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Safety Expo 2023: come dare valore alla Sicurezza? – la 1° giornata di lavori

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Il valore della sicurezza, le soluzioni per risolvere il problema antinfortunistico, il ruolo della Formazione, in attesa del nuovo Accordo. E ancora: tutti gli orizzonti della normativa antincendio, le applicazioni progettuali da seguire per garantire la sicurezza antincendio delle facciate degli edifici civili anche quelli di grande altezza, spesso oggetto di numerosi incidenti.

Sono questi i temi che hanno animato la prima giornata di lavoro di Safety Expo, a Bergamo Fiera. Un appuntamento irrinunciabile per i tantissimi professionisti della Sicurezza e dell’Antincendio che scelgono la Manifestazione per conoscere, formarsi, addestrarsi ma soprattutto confrontarsi con i massimi esperti del settore. E anche per conoscere le tantissime tecnologie che i padiglioni di Sicurezza e Antincendio riservano ai visitatori: soluzioni e prodotti che arrivano da oltre 300 espositori sparsi negli oltre 16.000 metri quadri di esposizione.

Ecco cosa è successo e di cosa si è discusso, ieri 20 settembre 2023.

Tavola Rotonda di Salute e sicurezza: quale valore dare alla Sicurezza?

La Tavola Rotonda di Salute e Sicurezza organizzata dalla Rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro è partita con un input politico di proposte per cercare di arginare il fenomeno infortunistico che ha assunto ormai proporzioni non ignorabili: Walter Rizzetto – Presidente dell’11ª Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati ha illustrato gli orientamenti politici in materia di sicurezza sul lavoro fornendo divenuti spunti di confronto per i tanti esperti presenti e per la platea.

La politica deve attivarsi anche per un solo caso di malattia professionale” rimarca: “Bisogna migliorare le misure di prevenzione, la formazione e l’addestramento, contrastare il lavoro sommerso”. La Sicurezza deve diventare un aspetto Erga Omnesspiega l’onorevole che incalza: “serve andare nelle aziende e dare i mezzi adeguati agli ispettori, aumentare le verifiche nei settori “deboli” , quelli più esposti”.

E ancora, una proposta al vaglio del Parlamento: l’obbligo di insegnamento della sicurezza sul lavoro nelle scuole secondarie anche sfruttando le testimonianze dei superstiti per sensibilizzare fin da subito il cittadino e futuro lavoratore del ruolo giocato dalla sicurezza nel suo lavoro.

Come migliorare le politiche di prevenzione?

La Tavola Rotonda ha poi visto susseguirsi gli interventi di Istituzioni, Parti sociali, esperti e consulenti intorno ad una grande domanda posta da Lorenzo Fantini, esperto in politiche della prevenzione: come migliorare le politiche di prevenzione a vantaggio di tutti?

“Non esistono risposte semplici all’emotività delle morti” afferma Ester Rotoli – Direttore della Direzione Centrale Prevenzione INAIL: “Serve una risposta di Sistema, strutturata, uno sviluppo di competenze ed una cultura di impresa che rimetta al centro l’individuo ed il territorio”.

L’Ing. Milieni (INL) ricorda come la sicurezza non deve essere vista come un costo ma come un investimento e va integrata nel processo produttivo che guardi al prodotto finale come realizzato nell’ambito di un processo produttivo sicuro.

Secondo Cinzia Frascheri – Responsabile nazionale CISL Sicurezza sul lavoro, sempre più fondamentale è il ruolo della tecnologia e dei cambiamenti del digitale: centrale l’Informazione per la sicurezza (oltre alla formazione) ai lavoratori su queste evoluzioni, al fine di stimolare la percezione positiva dei cambiamenti tecnologici.

Presente anche Cesare Damiano, già Ministro del Lavoro e uno dei Padri del Testo Unico di Sicurezza che ha puntato l’attenzione sugli aspetti più critici emersi a ormai 15 anni dalla sua emanazione. In particolare, la catena degli appalti, la mancata introduzione della patente a punti per le imprese e sulle istanze di riduzione della complessità normativa ammonisce: “la semplificazione (delle regole) necessaria per l’81/2008 non deve confondersi con “deregolazione”.

Il Magistrato e giurista Raffaele Guariniello ha aggiornato la platea sugli ultimi orientamenti della cassazione in materia di prevenzione lamentando la scarsezza di processi penali sulle malattie professionali, l’assenza di procure specializzate in salute e sicurezza, rilanciando l’idea e la necessità di una Procura Nazionale per la sicurezza sul lavoro.

Infine, Stefano Massera, Coordinatore Scientifico Salute e Sicurezza del Safety Expo, ha posto l’accento su un nodo atavico, quello della Legislazione concorrente Stato-Regioni in materia di sicurezza sul lavoro come indicato dall’art.117 della Costituzione. Uno status quo che ha solo complicato lo scenario normativo, spiega il Consulente, creando dispersioni di energia e tempo speso dai professionisti, che avrebbe invece potuto essere reinvestito nello sviluppo e comprensione di nuove tecnologie innovative, informazione e formazione.
Serve concretezza e coraggio” afferma rivolto alla platea e alle Istituzioni, auspicando che arrivi al più presto un intervento legislativo mirato e deciso per fornire risposte sistemiche che spazino dal controllo delle stazioni appaltanti (resosi evidente dopo i fatti di Brandizzo) allo sviluppo della normazione tecnica prendendo spunto proprio dai progressi e dai risultati positivi registrati dalla normativa antincendio.

La formazione: dalla Bozza di Accordo alle nuove prospettive

La Formazione in salute e sicurezza è stata il secondo argomento di dibattito della Tavola Rotonda. Un secondo giro di tavolo ha commentato la Bozza (che ricordiamo, non è ufficiale e non è stata approvata dal Governo) ma ha circolato in rete da qualche tempo suscitando interpretazioni, commenti e preoccupazioni sulle riviste di settore e fra gli esperti.

Un testo controverso che arriva in un “ritardo criticabile” secondo Guariniello che ricorda come avrebbe dovuto essere approvata entro il 30 giugno 2022 e che ancora vive in uno stato embrionale e non condiviso. Un testo che, auspica l’ex magistrato, dovrebbe salvare il Datore di lavoro dalla propria incompetenza tecnica, ma solo se la formazione del Datore di lavoro si riveli di qualità e non si fermi al merito adempimento burocratico.

E proprio sulla qualità della formazione si sono appuntati tutti gli altri interventi: Ester Rotoli (INAIL) ha anticipato qualche informazione circa il prossimo Accordo che ridurrà sì le ore di formazione ma puntando alla Qualità della formazione e all’utilizzo di tecnologie innovative di formazione (Gaming e Modalità immersive), auspicando che gli Accordi per la Formazione possano essere aggiornati con tempi inferiori a quelli in uso al momento (l’Accordo per la formazione dei lavoratori risale al 2011) legandosi all’evoluzione tecnologica impellente.

Gli fa eco Miliani (INL) che rimarca come l’Ispettorato non possa al momento avere un controllo sulla qualità dei formatori, mentre Frascheri sintetizza: “Ci vuole un atto di autocoscienza e di autoresponsabilità: non ci si può scandalizzare rispetto ad un dramma come quello degli infortuni o restare conviventi con lo stato di fatto e ciò vale anche per lo stato della Formazione che richiede tempi, energie ed investimenti”.

Secondo l’esperta bisogna anche riflettere sul ruolo dell’E-learning non accettabile per la capacità formativa messa in campo perché non aperta al confronto e al dialogo.

A riguardo l’ex ministro Damiano ha ricordato che la formazione per essere efficace dovrà essere “su misura” dei destinatari.

A domanda diretta: “La formazione così com’è funziona?”
Stefano Massera ha ricordato cosa non ha funzionato nel testo in vigore e cosa invece emerge dalla bozza non approvata, e può essere invece un buon elemento di ripartenza: anzitutto l’accento posto sulla progettazione didattica, il richiamo alle tecniche innovative e l’introduzione di novità come le “Pillole di Formazione”. Non solo: l’esperto ragiona sulla necessità di una verticalizzazione e diversificazione della formazione ragionando per comparti produttivi anche piccoli alla luce delle caratteristiche del nostro mondo produttivo seguendo delle Procedure “standardizzate” di sicurezza tarate sulle esigenze formative dei diversi settori produttivi esistenti in Italia.

Solo ragionando in tal modo potrebbe ridursi il ricorso a tecniche formative e-learning e dare spazio alla progettazione didattica che al momento presenta inevitabili ritardi dovuti ai tempi e costi maggiori necessari per assicurare una formazione di qualità.

I convegni di prevenzione incendi: spazio alle ultime novità normative e alla sicurezza antincendio delle facciate

Sotto la supervisione del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, i 2 convegni organizzati dalla rivista Antincendio nel Padiglione Antincendio di Safety Expo hanno fatto il punto sullo stato dell’arte della normativa antincendio delle facciate.

 Il primo convegno ha rimarcato la piaga degli incendi negli edifici anche di grande altezza: secondo FIVRA sono 1349 gli incendi che hanno riguardato le facciate negli ultimi 6 mesi: di questi il 47% ha interessato l’involucro edilizio (facciata e/o copertura) ed ogni anno, in Italia sono 100 le vittime e 400 i feriti coinvolti in questi incidenti, che pesano per l’1% di PIL.

Un campanello di allarme che ha portato gli esperti del Corpo provenienti da diversi Comandi a riflettere sulla nuova Regola Tecnica di prevenzione incendi per le chiusure d’ambito degli edifici civili in vigore dal Luglio 2022. Il convegno ha quindi esplorato le innovazioni introdotte, il quadro normativo per il settore delle facciate continue e delle chiusure d’ambito e gli aspetti più strettamente connessi al comportamento al fuoco delle facciate oltre ai profili di responsabilità a carico di progettisti, installatori e manutentori del settore.

Ad un anno dall’entrata in vigore ii tre decreti di riforma del Decreto 10 marzo 1998 tornano al centro del dibattito dei tanti esperti del secondo convegno. Spazio alle attività di trattamento rifiuti, ai locali di pubblico spettacolo, alle autorimesse, al nuovo sistema di classificazione della reazione al fuoco, alla gestione delle emergenze nelle strutture sanitarie Tanti gli esempi applicativi sviluppati con il Codice di Prevenzione incendi presentati ai tanti progettisti ed esperti antincendio presenti nella sala Artemisia.

Formazione e intrattenimento al Safety Expo 2023

Non solo dai convegni sono arrivati quegli spunti interessanti per comprendere come dare valore alla Sicurezza in azienda.

La prima giornata ha offerto tantissimi corsi di formazione organizzati dall’Istituto Informa, convegni organizzati da Enti di settore e territoriali e seminari organizzati dalle aziende, in particolare nel settore antincendio.

Un momento di riflessione che va oltre i temi della sicurezza, è stato quello offerto dalla mental coach Nicoletta Romanazzi. Forte dell’esperienza raggiunta nel coaching sportivo, Romanazzi, che ha portato al successo atleti come Marcell Jacobs, ha sfidato la platea a comprendere come poter allenare il proprio talento. Come prefissarsi e raggiungere i propri obiettivi, come migliorare, partendo dal lavoro su se stessi. Tante le indicazioni, consigli ed i suggerimenti che possono essere spesi anche nel settore della sicurezza per migliorare la comunicazione, la comprensione dell’altro, la percezione di sé.

“Perché il lavoro su se stessi è il più importante”, ricorda Romanazzi, spiegando come respirare, come trovare il giusto equilibrio nella propria sfera personale e nel lavoro, come ottenere risultati lasciando andare le paure. Esercizi di respirazione che si traducono in esercizi di comprensione del sé, validi in tutti i contesti di vita e di lavoro.

A Safety Expo 2023: tutte le novità per la salute, sicurezza e la prevenzione incendi

Tutte le principali novità e gli aggiornamenti normativi sul mondo della salute e sicurezza e della prevenzione incendi saranno presentati e commentati a Safety Expo 2023!

I maggiori esperti della sicurezza e dell’antincendio, le istituzioni, le associazioni ed i principali portatori di interesse (aziende e sindacati) e tutti gli operatori della sicurezza (consulenti, responsabili della sicurezza, progettisti e professionisti della prevenzione incendi) potranno confrontarsi a Bergamo il 20 e 21 settembre!

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Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it