Il presidente Franco Bettoni ha presentato oggi, a Palazzo Montecitorio i dati annuali relativi agli infortuni e alle malattie professionali in Italia, la Relazione INAIL 2020.
“Il pesante bilancio infortunistico ci fa comprendere che non si fa ancora abbastanza – ha sottolineato nella premessa il presidente dell’Inail – Non è sufficiente indignarsi ma occorre agire. Le norme ci sono e vanno rispettate. È necessario un impegno forte e deciso di tutti per realizzare un vero e proprio ‘patto per la sicurezza’ tra istituzioni e parti sociali.
Vediamo di seguito i dati, estratti dalla presentazione della Relazione, su infortuni e malattie professionali, in sintesi alcuni passaggi sugli interventi a favore di cittadini e imprese e i quattro impegni per il futuro dell’Istituto delineati da Bettoni e le sfide che l’Istituto intende cogliere a seguito dell’emergenza pandemica.
I dati principali su Infortuni e malattie professionali:
- Infortuni sul lavoro in calo: nel 2020 sono stati denunciati 571.198 (erano 644.993 del 2019), riconosciuti solo 375.238, il 13% è fuori azienda;
- Malattie professionali denunciate: 4.955, (- 26,6% rispetto alle 61.201 del 2019): al 35,34% non è stata riconosciuta la causa professionale).
- Le morti accertate “sul lavoro” dall’Inail sono 799, il 13,3% in più rispetto alle 705 del 2019; I lavoratori deceduti nel 2020 con riconoscimento di malattia professionale sono 912, in calo del 19,79% rispetto al 2019.
Per approfondire e scaricare i dati della Relazione INAIL 2020:
- Scheda riepilogativa INAIL;
- Pagina di Presentazione della Relazione completa;
- La Relazione annuale 2020;
- Infografiche Inforutni e Malattie professionali in Relazione Annuale INAIL 2020.
- La video-diretta dalla Camera:
Nell'articolo
Infortuni sul lavoro e casi mortali – i dati della Relazione INAIL 2020
Nel 2020
• Gli infortuni sul lavoro denunciati sono stati 571.198, in calo dell’11,4% rispetto ai 644.993 del 2019. Circa un quarto sono relativi a contagi da Covid-19 di origine professionale.
• Gli infortuni riconosciuti “sul lavoro” sono stati 375.238 (-9,7% rispetto al 2019), di cui circa il 13% avvenuti “fuori dell’azienda”, cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel percorso di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.
• Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 1.538, in aumento del 27,6% rispetto ai 1.205 casi mortali denunciati nel 2019. Oltre un terzo riguarda decessi causati dal Covid-19.
• Le morti accertate “sul lavoro” dall’Inail sono 799, il 13,3% in più rispetto alle 705 del 2019, di cui 261, pari a circa un terzo del totale, occorse “fuori dell’azienda” (93 casi sono ancora in istruttoria).
Malattie professionali – i dati della Relazione INAIL 2020
• Le malattie professionali denunciate sono state 44.955, in diminuzione del 26,6% rispetto alle 61.201 del 2019. Riconosciuta la causa professionale a 15.886, il 35,34% del totale, mentre 1.495, pari al 3,33%, sono ancora in istruttoria.
• Le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono 31.433, di cui 11.962, il 38,06% del totale, per causa professionale riconosciuta dall’Istituto.
• I lavoratori con malattie asbesto-correlate riconosciute protocollate nel 2020 sono 923.
• I lavoratori deceduti nel 2020 con riconoscimento di malattia professionale sono 912, in calo del 19,79% rispetto al 2019, di cui 205 per silicosi/asbestosi
Misure di sostegno dell’INAIL nel 2020
INAIL ha anche esposto le misure realizzate dall’Istituto a sostegno dei lavoratori:
- 6,4 milioni di prestazioni sanitarie, l’86% delle quali richieste a seguito di infortuni e il resto per malattia professionale
- oltre 470mila le prestazioni per “prime cure” effettuate presso i 120 ambulatori dell’Inail
- 134.951 le prestazioni riabilitative, erogate
INAIL segnala l’aggiornamento degli importi per le prestazioni del Fondo infortuni mortali a sostegno dei familiari delle vittime, lavoratori assicurati e non (variano da quattromila a 15.500 euro in relazione al numero dei superstiti).
Rider: migliorano le condizioni di lavoro
Inoltre, sui “rider”, INAIL ricorda i progressi contrattualistici per i lavoratori autonomi del settore della consegna a domicilio che hanno grantitio diritti fondamentali (compensi orari minimi, indennità integrative, incentivi rapportati al numero di consegne) e l’applicazione delle norme sulla salute e sicurezza (assicurazione Inail e per danni a terzi, formazione, fornitura gratuita di dotazioni di sicurezza).
Disabilità: le attività di reinserimento e reintegrazione
Nel 2020 l’Inail ha erogato 1,3 milioni di euro per le attività di reinserimento e integrazione lavorativa dei disabili da lavoro ed ha avviato inuovi interventi di sostegno introdotti dalla legge di bilancio 2019, tra cui
- una nuova campagna di comunicazione sul reinserimento lavorativo
- e il bando pubblicato nel mese di dicembre per finanziare con 2,5 milioni di euro progetti di formazione e informazione finalizzati alla diffusione, tra i datori di lavoro e i lavoratori, di una cultura condivisa sulle tutele previste e alla conoscenza delle misure di sostegno messe a disposizione dall’Inail.
Interventi a sostegno delle aziende nel 2020
INAIL riporta che:
- sono state presentate dalle aziende 30.900 istanze di riduzione del tasso di tariffa per interventi di riduzione dei rischi negli ambienti di lavoro effettuati nel 2019, con una diminuzione del premio per le aziende virtuose di circa 140 milioni di euro
- A ottobre la riduzione del 6,81% del premio dovuto per il 2020 per le circa 315mila imprese artigiane che non hanno denunciato infortuni nel biennio 2018-2019, alle quali sono stati destinati 27 milioni di euro.
- Altre riduzioni del premio hanno riguardato, anche per il 2020, la pesca e la navigazione ed è stato inoltre confermato il beneficio dello “sconto” per il settore edile, in relazione agli operai assunti a tempo pieno.
Incentivi ISI: i risultati
INAIL sottolinea come l’Istituto abbia proseguito con l’impegno di co-finanziare, al 65% del costo complessivo, i progetti per la sicurezza presentati dalle imprese attraverso gli incentivi Isi, che a partire dal 2010 hanno sostenuto le aziende che investono in prevenzione con un importo complessivo a fondo perduto di 2,9 miliardi di euro.
Inoltre, col bando Isi Agricoltura 2019/2020, pubblicato a luglio sono stati assegnati 65 milioni di euro, 20 dei quali finanziati dal Ministero del Lavoro, per sostenere le micro e piccole imprese agricole nell’acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari moderni, sicuri e meno inquinanti. Mentre con l’avviso Isi generalista 2020, sono stati stanziati altri 211 milioni, 60 dei quali destinati alla bonifica dell’amianto.
INAIL – Relazione 2020, gli impegni per il futuro
Quattro gli impegni per il futuro indicati da Bettoni:
- estendere la tutela assicurativa agli oltre tre milioni di lavoratori che non ne hanno ancora diritto;
- migliorare le prestazioni economiche per gli infortunati e i tecnopatici;
- maggiori risorse per il potenziamento della prevenzione attraverso i diversi filoni di intervento;
- affinare gli strumenti di rendicontazione dell’Istituto.
Medici di famiglia e liberi professionisti: verso la tutela INAIL
Fra i punti sui quali l’Istituto ha avviato una riflessione ricade:
- il nodo dell’esclusione dalla tutela Inail di soggetti particolarmente esposti al rischio contagio medici di famiglia e dei medici liberi professionisti che al momento, dice Bettoni “non possono beneficiare della copertura assicurativa e delle conseguenti prestazioni economiche, socio-sanitarie, riabilitative e di reinserimento”.
- l’indennizzo per i danni all’integrità psicofisica del lavoratore a seguito di incidenti sul lavoro e malattie professionali anche con un’invalidità inferiore al 6%: “Raggiungere l’obiettivo della completa eliminazione della franchigia sarebbe un atto di grande civiltà”.
- il rafforzamento delle iniziative di prevenzione. “Ci impegneremo per incrementare i fondi destinati ai bandi Isi, soprattutto per le piccole e medie imprese e lavoreremo per potenziare il ruolo strategico della ricerca, in una logica di rete e di condivisione delle conoscenze, diventata ormai una metodologia consolidata ed efficace”.
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