L’Ispettorato nazionale del lavoro ha pubblicato il DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DELLA VIGILANZA PER IL 2021 che si pone in continuità con quello diffuso nel Giugno scorso nella fotografia di un mondo del lavoro in piena crisi pandemica da COVID-19 e degli orientamenti che seguirà l’Ispettorato nella sua attività di vigilanza.
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Ispettorato nazionale: il ruolo, e gli indirizzi specifici
Scrive lo stesso Direttore, Leonardo Alestra, che le prospettive restano dai contorni ancora incerti e, allo stato, non chiaramente decifrabili ma, per certo, estremamente insidiose ed altamente sfidanti, tanto più in ragione della crescente (e non ovviabile nel breve-medio termine) pochezza delle risorse su cui il sistema ispettivo può fare affidamento. In tale quadro, secondo Alestra, si teme che la crisi generalizzata possa indurre tanto le aziende quanto i lavoratori ad incrementare ulteriormente il ricorso al lavoro sommerso. Ma si segnala anche come l mutamento dei comportamenti e delle abitudini sociali indotto dalle misure di “distanziamento” imposte dall’epidemia abbia a dilatare le opportunità di crescita delle realtà aziendali operanti nella c.d. “gig economy”.Ci concentriamo di seguito sulla parte del rapporto che verte sulla salute e sicurezza sul lavoro.
Mercato del lavoro sicurezza: i nuovi rischi emergenti e le nuove forme di lavoro
L’Ispettorato sottolinea la particolare attenzione riguardo alle nuove forme di lavoro (es. lavoro “agile”) ed ai rischi emergenti (rischi connessi al forte incremento dell’uso delle tecnologie informatiche e all’impiego dell’intelligenza artificiale; rischi relativi alle attività della cosiddetta green economy; rischi psicosociali, ecc.), da perseguire privilegiando quanto più possibile un approccio che presupponga la collaborazione delle categorie rappresentative del mondo del lavoro.
“I rischi in questione si confermano come prioritari in ottica di prevenzione, in considerazione non solo del cambiamento e dell’innovazione costante del mondo nel lavoro, ma anche in ragione degli effetti che su tali processi può avere l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo” sottolinea l’Ispettorato che era tornato sulla questione alcuni giorni fa.
Lavoratori fragili: dove indirizzare i controlli?
Necessario implementare il profilo prevenzionistico, con particolare attenzione alle conseguenze dei processi evolutivi rapidamente succedutisi nell’ultimo anno su determinate fattispecie lavorative e categorie di lavoratori che risultano maggiormente esposti/e (basti pensare all’invasivo mutamento imposto dalla pandemia alle prestazioni lavorative dei lavoratori c.d. “fragili”). Nello svolgimento dell’azione di contrasto agli illeciti sostanziali a richiesta degli interessati o d’iniziativa, particolare attenzione verrà dedicata alla tutela della genitorialità e delle categorie più vulnerabili di lavoratori quali minori, donne, extracomunitari e precari. Il personale ispettivo svolgerà pertanto accertamenti anche in relazione alla corretta applicazione della disciplina in materia di parità di trattamento e di divieto di discriminazioni.
Rischi psicosociali: è necessario un approfondimento?
Con riferimento alla prevenzione dei rischi psicosociali ed alle categorie di lavoratori maggiormente esposti, si riconosce utilità al monitoraggio e all’approfondimento dei profili attinenti all’obbligo della relativa valutazione, con particolare riguardo ai processi di identificazione e di implementazione delle diverse tipologie di interventi correttivi e delle azioni di miglioramento.
Disturbi muscolo-scheletrici: quali interventi prendere?
Nell’ambito della campagna europea 2020-2022 “Gestione dei disturbi muscolo-scheletrici sul lavoro”, specifica attenzione sarà da porre alle misure preventive al fine di ridurne al massimo la casistica e la relativa gravità. In relazione a tutte le realtà produttive complesse, si dovrà porre particolare cura all’organizzazione del lavoro,specie nella gestione del rischio, e andranno svolti gli approfondimenti necessari sul funzionamento effettivo del sistema di SSL dell’azienda.
Settore sostanze pericolose: quali misure prendere?
Dovranno ulteriormente svilupparsi la collaborazione e le iniziative congiunte, anche formative, con le ASL, al fine di implementare i settori interessati dall’approccio olistico della vigilanza e di sviluppare strategie e piani per la vigilanza coordinata in settori e posti di lavoro caratterizzati da un alto grado di rotazione dei lavoratori o da contratti di lavoro temporanei con esposizione a condizioni di lavoro pericolose.
Radiazioni ionizzanti: quali accertamenti fare?
Anche alla luce delle nuove disposizioni normative, andranno implementati gli accertamenti in materia di radiazioni ionizzanti negli ambiti maggiormente significativi con riferimento ai profili della tutela dei lavoratori, quali le strutture sanitarie complesse e i settori industriali in cui l’impiego di sorgenti di radiazione sia qualitativamente e/o quantitativamente rilevante. La vigilanza nel settore ferroviario sarà programmata sulla base delle indicazioni stabilite in sede di coordinamento e pianificazione a livello regionale, selezionate in considerazione delle priorità degli interventi, anche congiunti, per ciascuna realtà provinciale.
Verifiche COVID
Quanto alla vigilanza sulla attuazione delle misure di contenimento del contagio da COVID-19, prevale il concorso al sistema delle verifiche dell’osservanza dei c.d. “protocolli di sicurezza anti-contagio” insieme ai Prefetti, ma sarà cura del personale ispettivo di provvedere autonomamente a tali verifiche nell’ambito dell’attività di vigilanza nel settore edile. L’Ispettorato intende anche effettuare i controlli anche attraverso interventi di carattere informativo “qualificati”, buone prassi utili a contribuire al contenimento del contagio da Covid-19 e verranno attivate specifiche vigilanze dedicate a quei settori merceologici in cui le modalità di svolgimento della prestazione lavorativa – si pensi ai “call centers” – sono caratterizzate da una elevata concentrazione di lavoratori nei luoghi di lavoro.
Anche in materia assicurativa, nell’ambito dei consueti accertamenti per la definizione degli infortuni gravi e mortali nonché delle malattie professionali, si porrà particolare riguardo agli infortuni da SARS-CoV-2 per consentire una più rapida erogazione delle prestazioni di legge ed assicurare, altresì, un sollecito sostegno economico ai familiari degli infortunati.
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