Container e rischio fumigazione per i lavoratori: una Guida EU-OSHA

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L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha realizzato uno studioGestione dei container fumigati nei porti – rischi per la salute e pratiche di prevenzione” che analizza i rischi per la salute dei lavoratori impegnati nell’apertura dei container di trasporto sottoposti a fumigazione.
Lo studio individua lacune significative riguardanti le misure preventive e formula raccomandazioni che dovrebbero essere attuate per migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Spiega EU-OSHA che i container, usati per il trasporto merci sono spesso trattati con pesticidi per evitare danni ai prodotti in essi contenuti con agenti chimici spesso tossici o irritanti e in grado di causare danni al sistema cardiovascolare e al sistema nervoso centrale, un danno che, secondo lo studio EU-OSHA è spesso sottovalutato: solo in alcuni casi sono state introdotte misure standard in materia di sicurezza, salute e documentazione volte a tutelare i lavoratori. La relazione che contiene lo studio, fa un quadro della situazione e indica come ridurre al minimo tali rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Vengono poi descritte una serie di criticità e di azioni preventive, strategie e raccomandazioni rispetto alle specifiche casistiche:
– i container sottoposti a fumigazione non sono quasi mai etichettati come fumigati;
– procedure di sicurezza insufficienti durante l’apertura e lo scarico di container fumigati;
– mancata esecuzione di valutazioni dei rischi appropriate;
– mancanza di un protocollo di screening chiaro e standardizzato per verificare la presenza di fumiganti residui;
– sottosegnalazione di episodi di effetti avversi sulla salute.

Fra le misure di prevenzione segnalate nella Relazione
– Non aprire i container finché non se ne sia accertata la sicurezza a seguito di una valutazione dei rischi
– introdurre attrezzature di monitoraggio adeguate e procedure di screening per rilevare MeBr e PH3 (e altri fumiganti, se possibile) con una sensibilità sufficiente a rilevare con precisione un livello almeno del 10% del limite di esposizione professionale;
– applicare la normativa in materia di etichettatura dei container fumigati con approccio uniforme in tutti i porti europei;
– identificare i container che potrebbero rappresentare un rischio per la salute dei lavoratori attraverso una chiara etichettatura standard (compreso l’uso di simboli laddove possano sorgere barriere linguistiche);
– creare e applicare procedure standard per la degassificazione (ricambio dell’aria) e la ventilazione dei container fumigati;
– distribuire pacchetti informativi che offrano indicazioni sui dispositivi di protezione individuale e sulla valutazione dei rischi; tali materiali dovrebbero essere facilmente comprensibili a tutti i lavoratori che rischiano di esporsi a container sottoposti a fumigazione.

Redazione InSic

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