli stessi già utilizzati nella prima fase del progetto, documentata nel Quaderno n. 1 dedicato alla lettura dei dati degli infortuni sul lavoro. Anche l’insieme degli open data relativi alle malattie professionali è corredato da un modello di lettura, dal vocabolario delle grandezze che descrivono il fenomeno e dal thesaurus. Il modello di lettura realizza uno schema di analisi quantitativa, fornisce “viste” su numero e tipo di malattie e numero di tecnopatici – per data di denuncia, per classi di assicurati, per raggruppamento territoriale, per classe di menomazione, per esito dell’istruttoria di riconoscimento della causa professionale – e si articola in due blocchi: uno su criteri prevalentemente amministrativi, strutturato in 24 tabelle, e uno sui dettagli medico-legali, composto da 80 tabelle. Il vocabolario definisce invece le grandezze riportate nelle tabelle, per garantire l’interpretazione corretta delle informazioni, mentre il thesaurus propone itinerari di collegamento tra grandezze, per delineare profili particolari dei fenomeni.

Nel primo capitolo sono richiamati i principi metodologici e tecnici, segnando le differenze con l’impostazione che ha caratterizzato l’analisi sugli infortuni. Il capitolo 2 definisce il nucleo del linguaggio speciale per leggere il fenomeno delle malattie professionali (con gli 81 lemmi del vocabolario e le 17 catene di significati del thesaurus). Nel terzo capitolo sono fornite precisazioni su alcuni processi amministrativi rilevanti per l’interpretazione dei dati.

Il quarto capitolo raccoglie analisi quantitative preliminari, che hanno ispirato scelte di impostazione del modello di lettura(analisi delle serie storiche di denunce e riconoscimenti, sulle cause di non-riconoscimento della malattia come “professionale”, tipo di conseguenza delle malattie, verifiche sull’età dei lavoratori alla data di denuncia). Il quinto capitolo definisce il modello di lettura delle malattie professionali: i criteri statistici di rilevazione dei dati e delle loro qualificazioni, la forma delle rappresentazioni (in blocchi, temi e strati) e le modalità di applicazione del modello (per “viste” annuali e su frazioni d’anno). Nel capitolo 6 è descritto l’elenco dei dati da rendere “open”, per consentire agli utenti di percorrere itinerari di lettura, con diversi livelli di dettaglio. La postilla storica dell’ultimo capitolo documenta, invece, le esperienze che hanno rappresentato un utile riferimento per definire il modello di lettura.

Nei due allegati è riportato un esempio di output del prototipo informatico che è stato sviluppato per applicare il modello ai dati e produrre l’insieme delle tabelle annuali e di periodo. L’esempio ha l’obiettivo di dare concretezza agli schemi di lettura del modello (grandezze selezionate, criteri di classamento) e di aprire la via a elaborazioni autonome, grazie a uno schema di analisi che sia di riferimento per le verifiche.

È stata ora avviata la terza fase del progetto, che dovrà fornire i profili economici degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Si cercherà, inoltre, di utilizzare dati di altre istituzioni per definire e misurare un indice di sinistrosità, che consenta di valutare il numero di infortuni in rapporto al periodo di esposizione al rischio e al livello di rischiosità dell’esposizione.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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