Responsabilità solidale committente appalti

Estensione della responsabilità solidale del Committente: cosa prevede il Referendum 2025?

56 0

Con Comunicato del 20 gennaio 2025, la Corte Costituzionale ha confermato l’ammissibilità di 5 quesiti referendari, tra cui uno riguardante l’estensione della responsabilità solidale del committente, per infortuni sul lavoro legati ai rischi specifici delle imprese appaltatrici e subappaltatrici.

La data dei referendum 2025, che si terranno in primavera, sarà individuata dal Governo.

Responsabilità solidale del Committente: il quadro normativo attuale

Il quesito referendario proposto, punta a modificare il quadro normativo attuale, ampliando la responsabilità del committente, che decida di appaltare lavori o servizi, per i danni conseguenti agli infortuni subiti dai lavoratori impiegati da appaltatori e subappaltatori.

Attualmente, l’articolo 26, comma 4, del D.Lgs. 81/2008 stabilisce che il committente non risponde dei danni derivanti dai rischi specifici propri delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.

Il quesito referendario prevede di abrogare l’ultimo periodo dell’art. 26, comma 4, eliminando dunque tale limitazione.

L’art. 26, comma 4, del D.lgs. 81/2008

L’art. 26 del D.lgs. 81/2008, al comma 4 indica quanto segue:

“Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l’imprenditore committente risponde in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall’appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici”.

Il testo del quesito referendario

Il testo del quesito referendario pone il seguente interrogativo:

«Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici”?».

Cosa potrebbe cambiare dopo il referendum?

Affinché il referendum sia valido è necessario il raggiungimento del quorum: almeno il 50% più uno, degli aventi diritto al voto dovrà recarsi alle urne.

Se la proposta di abrogazione fosse approvata, la responsabilità civile e risarcitoria del committente – che decida di affidare lavori o servizi in appalto – sarebbe estesa a qualsiasi danno derivante da infortuni sul lavoro subiti dai dipendenti dell’appaltatore e dei subappaltatori, oltre la quota già indennizzata dall’INAIL (danni differenziali).

  1. Cos’è il danno differenziale?

    Per “danno differenziale” va inteso, propriamente, quello che corrisponde alla differenza tra il danno da infortunio sul lavoro liquidato dall’INAIL, secondo quanto previsto dall’art. 13 del D.Lgs. n. 38/2000, ed il maggior danno – sempre conseguente al medesimo infortunio – che all’infortunato venga riconosciuto in base alle ordinarie norme civilistiche.

Approfondimenti e temi correlati

Scopri il nuovo volume di EPC Editore:

Arricchisci le tue competenze con i Corsi di Formazione dell’Istituto Informa:

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell'ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore