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Una Mozione per la Sicurezza sul Lavoro: il Senato sprona il Governo ad una revisione del Testo Unico di Sicurezza?

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Subito dopo la sollecitazione arrivata dal Presidente della Repubblica Mattarella a far sì che la Cultura della Sicurezza permei le Istituzioni, le Parti sociali e i luoghi di lavoro, arriva una Mozione del Senato che impegna il Governo a largo spettro sui temi della Prevenzione e della Sicurezza sul lavoro.

La Mozione è particolarmente interessante perché da un lato richiama e aggiorna i dati infortunistici al luglio 2023, 559 vittime (80 al mese) e dall’altro indica un percorso di cambiamento culturale che prevede meccanismi premiali e sanzioni fino all’emarginazione delle aziende che reiterano le violazioni di sicurezza. Invoca una maggiore sinergia istituzionale sui controlli e soprattutto auspica “valutazioni” analitiche sulla esaustività e attualità della normativa del D.Lgs. n.81/2008 e del sistema degli appalti e dei subappalti e del distacco.
Tornano, nella programmazione degli impegni, dei vecchi cavalli di battaglia come il “Fasciolo elettronico per la sicurezza”, mai realizzato e spicca anche una valutazione dell’esaustività della normativa di sicurezza del Testo Unico di Sicurezza.

Queste tematiche saranno oggetto di confronto alla Tavola Rotonda del Safety Expo 2023, con i rappresentanti di INAIL, INL, Parti Sociali ed esperti.

Sicurezza sul lavoro: il dato infortunistico, 80 morti al mese

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Il Senato nella Mozione prende atto dei tragici incidenti di Brandizzo (che hanno portato alla tragica morte di cinque lavoratori impiegati da un’impresa appaltatrice per la manutenzione del tratto ferroviario Milano-Torino) e della “serie sanguinosa di decessi e infortuni” che si verificano ogni giorno ai danni dei lavoratori.

Il Senato cita i dati pubblicati dall’INAIL ed elaborati dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente che rilevano da gennaio a luglio 2023 un bilancio di morti sul lavoro di 559 vittime di cui 430 in occasione di lavoro e 129 in itinere, con una media di 80 decessi al mese.

Gli infortuni mortali fra i lavoratori giovani, rileva il Senato ammontano a 196 sinistri con esito fatale tra i 25 e i 39 anni e 22 tra i minori di vent’anni.

Senato: il problema della Sicurezza sul lavoro riguarda ogni comparto produttivo

Edilizia e controlli

Infortuni e decessi, conferma il Senato, riguardano la quasi totalità dei settori produttivi, ciascun tassello delle singole filiere volte alla commercializzazione e produzione di beni e servizi, e coinvolgono prestatori d’opera impiegati a vario titolo presso piccole e medie imprese, imprese familiari, cooperative, ma anche grandi sedi di distribuzione e produzione multinazionale

Il Senato invoca l’obiettivo dell’azzeramento del numero degli infortuni “attraverso attività sinergiche e virtuose” e “fino all’emarginazione delle aziende che reiteratamente violino le norme di tutela della salute e sicurezza”.

Mentre occorre una “valorizzazione delle imprese che assicurino una tutela rafforzata della sicurezza sul lavoro” che spiega il richiamo, negli impegni dichiarati, di strumenti premiali per le imprese virtuose.

Dal Senato, una possibile revisione del Testo Unico di Sicurezza sul Lavoro?

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Si parla anche di un nuovo approccio strategico alla prevenzione degli infortuni, che si traduca in “azioni sul piano normativo, organizzativo, disciplinare e culturale”

Non solo. Il Senato accenna ad una “valutazione analitica sull’organicità, esaustività e attualità della normativa di cui al testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, sulla presenza di “eventuali lacune normative da colmare” ed il riferimento, a parere di chi scrive, corre (anche e non solo) al settore ferroviario, settore speciale che manca di una piena armonizzazione con il D.Lgs. n.81/2008 come sottolineato da Pascucci sulle pagine della rivista edita da Olympus che abbiamo riportato.

Le soluzioni, spiega il Senato, potrebbero arrivare dalla Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (abbiamo visto come ci siano ben due Commissioni nei due rami del Parlamento.)

Mozione Sicurezza sul lavoro: dal Senato gli impegni per il Governo

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Riportiamo di seguito gli impegni che il governo sarebbe chiamato a recepire anche alla luce dei dati del fenomeno infortunistico. In neretto i passaggi a nostro avviso salienti e più controversi.

Spicca l’inserimento del settore ferroviario nei lavori usuranti, l’introduzione di misure premiali e sanzioni per le imprese, l’implementazione del fascicolo elettronico, la valutazione delle relazioni fra istituti come subfornitura, il subappalto, e il distacco e l’eventuale abbassamento della soglia delle condizioni di sicurezza.

Tornano infine, la promozione della sicurezza nelle scuole, cavalcato anche dalla Ministra del Lavoro Calderone ed i soliti temi di potenziamento dei controlli e interoperabilità

Il Senato impegna il Governo

1) a favorire il potenziamento degli organici e delle professionalità degli enti preposti ai controlli in tema di rispetto delle misure di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro;
2) a valutare l’opportunità di inserire il settore della manutenzione ferroviaria nella categoria dei lavori usuranti di cui al decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67;
3) ad introdurre disposizioni di carattere premiale in favore delle imprese che assicurino ulteriori e più salde tutele per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e a rafforzare le misure sanzionatorie per le imprese che si rendono responsabili di violazioni in tema di sicurezza;
4) a procedere alla celere implementazione del fascicolo elettronico di ogni singolo lavoratore per la sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché a prevedere percorsi formativi premiali in punto di sicurezza del lavoro, tarati sulle caratteristiche peculiari dei singoli lavoratori;
5) ad individuare, per quanto concerne le condizioni di fragilità che aumentano il rischio infortunistico e la morbilità professionale, le best practice in materia di sicurezza del lavoro, con particolare riguardo ai principi di differenziazione ed adeguatezza rispetto alla dimensione aziendale e al tipo di attività produttiva;
6) a favorire l’avvio di un’attività conoscitiva sulla transizione digitale e sulle nuove tecnologie e il loro potenziale utilizzo ai fini di prevenzione generale e speciale degli infortuni sul lavoro;
7) ad individuare nuove tecniche di monitoraggio e aggiornamento, in sinergia con l’INAIL, sui dati di rilievo per gli infortuni sui luoghi di lavoro, con l’obiettivo di raggiungere un rafforzamento delle tecniche e degli istituti di prevenzione e migliorare l’adeguatezza degli interventi correttivi rispetto alla tipologia di infortunio;
8) a valutare l’opportunità di favorire l’interoperabilità e la piena condivisione, tra l’Ispettorato nazionale del lavoro e l’INAIL, delle banche dati rilevanti ai fini delle attività di controllo, nel rispetto della disciplina relativa alla protezione dei dati personali;
9) ad effettuare una valutazione analitica della possibile relazione causale tra gli istituti del decentramento produttivo, tra cui la subfornitura, il subappalto, e il distacco, da una parte, e l’eventuale abbassamento della soglia delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, dall’altra;
10) a promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro in riferimento ad ogni livello di istruzione e formazione, prevedendo altresì il coinvolgimento, con apposite attività formative, delle classi docenti e l’eventuale l’introduzione di un insegnamento ad hoc.

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Coordinamento editoriale Portale InSic.it – Formatore in salute e sicurezza sul lavoro – Content editor e Social media manager InSic.it

Antonio Mazzuca

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