Il 4 novembre scorso il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha incontrato i rappresentanti di 29 sigle sindacali e datoriali per discutere delle priorità di un auspicato dialogo e confronto di ampio respiro lungo tutto l’arco della legislatura.
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Calderone: “sicurezza sul lavoro priorità della mia attività di governo”
Al centro dell’incontro anche la sicurezza nei luoghi di lavoro, che, come riportato in una nota del ministero del lavoro, resta in cima alle priorità dell’attività di governo della ministra: “Garantire la sicurezza in ogni luogo di lavoro è un obiettivo complesso che non può essere disgiunto dai percorsi educativi e di formazione” ha affermato la ministra che ha anche annunciato un “apposito tavolo per definire una strategia comune utile ad affrontare con le misure necessarie questa emergenza”.
28 ottobre 2022: operazione “110 in sicurezza”, le violazioni sui cantieri
Ricordiamo che proprio in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza sul lavoro il 28 ottobre scorso è stata effettuata un’operazione straordinaria di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e di contrasto al sommerso nel settore delle costruzioni nell’ambito della vigilanza “110 in sicurezza”: 377 cantieri e 794 aziende ispezionati: 194 provvedimenti di sospensione comminate, 133 le gravi violazioni in materia di sicurezza.
Attività di vigilanza: i dati INL e la stretta dei controlli dopo il DL Fiscale
E sempre sull’attività di vigilanza, avevamo già segnalato la presentazione da parte dell’Ispettorato dei dati dell’attività ispettiva raccolti da Gennaio a Settembre 2022: 12.522 ispezioni in materia di salute e sicurezza in particolare sull’edilizia con un alto tasso di violazioni (83%) e di conseguenti sospensioni (oltre 6.000 nei primi mesi dell’anno, il doppio delle 3000 dell’intero 2021) delle quali 111 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza. Ricordiamo che con il DL Fiscale del Governo Draghi l’attività di sospensione dell’attività imprenditoriale prevista dal Testo unico di Sicurezza ha avuto un nuovo slancio e già allora fu annunciata una stretta sui controlli sostenuta dalla rivisitazione delle condizioni in base alle quali scatta la sospensione, un aumento delle sanzioni per le imprese non in regola e maggiori competenze, poteri e strumenti all’INL anche attraverso il rafforzamento della banca dati SINP.
I sindacati: sicurezza sul lavoro fra le priorità: la proposta del reato di omicidio sul lavoro
Un incontro “utile per conoscersi”, ha riferito il segretario generale della CGIL Maurizio Landini: “Abbiamo detto che a noi interessa entrare nel merito, abbiamo posto tre priorità: salute e sicurezza sul lavoro, pensioni e il potere d’acquisto dei salari che sono troppo bassi e, insieme a questo, il tema di una precarietà del lavoro che è assolutamente inaccettabile”.
UIL aveva rilanciato nei giorni scorsi la proposta di introdurre il reato di omicidio sul lavoro, per chiunque, violando le norme sulla salute e sicurezza sul lavoro, causi la morte di una lavoratrice o di un lavoratore, a fronte dei più recenti dati INAIL citati dal Sindacato che riportano un aumento nelle denunce di infortunio ai danni dei lavoratori e delle lavoratrici: 536.002 denunce nei primi 9 mesi del 2022, +35% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, conferma la UIL.
Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro: la piattaforma condivisa CGIL-CISL-UIL
Ricordiamo che dal 20 maggio 2022 si è avviata la settimana di mobilitazione unitaria, sui territori e nelle realtà lavorative, nel quadro della Campagna nazionale indetta da Cgil, Cisl, Uil, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, per dire “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”.
Nel Manifesto-Appello delle tre realtà sindacali, datato 16 settembre 2022, sono stati indicati 7 punti cadine, concordati e presentati all’assemblea nazionale, svoltasi il 12 maggio, alla base di una Strategia nazionale per la sicurezza sul lavoro, “che da sempre manca nel nostro Paese, e che ancora una volta le organizzazioni sindacali hanno richiesto, in modo corale, alle istituzioni competenti” rincarano le sigle sindacali.
Cgil Cisl UIl ricordano come “per arginare, quindi, il fenomeno drammatico degli infortuni e delle malattie professionali, così come anche delle conseguenze di danno derivanti dalle inadeguate condizioni di lavoro, occorra intervenire su più livelli e su fronti diversificati, in modo costante e coeso, con un impegno da parte di tutti”.
A tale fine, per offrire una pista comune di obiettivi e impegni, ai diversi livelli, le tre confederazioni hanno ritenuto opportuno redigere una Piattaforma unitaria nazionale, suddividendo i punti di evidenza espressi in tre assi:
– Istituzioni e Organismi nazionali;
– Contesti lavorativi;
– Attori della prevenzione.
Approfondisci sull’Appello CGIL-CISL e UIL per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
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Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.
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