Roma, le grandi imprese italiane fanno rete

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Si è svolto ieri, 2 ottobre 2013, presso l’Auditorium Telecom Italia di Roma, un workshop sulla formazione, dal titolo: “Salute e sicurezza sul lavoro: le grandi imprese italiane fanno rete”. Si tratta del primo di una serie di incontri tra le principali aziende italiane con caratteristiche “a rete” dedicati ad approfondire particolari tematiche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Tra i promotori oltre Telecom Italia Spa: Vodafone, H3G, Wind, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, ENEL, ENI, ANAS, Autostrade per l’Italia, Condotte.
Alla Tavola rotonda coordinata da Silvia Vescuso, direttore dell’Istituto Informa (Gruppo EPC), hanno partecipato, in veste di esperti di riferimento per le aziende, Lorenzo Fantini (avvocato giuslavorista), Giuseppe Piegari (del Ministero del Lavoro ed estensore delle risposte agli interpelli posti dalle associazioni industriali) e Francesco Tulli (psicologo del lavoro ed esperto di formazione di alto livello sui temi di salute e sicurezza).

Questo primo incontro, ha raccolto diversi quesiti inerenti alla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, provenienti dalle diverse grandi imprese presenti : dalle semplificazioni per la formazione introdotte dal Decreto del Fare convertito in Legge 98/2013, passando per continui riferimenti ai passati Accordi sulla formazione per RSPP/ASPP, datori di lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori.

Molte le anticipazioni.
L’Avvocato Fantini ha confermato l’imminente emanazione, in sede di Conferenza Stato-Regioni, dell’Accordo sui crediti formativi, che dovrebbe individuare le possibili duplicazioni tra percorsi formativi analoghi, anche se formalmente differenti, attraverso una specifica tabella che indichi le sovrapposizioni. Piegari ha ricordato anche la modifica delle norme in materia di formazione degli addetti alle emergenze, ai sensi del DM 10/3/1998.
Si è parlato anche di e-learning, alla luce dei “percorsi sperimentali” di alcune Regioni, che hanno tentato di estenderla alla “formazione specifica” in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Non sono mancati i riferimenti al decreto ministeriale sulla abilitazione alle verifiche sulle attrezzature di lavoro, riconoscendo la necessità di estendere l’accreditamento rilasciato da una Regione anche alle altre Regioni in forza del principio di mutuo riconoscimento.

Fra le domande pervenute agli esperti, alcuni quesiti sulla formazione da seguire nel caso di gruppi aziendali con attività differenziate che rispondano a diversi codici Ateco e sul coinvolgimento, non obbligatorio degli Organismi paritetici in materia di formazione.
Infine, un importante riferimento al Decreto sulla Formazione dei Formatori,(Decreto interministeriale 6 marzo 2013) che entrerà in vigore a Marzo 2014 e che richiederà al più presto, secondo Fantini, una verifica sulla qualificazione dei formatori in base ai criteri stabiliti nel provvedimento.

La Rivista Ambiente & Sicurezza sul Lavoro pubblicherà prossimamente le risposte ai singoli quesiti presentati durante l’incontro.

Redazione InSic

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