datore di lavoro

Chi è il datore di lavoro per la sicurezza sul lavoro negli uffici del Viminale?

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Con DECRETO 7 novembre 2023 il MINISTERO DELL’INTERNO torna sulla individuazione del datore di lavoro nei propri uffici, ai fini della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lo aveva già fatto in due precedenti decreti per gli uffici del Dipartimento della pubblica sicurezza e del Dipartimento dei vigili del fuoco, ma torna sulla questione per via dell’attuale assetto organizzativo delle strutture centrali del Ministero dell’interno, che richiedono una nuova individuazione dei datori di lavoro per alcuni specifici uffici.

Ministero Interno: chi è il datore di lavoro negli uffici del Viminale

Nell’Allegato al DECRETO 7 novembre 2023 (in GU del 14 giugno 2024) si individua il datore di lavoro in questi contesti di lavoro

  • gli uffici di diretta collaborazione;
  • il Dipartimento per gli affari interni e territoriali;
  • il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione;
  • il Dipartimento per l’amministrazione generale, per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie;
  • le Prefetture – Uffici territoriali del Governo;
  • le Commissioni/Sezioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale;
  • le altre strutture, medio tempore, costituite.

Dove operano i datori di lavoro del Ministero dell’Interno?

Nel Decreto si chiarisce (art.2) che l’esercizio della funzione del datore di lavoro si esercita “nell’esclusivo ambito del Compendio Viminale”

Invece, per le parti comuni dell’ufficio di Gabinetto del ministro e dell’ufficio affari legislativi e relazioni parlamentari sono attribuite rispettivamente al vice Capo di Gabinetto – Vicario e al vice Capo dell’Ufficio affari legislativi e parlamentari. Le funzioni di datore di lavoro per le parti comuni delle segreterie dei sottosegretari di Stato sono attribuite al Capo della segreteria.

Compiti e obblighi di salute e sicurezza per i datori di lavoro del Viminale

Ricordiamo che il datore di lavoro anche nelle strutture pubbliche risponde alle norme del Testo Unico di Sicurezza, il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (o Testo Unico di salute e sicurezza, TUS) che regola la figura all’art. 2, comma 1, lettera b).

Il Decreto 7 novembre 2023 aggiunge che (art.1) i datori di lavoro individuati per questi uffici esercitano, in via esclusiva, le funzioni di cui all’art. 17 del TUS.

Il Decreto dettaglia poi di chi possono avvalersi questi datori di lavoro nello svolgimento delle proprie mansioni: possono avvalersi dei dirigenti o dei funzionari preposti agli uffici dipendenti, “ferme restando le responsabilità agli stessi demandate nell’ambito delle rispettive competenze” (art.2). Possono anche avvalersi (art.2.3) del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno, della Polizia di Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Infine, all’art.4 il DM 7 novembre 2023 stabilisce che gli oneri delle ammende previste dal TUS saranno imputati in via transitoria sullo stato di previsione della spesa del Ministero dell’interno, fatta salva ogni rivalsa dell’amministrazione nei confronti degli interessati ove risulti accertato, al termine di indagini giudiziarie, il dolo o la colpa grave da parte dei titolari della funzione di datori di lavoro o dei loro delegati.

Dipartimento della pubblica sicurezza e del Dipartimento dei vigili del fuoco: i decreti di individuazione del datore di lavoro

In passato, come abbiamo visto con decreto ministeriale del 2 febbraio 2022 e con decreto ministeriale del 23 marzo 2022, il Ministero dell’Interno aveva chiarito chi erano i datori di lavoro per Dipartimento della pubblica sicurezza e del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile.

Ora il DECRETO 7 novembre 2023 aggiunge (art.2.3) che le funzioni di datore di lavoro:

  • per le parti di immobili del Compendio Viminale di pertinenza esclusiva dei dipartimenti diversi dal Dipartimento per l’amministrazione generale, per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, sono attribuite al vice capo dipartimento vicario dei singoli dipartimenti, previe intese tra i dipartimenti interessati al fine di delimitarne il perimetro.
  • Per gli immobili posti al di fuori del «Compendio Viminale», in caso di coesistenza di uffici appartenenti a più dipartimenti, si procede ad intese tra i datori di lavoro interessati.
  • per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, sono attribuite al vice capo dipartimento vicario dei singoli dipartimenti, previe intese tra i dipartimenti interessati al fine di delimitarne il perimetro (art.3.4).
  • la gestione delle parti comuni, a livello periferico, è di competenza del datore di lavoro con qualifica più elevata, ove coesistano uffici appartenenti a componenti diverse del Ministero dell’interno.

Coordinamento editoriale Portale InSic.it – Formatore in salute e sicurezza sul lavoro – Content editor e Social media manager InSic.it

Antonio Mazzuca

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