La sicurezza sul lavoro può essere definita come l’insieme delle misure di prevenzione e protezione che hanno lo scopo di tutelare la vita e la salute dei lavoratori. Tali misure sono individuate attraverso la valutazione dei rischi presenti negli ambienti di lavoro.
Nell'articolo
Cosa si intende per Sicurezza sul lavoro?
Quando si parla di salute e sicurezza sul lavoro ci si riferisce alla prevenzione dei rischi e alla protezione dai rischi per i lavoratori coinvolti nell’attività produttiva.
Prevenzione, protezione, pericolo e rischio
In particolare, il concetto di prevenzione è stato definito e integrato nell’art. 2 del D.Lgs. 81/08 (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) che specifica alla lettera n):
- «prevenzione»: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno.
- Con il concetto di «protezione» invece si intende: «il complesso delle misure finalizzate a limitare le conseguenze dannose di un evento, una volta che questo si è manifestato».
In tutti gli ambienti di lavoro sussistono dunque condizioni di pericolo che rappresentano un rischio per la sicurezza delle persone, potendo generare danni alla salute.
Ma cosa si intende con i concetti di rischio e pericolo?
Il D.Lgs. 81/08 risponde a questa domanda nell’articolo 2 alle lettere r) e s):
- «pericolo»: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni;
- «rischio»: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione.
Chi è il responsabile della sicurezza nei luoghi di lavoro?
Il datore di lavoro, ha la responsabilità dell’organizzazione. Essendo quindi il titolare del rapporto di lavoro – ed esercitando poteri decisionali e di spesa – ha l’obbligo di tutelare la salute e la sicurezza di ogni lavoratore.
L’obbligo di garanzia del Datore di Lavoro
L’obbligo di garanzia del datore di lavoro, in quanto primo destinatario delle norme di sicurezza, trova fondamento nei principi costituzionali del dovere di solidarietà (art. 2 Cost.), del diritto alla integrità psico-fisica del lavoratore (art. 32 Cost.) e del diritto alla tutela della sicurezza, della libertà e della dignità umana (art. 41 Cost.).
Le figure della sicurezza nel D.Lgs. 81/08
Il D.Lgs. 81/08 individua una serie di figure chiave che hanno – ognuna per quanto di sua competenza – uno specifico ruolo nella gestione della sicurezza in azienda.
Tali figure sono, in particolare, quelle indicate all’articolo 2 del decreto 81/08:
- Il lavoratore
- Il datore di lavoro
- Il dirigente
- Il preposto
- Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
- Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)
- L’addetto al servizio di prevenzione e protezione (ASPP)
- Il medico competente
Salute e sicurezza sul Lavoro nell’Ue
Il miglioramento continuo delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è da sempre un obiettivo di grande rilievo per l’UE.
L’adozione della direttiva quadro 89/391/CEE ha segnato un punto di svolta fondamentale per tutti i paesi membri. La direttiva “madre” pone infatti l’accento sulla cultura della prevenzione che deve essere implementata tramite una serie di misure preventive, appunto: informazione, consultazione, partecipazione equilibrata, formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti.
La legislazione europea ha fissato quindi le norme minime per la tutela dei lavoratori, consentendo agli Stati membri di mantenerle o di introdurre provvedimenti più rigorosi.
Cosa dice il Decreto legislativo 81/2008 per la SSL?
La sicurezza sul lavoro è regolata nel nostro Paese dal D.Lgs. 81/08.
Questo provvedimento, conosciuto anche come Testo unico di Salute e Sicurezza sul Lavoro (TUSL), coordina le norme vigenti in materia di salute e sicurezza, nel rispetto delle direttive comunitarie e delle convenzioni internazionali.
Gli obblighi fondamentali per la salute e la sicurezza sul lavoro
Il D.Lgs. 81/08 definisce, al Capo III, le misure generali di tutela e i conseguenti obblighi.
Tra quelli fondamentali, ricordiamo in particolare, per il datore di lavoro:
- l’obbligo di valutare tutti i rischi con la conseguente elaborazione del DVR e
- l’obbligo di designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP). Tali obblighi non sono delegabili.
nonché:
- eliminare i rischi o, ove non fosse possibile, ridurli al minimo;
- nominare le principali figure coinvolte nel sistema di sicurezza aziendale;
- predisporre il servizio di sorveglianza sanitaria;
- fornire informazione e formazione adeguate per lavoratori, dirigenti, preposti e RLS;
- fornire ai lavoratori i necessari e idonei DPI.
Il Documento di Valutazione dei rischi
In seguito alla valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza durante l’attività lavorativa, deve essere redatto uno specifico documento, il DVR, art. 28, comma 2, D.Lgs. 81/08, che:
- può essere tenuto, nel rispetto delle previsioni di cui all’articolo 53 del decreto, su supporto informatico e,
- deve essere munito anche tramite le procedure applicabili ai supporti informatici di cui all’articolo 53, di data certa.
La scelta dei criteri per la redazione del DVR è lasciata alla responsabilità del datore di lavoro, che deve ispirarsi a: “criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in modo da garantirne la completezza e l’idoneità quale strumento operativo di pianificazione degli interventi aziendali e di prevenzione”.
Controlli e sanzioni per la sicurezza sul lavoro
Il D.Lgs. 81/08 prevede, in caso di violazione delle disposizioni a tutela dei lavoratori, sanzioni amministrative e sanzioni penali.
La vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è assegnata alle ASL competenti, all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e per quanto di competenza, dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
Oltre alla norma di settore, anche il codice civile prevede l’obbligo di tutelare l’integrità fisica e la personalità morale del lavoratore (art. 2087 c.c.). Infine, il codice penale prevede, rispettivamente agli articoli 437 e 451 c.p., i delitti di rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, e di omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro.
L’apparato sanzionatorio del D.Lgs. 81/08
L’originale assetto sanzionatorio del TUSL è stato rivisto significativamente dal D.Lgs. 106/2009, che ha mantenuto la pena del solo arresto per alcune delle violazioni più gravi, e ridotto, in generale, nell’ambito delle contravvenzioni, sia la durata delle pene detentive che l’importo delle ammende.
Il D.Lgs. 81/2008 presenta dunque oggi un impianto sanzionatorio che consente ai contravventori di utilizzare precisi meccanismi volti a ridurre la pena, a condizione che vengano preventivamente ripristinate le previste condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le ultime novità per la sicurezza nei luoghi di lavoro
Nel tempo, il Decreto Legislativo n. 81 del 2008 è stato oggetto di integrazioni e significative modifiche legislative, tra cui ricordiamo in particolare:
- il Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106.
- il Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 151.
- le previsioni dettate dalla normativa connessa all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
- le disposizioni introdotte dal Decreto Legge 21 ottobre 2021, n. 146 (convertito con modificazioni in L. 17 dicembre 2021, n. 215).
- il Decreto Legislativo 4 settembre 2024, n. 135 (Decreto correttivo agenti cancerogeni e mutageni) che ha recepito la Direttiva (UE) 2022/431, il provvedimento europeo che ha revisionato e aggiornato la storica Direttiva Cancerogeni (Dir. 2004/37/CE).
- le recenti novità, come la patente a crediti entrata in vigore il 1° ottobre 2024, introdotta dal Decreto Legge 2 marzo 2024, n. 19 (coordinato con la legge di conversione 29 aprile 2024, n. 56); le cui modalità operative sono state definite dal D.M. 132/2024 .
Sicurezza sul lavoro: tutto quello che devi sapere
Qual è la norma che regola la Sicurezza sul Lavoro in Italia?
Il decreto legislativo n. 81/2008 è la norma di riferimento nazionale per la Salute e Sicurezza sul Lavoro. Tale norma si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio.
Qual è l’obbligo che ogni lavoratore deve rispettare?
Il lavoratore è il principale destinatario delle norme antinfortunistiche, ma è subordinato nello svolgimento dell’attività lavorativa, al potere direttivo, organizzativo e disciplinare dell’imprenditore. Tale vincolo di subordinazione lo obbliga a rispettare le disposizioni e le misure preventive disposte dall’azienda.
Quali sono gli obblighi non delegabili del Datore di lavoro?
Il D.Lgs. 81/2008 definisce due specifici obblighi, non delegabili, per il datore di lavoro: l’obbligo di valutare tutti i rischi ed elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), e l’obbligo di designare il RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione).
Per approfondire
Potrebbero interessarti anche gli articoli su:
- La differenza tra rischio e pericolo per la sicurezza sul lavoro
- Delega di funzioni e sicurezza sul lavoro: le norme da conoscere
- Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): tutto quello che devi sapere
- La Direttiva quadro 89/391/CEE sulla sicurezza sul lavoro: cosa prevede e come è stata recepita
Per saperne di più sulla Sicurezza sul Lavoro consulta i volumi EPC:
Perfeziona le tue conoscenze con i corsi di Formazione per la sicurezza sul lavoro dell’Istituto INFORMA:
Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore