Guida distratta, un fattore di rischio da non trascurare

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Ancora oggi gli incidenti stradali risultano essere una delle principali cause di morte tra la popolazione e rappresentano un importante problema di sanità pubblica per gli elevati costi umani, sociali ed economici. Gli incidenti stradali, secondo dati Inail, sono tra le principali cause di morte anche sul lavoro, dimostrando la particolare pericolosità della strada come luogo di lavoro.
Guardando le statistiche annuali degli infortuni sul lavoro fornite da Inail, si nota che in Italia più della metà delle morti avviene su strada.
Inoltre, dai dati statistici forniti da Istat sugli incidenti stradali in Italia, vediamo che, puntualmente ogni anno, la guida distratta si conferma tra i comportamenti errati più frequenti.

La sicurezza stradale può considerarsi il risultato dello stato di tre fondamentali componenti: il guidatore, il veicolo e la strada. La guida distratta rientra sicuramente nella prima componente e di conseguenza è proprio sul guidatore che bisogna agire ai fini della riduzione del rischio.
La guida distratta si verifica ogni volta che il guidatore non mantiene lo sguardo sulla strada, le mani sul volante e la concentrazione sul compito principale: guidare in sicurezza. In poche parole, qualsiasi attività non legata alla guida è una potenziale distrazione e aumenta il rischio di essere coinvolti in un incidente stradale.
L’uso del telefono cellulare è una delle principali forme di distrazione.
In questo articolo di Nikolin Kodheli (Ingegnere, H&S Officer) vengono presentati i principali tipi di distrazioni, la pericolosità legata all’utilizzo del telefono e le azioni da attuare ai fini della riduzione del rischio di incidenti stradali dovuti alla guida distratta.

Redazione InSic

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