Decreto del Semplificare, ecco le misure approvate dal Governo

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Il Consiglio dei Ministri ha diffuso una sintesi del testo del disegno di decreto legge in materia di semplificazioni, che dovrebbe arricchire e completare il quadro degli interventi di sburocratizzazione dell’amministrazione, avviati con il cd. decreto-legge “Fare”, approvato sabato scorso dal Consiglio dei Ministri.

In attesa della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto legge “Semplificare”, individuiamo i passi più importanti che riguardano il mondo della sicurezza, ma anche dell’ambiente, dell’edilizia e degli appalti.

Sicurezza
Tutor d’impresa: il ddl introduce inoltre la figura di un tutor per le imprese che le segue passo passo nella loro attività, dall’inizio alla conclusione dei procedimenti ed informerà sulle normative ad hoc che si possono applicare e su tutti gli adempimenti necessari per l’esercizio dell’attività produttiva;
Sorveglianza sanitaria: per semplificane degli adempimenti in materia di sorveglianza sanitaria, si prevede che la visita medica precedente alla ripresa del lavoro sia effettuata soltanto nel caso in cui la patologia sia correlata ai rischi professionali. Si elimina anche l’obbligo a carico del datore di lavoro di inviare all’INAIL le certificazioni mediche di infortunio sul lavoro e di malattia professionale poiché la comunicazione verrà fatta direttamente dal medico.
Sicurezza sul Lavoro: le semplificazioni previste per l’adempimento di diversi obblighi previsti dal Testo Unico non sarebbero presenti nel Decreto del Semplificare, ma alcune fonti parlano del loro passaggio nel Decreto del Fare, approvato dal Governo nei giorni scorsi.

Edilizia e Antincendio
Si semplifica la realizzazione di varianti ai permessi di costruire che non costituiscono variazioni essenziali, assoggettandole alla SCIA. Ciò può avvenire a condizione della conformità alle prescrizioni urbanistico-edilizie e dell’avvenuta acquisizione degli atti di assenso in materia ambientale e paesaggistica, nonché di quelli previsti dalle altre norme di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e in particolare delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie e di quelle relative all’efficienza energetica. Tali segnalazioni costituiscono parte integrante del procedimento relativo al permesso di costruire dell’intervento principale e possono essere presentate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori.

Appalti
Gare: prevista una modifica al codice dei contratti pubblici, per semplificare le procedure per agevolare la partecipazione alle gare da parte delle piccole e medie imprese. In particolare, si prevede che le stazioni appaltanti devono motivare le ragioni della mancata suddivisione dell’appalto in lotti; l’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici vigilerà sul rispetto di tale adempimento.
Partenariato pubblico privato: si riconosce alle amministrazioni aggiudicatrici la possibilità di far ricorso a centrali di committenza, anche per l’affidamento dei contratti di concessione di lavori.
Risoluzione di un rapporto concessorio: in caso di sua risoluzione per motivi attribuibili al concessionario, gli enti finanziatori del progetto possono evitare la risoluzione designando una società che, in un termine non inferiore a 120 giorni, subentri nella concessione al posto del concessionario.
Infrastrutture: al fine di ridurre l’overdesign delle opere infrastrutturali ferrovie e stradali, si prevede che l’introduzione di nuove norme nazionali non fondate su standard comuni europei di sicurezza ferroviaria deve essere limitata al minimo e subordinata ad una analisi economica di impatto sul sistema ferroviario che tiene conto dei relativi sovraccosti oltre che alla stima dei tempi necessari alla loro implementazione.
AmbienteProcedimenti ambientali: viene semplificata una serie di procedimenti nel pieno rispetto degli standard comunitari al fine di assicurarne l’accelerazione, fermi restando i livelli di tutela.
– Riferimenti alla messa in sicurezza e della bonifica con il duplice fine di difendere l’ambiente e recuperare aree, anche ai fini produttivi e vengono semplificati alcuni passaggi burocratici dei procedimenti di VIA, di VAS e AIA
Settore agricolo e agroindustriale: si escludono dall’obbligo di iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali gli imprenditori agricoli che effettuano direttamente il trasporto di rifiuti pericolosi e non pericolosi di propria produzione e, in agricoltura, si prevede la possibilità di assunzioni collettive di lavoratori da parte di gruppi di imprese facenti capo allo stesso gruppo o riconducibili ad uno stesso proprietario ovvero ad uno stesso nucleo familiare.Inoltre, si facilita la tenuta della contabilità degli imprenditori agricoli, consentendo agli imprenditori agricoli obbligati alla tenuta del registro di carico-scarico di delegare la tenuta degli stessi alla cooperativa agricola di cui sono soci.

Il disegno di legge contiene, inoltre, deleghe di settore, in materia ambientale, di beni culturali e di istruzione.

Redazione InSic

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