Vaccinazione antiinfluenzale e operatori sanitari: un caso di studio

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La vaccinazione antiinfluenzale è una vaccinazione sicura ed efficace, protegge i soggetti più fragili e a rischio di complicanze e garantisce il corretto funzionamento dei servizi sociali essenziali.
Per queste ragioni la vaccinazione è fortemente raccomandata in alcune categorie di lavoratori e offerta, attivamente e gratuitamente, dai servizi territoriali di prevenzione, direttamente o attraverso servizi collegati.

Una categoria di lavoratori a cui sono rivolte specifiche raccomandazioni e per la quale è attiva una attenzione particolare nella rilevazione delle coperture vaccinali è costituita dagli operatori sanitari.

Durante la stagione invernale circa il 20% degli operatori sanitari (OS) contrae l’influenza e la maggior parte continua a lavorare facilitando la diffusione del virus e le infezioni nosocomiali, con danni diretti a pazienti e ad altri OS, con un aumento di morbilità. Numerosi studi evidenziano che la vaccinazione antinfluenzale negli OS riduce il rischio di infezione tra i pazienti ospedalizzati e la mortalità nelle strutture residenziali.
Su Ambiente&Sicurezza sul lavoro n.5/2018 l’articolo di S. Zaffina (Responsabile Unità di Funzione di Medicina del Lavoro presso Ospedale Pediatrico Bambino Gesù) e del suo team di medici, ricercatori e infermieri analizza il quadro normativo, con riferimento al Paino Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) e alla Carta di Pisa, spiega in che modo vengono effettuate le coperture vaccinali in Europa e negli Stati Uniti.

L’articolo riporta i risultati da un’ampia e condivisa campagna pro-vaccinazione antinfluenzale realizzata presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OPBG) nel quarto trimestre del 2017, promossa con lo scopo di aumentare la consapevolezza tra gli OS e il tasso di adesione alla vaccinazione. Il tasso di copertura della vaccinazione nell’ospedale è aumentato più di tre volte negli ultimi anni, dal 5% nel 2012/13 al 17,5% nella stagione 2017/18.
Alla caduta delle coperture vaccinali conseguente alla pandemia influenzale H1N1 del 2009, è seguito, infatti, un lento incremento connesso a campagne ed interventi di promozione della vaccinazione ripetuti negli anni. Nell’ultimo anno, a seguito della campagna 2017, il cambiamento è stato più evidente e si è concentrato tra gli operatori di sesso maschile (+50,3%), tra i più giovani (20-30 anni +175%) ed i neoassunti (+120%), il personale sanitario non medico o infermieristico (+110%) e nell’area dell’emergenza (+168,8%).

Nelle conclusioni si afferma che l’adozione di una strategia ampia e concordata ai diversi livelli di gestione dell’ospedale mostra la sua potenziale validità nel cambiare l’atteggiamento degli OS nei confronti della vaccinazione.
Scopri il Sommario completo degli abstract del numero di Ambiente&Sicurezza sul Lavoro di maggio

Riferimenti bibliografici:
La vaccinazione antinfluenzale: una misura di prevenzioneper tutti
Maria Rosaria Vinci, Annapaola Santoro, Francesco Gilardi, Rita Brugaletta, Rosina Montanaro, Luisa Lavorato, Massimiliano Raponi, Nicola Pirozzi, Alessandro Bugiardini, Salvatore Zaffina
Ambiente&Sicurezza sul Lavoro n.5/2018

Redazione InSic

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