Le caratteristiche
L’accordo si propone come un punto di partenza per lo sviluppo di una regolamentazione maggiormente uniforme per gli RLS che operano nelle Aziende sanitarie della Regione consentendo così di superare le numerose criticità, che causano molteplici problematiche e controversie sorte in questi anni nelle aziende, soprattutto rispetto alla funzione e al ruolo degli RLS.In questo modo si permetterà agli RLS di svolgere l’azione preventiva di controllo e di intervento nei luoghi di lavoro con maggiore chiarezza ed efficacia nel rispetto della Legge e delle regole condivise.
Tra le novità previste dall’intesa ci sarà un incremento delle ore dedicate alla formazione, all’aggiornamento e una maggiore fruibilità dei permessi.
L’intesa, che avrà una durata triennale, trae ispirazione dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D. Lgs 81/2008) che ha reso pienamente operativo l’Accordo Quadro del 1996 in termini di agibilità, permessi e formazione. Grazie a questa sinergia laddove siano vigenti accordi aziendali più restrittivi in materia di consultazione e partecipazione delle rappresentanze, questi dovranno essere aggiornati e migliorati sulla base delle linee guida regionali oggetto dell’accordo del 23 luglio 2013.
Il parere dei Sindacati
Secondo FP CGIL, CISL FP e UIL FPL regionali questo accordo è sicuramente un buon segnale in un periodo di grande trasformazione dei modelli organizzativi della sanità emiliano-romagnola, e va quindi considerato come un risultato molto positivo e soprattutto di controtendenza, se rapportato a questa difficile fase che mette a dura prova i lavoratori della Sanità pubblica a causa del blocco della contrattazione collettiva e dei numerosi tagli al personaleUna squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore