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Sicurezza Industriale, cos’è e quali sistemi ci sono

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Si verifica una condizione di Sicurezza industriale quando non sono presenti pericoli in grado di provocare danni a persone o cose coinvolte, direttamente o indirettamente, in un’attività industriale.

Definizione di Sicurezza industriale

Con la locuzione “Sicurezza industriale” si fa riferimento alla «condizione o qualità di un sistema produttivo esente da evidenti pericoli» (Fonte: Treccani).

Si determina quindi una condizione di sicurezza industriale quando non sono presenti pericoli che siano in grado di minacciare l’integrità tanto fisica, quanto psichica, di un soggetto, impegnato nello svolgimento di specifiche attività, finalizzate alla produzione di beni o servizi.

Pericolo e rischio

Nell’ambito della sicurezza industriale riveste un ruolo fondamentale il concetto di pericolo.

Il pericolo è una proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore o agente, avente il potenziale di causare danni.

Parallelamente al concetto di pericolo va analizzato anche quello di rischio, ovvero la probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione. Il rischio è quindi una grandezza complessa derivata dalla combinazione di più elementi.

In termini matematici, il rischio R viene calcolato mediante la funzione:

R = P x G

dove:

  • P è la probabilità del verificarsi di un evento
  • G è la gravità del danno conseguente il verificarsi dell’evento

(talvolta al posto di G si usa la lettera M – magnitudo).

Altri autori suggeriscono per la valutazione del rischio effettivo di utilizzare una formula che tenga conto di un fattore “esposizione” al rischio stesso, ovvero:

R = P x G x F

dove:

  • F è la frequenza con cui le persone sono esposte al pericolo.

Prevenzione, protezione e rischio residuo

Una volta valutato il rischio si dovrà procedere a definire le eventuali azioni di riduzione dello stesso, tipicamente prese in considerazione in un insediamento industriale.

In particolare andranno definite misure:

  • volte a ridurre l’intensità degli effetti dell’evento indesiderato.
  • orientate alla riduzione della probabilità di accadimento dell’evento indesiderato.
  • volte a ridurre il danno.

(da: Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, di R. Rota, 2008)

Una volta che tali misure siano state messe in campo, è necessario monitorare il rischio residuo (cioè quello che si è deciso di accettare). Ciò per evitare che tale rischio residuo non si aggravi in maniera significativa nel corso della vita dell’insediamento industriale.

A questo importante compito rispondono, ad esempio, i Sistemi di Gestione della Sicurezza, che devono sempre essere presenti nell’organigramma di un insediamento industriale.

Per saperne di più

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Redazione InSic

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