Rischio cancro sul lavoro

Rischio cancro sul lavoro: a che punto siamo? al via un sondaggio EU-OSHA

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Il cancro causa il 53 % di tutti i decessi lavoro-correlati nell’UE e in altri paesi sviluppati: parte da qui il Sondaggio lanciato da Eu-OSHA sull’esposizione dei lavoratori concernente i fattori di rischio del cancro in Europa al fine di individuare meglio tali fattori responsabili della maggior parte delle esposizioni.

L’indagine si protrarrà fino al 2023 con oltre 25.000 interviste (ma non in Italia). ed una relazione finale nei primi mesi del 2023. Servirà anche per promuovere modifiche nell’attuale legislazione in materia di esposizione agli agenti cancerogeni e alle sostanze pericolose sul lavoro.

  • Ecco chi sarà coinvolto, quali sono i programmi dell’UE per la lotta al cancro e cosa prevede in particolare il Quadro Strategico 2021-2027 per la salute e sicurezza in Europa e la Road Map sul rischio cancro avviata dal 2006.

Sondaggio EU-OSHA sul rischio cancro: cosa riguarda

Il sondaggio mira a verificare l’esposizione dei lavoratori europei a una serie di fattori di rischio del cancro e ad identificare le situazioni di esposizione più diffuse e il numero e le caratteristiche dei lavoratori esposti.

I fattori di rischio del cancro che verranno analizzate sono, tra gli altri: l’amianto, il benzene, il cromo, gli scarichi del motore diesel, il nichel, la polvere di silice, le radiazioni UV, la polvere di legno. Il sondaggio ha lo scopo di elaborare campagne di sensibilizzazione e misure preventive più mirate e di contribuire alla definizione delle politiche basate su dati oggettivi.

Sondaggio EU-OSHA – rischio cancro sul lavoro: chi coinvolge

L’indagine si realizzerà in 25 000 interviste telefoniche con lavoratori in Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Spagna e Ungheria. I lavoratori saranno contattati telefonicamente a caso e risponderanno a domande formulate tenendo specificamente del loro attuale lavoro e delle loro attività quotidiane.

Indagine europea sul rischio cancro sul lavoro: quando i risultati?

Il Sondaggio EU-OSHA durerà fino al mese di gennaio 2023 e la pubblicazione dei primi risultati è prevista per la fine del 2023. I risultati dell’indagine saranno completati con analisi secondarie che prevedono studi approfonditi su argomenti specifici.

L’EU-OSHA pubblicherà anche una relazione che descrive la metodologia innovativa utilizzata: in seguito a una valutazione, si deciderà in merito all’estensione dell’indagine ad altri paesi e fattori di rischio.

Rischio cancro sul lavoro: il sondaggio EU-OSHA mira a cambiare la legislazione UE

Il sondaggio dovrebbe contribuire ad aggiornare la legislazione dell’UE, migliorare la protezione contro sostanze pericolose e combattere il cancro di origine professionale, in particolare per quanto riguarda la preparazione di eventuali future proposte di modifica della direttiva sulle sostanze cancerogene, mutagene e reprotossiche.

L’Indagine spiega EU-OSHA contribuirà alle azioni in materia di SSL del Piano europeo per sconfiggere il cancro, uno degli obiettivi chiave del quadro strategico dell’UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027 sul miglioramento della prevenzione delle malattie legate al lavoro, in particolare il cancro.

Piano Europeo per la lotta contro il Cancro

Il Piano europeo di lotta contro il cancro è dunque una colonna portante dell’Unione europea della salute presentata nel novembre 2020 dalla Presidente von der Leyen. Aggiorna il precedente che risaliva agli anni ‘90.

Prevede uno stanziamento complessivo di 4 miliardi di € per azioni di lotta contro il cancro in provenienza dal programma EU4Health, da Orizzonte Europa e dal programma Europa digitale.

Si articola in quattro aree d’intervento fondamentali, nelle quali sono previste 10 iniziative faro e numerose azioni di supporto.

Cancro: mortalità in Europe e effetti economici correlati

Solo nel 2020 secondo stime europee, a 2,7 milioni di persone nell’Unione europea è stato diagnosticato un tumore e 1,3 milioni di persone hanno perso la vita a causa di questa malattia.

Il cancro grava notevolmente sui sistemi sanitari, sull’economia e sulla società in generale: l’UE stima che il suo impatto economico complessivo in Europa superi i 100 miliardi di € l’anno e che il numero di casi aumenterà quasi del 25 % entro il 2035, facendo del cancro la prima causa di morte nell’UE.

Combattere il cancro sul lavoro: le azioni della Commissione europea

All’interno della Comunicazione della Commissione per il parlamento ed il Consiglio europeo, “Europe’s Beating Cancer Plan” un capitolo specifico è rivolto al mondo del lavoro con un chiaro riferimento alla necessità di una riduzione dell’esposizione a sostanze pericolose e radiazioni come fattore di drastica riduzione del rischio cancro sul lavoro (impatterebbe per il 52% dei decessi annuali) e a livello generale.

Nell’ambito del Piano europeo contro il cancro, la Commissione ha proposto di

  • aggiornare la direttiva Cancerogeni con una ridefinizione di limiti di esposizione professionale per tre sostanze importanti: acrilonitrile, composti del nichel  e benzene.
  • Esaminare anche misure sull’esposizione alle radiazioni ultraviolette che aumenta il rischio di melanoma, la forma più grave di cancro della pelle
  • Sosterrà l’attuazione dei requisiti sulla protezione dalle radiazioni ionizzanti ed in particolare al radon responsabile di diversi tumori polmonari e per il quale si vuole migliorare la conoscenza dell’esposizione professionale ed individuare apposite contromisure per ridurre il suo accumulo anche nelle abitazioni. I risultati delle ricerche sono attesi nel 2025.
  • Attuerà le azioni necessarie a sostenere la Strategia per la Sostenibilità delle Sostanze chimiche per individuare più rapidamente le sostanze pericolose e ridurre efficacemente l’esposizione di consumatori e professionisti alle sostanze cancerogene, o ad altre sostanze pericolose che interferiscano con il sistema endocrino e sistemi immunitari.
  • Sosterrà quindi una ricerca e programma di innovazione per i prodotti chimici per lo sviluppo di alternative sicure e sostenibili.
  • Rafforzerà le capacità europee di valutare il rischio chimico  attraverso il lancio Partenariato europeo Horizon sulla valutazione dei rischi da Sostanze chimiche.

Programma EU4Health 2021-2027 e rischio cancro

Il nuovo programma dell’UE per la salute (EU4Health 2021-2027) fornirà un sostegno significativo alla lotta contro il cancro e mira alla prevenzione delle malattie e la promozione della salute per una popolazione che invecchia ed a una maggiore sorveglianza delle minacce per la salute.

La missione Orizzonte Europa sul cancro

Attraverso la missione Orizzonte Europa che ha l’obiettivo generale di “salvare oltre 3 milioni di vite entro il 2030 e di aiutare le persone affette da cancro a vivere più a lungo e meglio”. l’UE intende integrare approcci innovativi alla ricerca e alla sanità pubblica, ponendo l’accento sulla prevenzione del cancro e fornendo le infrastrutture necessarie per gli strumenti sanitari digitali .

Rischio cancro sul lavoro: cosa prevede il Quadro strategico UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027

Il rischio cancro è ampiamente contemplato nel Quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027: la Commissione intende infatti

  • aggiornare le norme dell’UE sulle sostanze pericolose per combattere il cancro, le malattie riproduttive e respiratorie;
  • sostenere le attività di sensibilizzazione sul cancro;
  • promuovere il codice europeo contro il cancro tra i lavoratori per migliorarne l’educazione sanitaria e ridurre i rischi di cancro;
  • sostenere attivamente il reinserimento, la non discriminazione e l’adeguamento delle condizioni di lavoro dei lavoratori che sono pazienti oncologici o sopravvissuti al cancro;

Scrime la Commissione che, nel quadro della strategia dell’UE in materia di sostanze chimiche sostenibili, occorre rivedere gli attuali valori limite di talune sostanze pericolose utilizzate nei settori esistenti ed emergenti, fattore importante per la prevenzione delle malattie professionali, in particolare il cancro.

Rischio amianto: esposizione e fattori di rischio in Europa

Un discorso a parte è per l’Amianto la cui esposizione è un fattore di rischio per la salute soprattutto in una fase di adeguamento e ristrutturazione degli edifici a un futuro a impatto climatico zero nel contesto del Green Deal europeo.

Ogni anno l’esposizione all’amianto causa circa 88 000 decessi in Europa, che rappresentano il 55-85 % dei tumori polmonari sviluppati durante il lavoro, e si stima che i tassi di mortalità derivanti da tale esposizione continueranno ad aumentare fino alla fine degli anni 2020 e 2030.

Ai datori di lavoro si applicano già obblighi rigorosi in materia di sicurezza, pianificazione e formazione. Tuttavia, alla luce dei più recenti dati scientifici, secondo la Commissione è necessario abbassare il valore limite di esposizione per l’amianto.

Rischio cancro: l’impegno UE nel Quadro europeo per la sicurezza 2021-2027

L’impegno dell’UE nella lotta contro i tumori professionali è inoltre in linea con la strategia della tabella di marcia sugli agenti cancerogeni 2020-2024, che riunisce gli Stati membri e le parti sociali per attuare rapidamente i valori limite e le altre disposizioni adottate a livello dell’UE, limitando l’esposizione a 26 sostanze pericolose e migliorando così le condizioni di lavoro per circa 40 milioni di lavoratori.

Cause dei decessi correlati al lavoro (%) nell’UE 54  

Fonte: “Analisi comparativa internazionale sul costo delle malattie professionali e degli infortuni sul lavoro” EU-OSHA, 2017.

La Road Map europea per i cancerogeni

Il 25 maggio 2016 diverse organizzazioni europee hanno firmato un patto che le impegna in un programma di azione volontaria per aumentare la consapevolezza dei rischi derivanti dall’esposizione agli agenti cancerogeni sul posto di lavoro e scambiare buone pratiche.

È la Road Map sugli agenti cancerogeni che coinvolge:

Per il periodo 2020-2024 sono fissati i seguenti quattro obiettivi:

  • Creare consapevolezza tra imprese e lavoratori sui rischi dell’esposizione a sostanze cancerogene e sulla necessità di azioni preventive in tutta Europa.
  • Fornire aiuto alle imprese e ai lavoratori per prevenire l’esposizione ad agenti cancerogeni sul posto di lavoro e ridurre al minimo i loro effetti sulla forza lavoro.
  • Mobilitare le parti interessate e aumentare il coinvolgimento delle parti interessate per moltiplicare gli sforzi in tutta Europa.
  • Puntare sull’innovazione per colmare il divario tra i risultati della ricerca e le esigenze delle imprese.

Agenti cancerogeni sul lavoro: per approfondire

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Antonio Mazzuca

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