Settore turistico e rispetto delle prescrizioni di sicurezza

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La normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, applicata al moderno mercato turistico, vede l’introduzione di un nuovo protagonista: il turista.
Le prescrizioni antinfortunistiche, infatti, pur dettate principalmente per il lavoratore ed il datore, vanno concretamente ad interessare anche il consumatore finale che accede alle strutture turistiche. La recente normativa nazionale del settore ha ampliato la tutela del fruitore di tali strutture, con notevoli conseguenze – in caso di sinistri – in materia di responsabilità e risarcimento danni.

Il quadro normativo

Nell’articolo dell’Ing. Marco Strinna e dell’Avv. Giancarlo Pilleri che troverete in allegato si ricostruisce la normativa di riferimento per la tutela del turista con riferimento al Codice del Turismo (decreto legislativo n. 79 del 23/05/2011) e la sentenza n. 22619/12 della Corte di Cassazione, dalla quale emergerebbe la necessità di una verifica particolarmente attenta delle parti coinvolte a vario titolo nell’organizzazione turistica, anche del rispetto delle diverse prescrizioni del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tale verifica dovrebbe essere svolta sia dal Tour operator, che dovrebbe scegliere con cura le strutture da riproporre ai consumatori, alla luce di tali pesanti conseguenze, verificando concretamente la sicurezza delle stesse strutture ed eliminando quelle che non rispettino gli standards necessari; ed anche dalla singola struttura turistico/alberghiera, che dovrebbe evitare l’eventuale esclusione dal redditizio circuito dei Tour operator, ma anche le azioni di regresso da parte del Tour operator per eventuali somme da quest’ultimo erogate al consumatore danneggiato.

Una Case history

Infine, gli autori riportano un’altra recente sentenza (Cass. Pen., IV sez., sentenza n. 22334 del 07/04/2011), in cui la Cassazione ha confermato le condanne penali nei confronti sia dell’amministratore della società proprietaria dell’albergo, sia del direttore della struttura, per l’errata vigilanza e gestione delle emergenze in correlazione ai turni di servizio del personale ivi addetto, a seguito di un incendio colposo innescato da due turiste nella struttura alberghiera, che aveva causato la morte di alcuni ospiti della struttura.

Redazione InSic

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