Salute mentale sul lavoro

Salute mentale sul lavoro e rischi psicosociali: strategie per la prevenzione in azienda

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La salute mentale è una componente essenziale del benessere generale. L’OMS definisce la salute come uno stato di completo equilibrio fisico, mentale e sociale, che va oltre la semplice assenza di malattie o disagi. Questa visione globale evidenzia quanto il benessere psicologico sia indispensabile per una vita sana e appagante, specie al lavoro, dove trascorriamo una parte notevole della nostra giornata.

Cosa si intende con il concetto di salute mentale sul lavoro?

La salute mentale dei dipendenti è strettamente correlata alla capacità di gestire in maniera efficace i rischi psicosociali.

Elementi come:

  • una buona organizzazione dell’attività,
  • un carico di lavoro bilanciato,
  • e un adeguato sostegno sociale,

contribuiscono in modo determinante a creare un ambiente di lavoro sano.

Secondo l’EU-OSHA, una gestione consapevole dei rischi psicosociali favorisce non solo la salute mentale, ma anche la produttività e la sostenibilità economica dell’azienda. Inoltre, l’Agenzia europea sottolinea come sia fondamentale considerare la salute mentale nella pianificazione e gestione della sicurezza in azienda, tanto quanto occuparsi della gestione dei rischi fisici.

Creare un ambiente lavorativo in grado di offrire autonomia e coinvolgimento attivo, insieme a un supporto efficace, riduce il rischio di problematiche come stress, ansia e burnout, incentivando al contempo il benessere e la performance dei lavoratori.

La gestione efficace dei rischi psicosociali

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che milioni di persone, attualmente, soffrono di problemi di salute mentale legati al lavoro (in particolare stress, ansia e depressione).

Le cause possono derivare dal contesto, dai rapporti con i colleghi e dall’organizzazione stessa del lavoro. Le imprese sono quindi chiamate a identificare e gestire i rischi psicosociali come fattore cruciale per la sicurezza sul lavoro, nonché a integrare opportune politiche di supporto.

Impatti sul benessere e sulla produttività aziendale

Le aziende che trascurano la salute mentale dei dipendenti rischiano infatti di subire significativi cali di produttività, aumento delle assenze per malattia e maggiore turnover.

Secondo un rapporto dell’EU-OSHA, i lavoratori con adeguato supporto psicologico possiedono una migliore resilienza e contribuiscono a un ambiente lavorativo più efficiente e sostenibile.

Il documento sopra citato fornisce inoltre una guida su come le aziende possono supportare i dipendenti che si trovano ad affrontare problemi di salute mentale.

Come implementare una politica di salute mentale efficace?

Un’efficace politica di salute mentale sul lavoro dovrebbe includere i seguenti aspetti:

  • Prevenzione dei rischi psicosociali correlati al lavoro attraverso misure organizzative e collettive.
  • Sostegno a gruppi di lavoratori più esposti a fattori di rischio psicosociale.
  • Supporto a lavoratori che affrontano problemi di salute mentale o stress lavorativo.
  • Promozione del benessere mentale sul lavoro.
  • Consultazione e coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti nelle politiche e nelle azioni.

Gli aspetti relativi alla prevenzione e alla consultazione sono essenziali per garantire il successo delle altre iniziative.

Formazione e sensibilizzazione sulla salute mentale

La formazione sulla salute mentale è un altro punto essenziale per sensibilizzare sul tema e ridurre il possibile stigma dovuto alla malattia.

Un piano di corsi di formazione strutturati ad hoc può aiutare i lavoratori a riconoscere preventivamente i segnali di disagio e promuovere una cultura di supporto reciproco.

L’attività di sensibilizzazione può essere portata avanti attraverso una serie di corsi di formazione rivolti sia ai dirigenti che ai lavoratori, con l’obiettivo di migliorare la comunicazione e instaurare un ambiente sereno, rispettoso e inclusivo.

Strategia di supporto organizzativo

Creare una cultura aziendale inclusiva, in cui i dirigenti forniscano feedback positivi e incoraggino il dialogo può senz’altro aiutare i dipendenti a sentirsi valorizzati e supportati.

Le riunioni periodiche per raccogliere feedback e segnalazioni sono un’altra preziosa opportunità per individuare situazioni di disagio ed intervenire in maniera tempestiva.

Molte aziende organizzano inoltre spazi di ascolto, anche con professionisti esterni, in cui i dipendenti possono discutere apertamente dei propri problemi.

Un approccio strutturato per la salute mentale richiede dunque un piano articolato.

I principali aspetti su cui focalizzare l’attenzione sono comunque tre:

  1. Valutazione dei rischi psicosociali: identificare e ridurre i fattori di stress, come ad es. carichi di lavoro eccessivi e scarsa chiarezza dei ruoli.
  2. Supporto ai lavoratori vulnerabili: come i neo-assunti, le persone con carichi familiari particolarmente gravosi o complesse condizioni di salute preesistenti.
  3. Coinvolgimento attivo dei dipendenti: attraverso sondaggi, gruppi di discussione, ecc.

Il ritorno al lavoro dopo un’assenza per motivi di salute mentale

Nel caso in cui un lavoratore abbia dovuto affrontare un periodo di assenza dal lavoro per problemi di salute mentale è opportuno che l’azienda attui adeguate policy per il rientro.

Misure graduali di riavvicinamento, supporto psicologico e coinvolgimento attivo dei colleghi sono azioni in grado di facilitare un rientro positivo e produttivo, contribuendo a ridurre il rischio di ulteriori assenze.

Gestione dello stress in azienda

Lo stress è una delle principali cause di insoddisfazione lavorativa.

Per una gestione efficace di questa tipologia di rischio, molte aziende stanno introducendo strumenti di mindfulness, come la meditazione guidata e sessioni di yoga, che aiutano a ridurre l’ansia e migliorano la resilienza.

Anche un percorso formativo sui temi della resilienza e della gestione dello stress in azienda, può essere implementato in ottica preventiva.

Ulteriori azioni di prevenzione possono inoltre riguardare la flessibilità degli orari e il ricorso al lavoro da remoto, che sono in grado di influire positivamente sul corretto bilanciamento vita-lavoro.

La campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri 2026-2028”

In tale delicato contesto, la prossima campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri 2026-2028” promossa dall’EU-OSHA, porrà l’attenzione specificamente sul tema della salute mentale e sui rischi psicosociali nei luoghi di lavoro.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare le imprese sull’argomento, fornendo risorse utili e strumenti per affrontare i problemi legati al benessere mentale dei dipendenti, nonché al fine di favorire un ambiente di lavoro realmente inclusivo.

L’approccio della Commissione europea alla salute mentale

Il 7 giugno 2023, la Commissione europea ha adottato una nuova Comunicazione che introduce un approccio globale alla salute mentale. Questo documento mira a supportare gli Stati membri nell’affrontare in modo tempestivo le sfide emergenti legate al benessere mentale.

L’iniziativa rappresenta un punto di svolta, proponendo una visione integrata e orientata alla prevenzione, che riconosce il ruolo cruciale della salute mentale in diversi settori politici. Tra questi si annoverano il mondo del lavoro, l’istruzione, la ricerca, la digitalizzazione, la pianificazione urbana, la cultura, l’ambiente e perfino il clima. Tale approccio intersettoriale punta a valorizzare la salute mentale allo stesso livello della salute fisica, promuovendo un benessere complessivo e sostenibile.

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