La relazione annuncia già nel titolo una “previsione sui rischi nuovi ed emergenti associati alle nuove tecnologie entro il 2020” e cerca di individuare i rischi nuovi o emergenti in questo importante settore, individuando una serie di possibili scenari futuri, analizzando la possibile evoluzione futura dei lavori “verdi” entro il 2020 e le eventuali sfide future in materia di SSL, in funzione degli sviluppi delle tecnologie verdi, in diverse condizioni economiche e sociali.
Secondo l’EU-OSHA, l’Europa è da anni impegnata nella ricerca di un equilibrio tra la crescita economica e la tutela dell’ambiente, tuttavia, stando ai fatti l’affermazione dell’economia verde nell’UE ha esposto i lavoratori a un rischio maggiore. Le nuove tecnologie e i nuovi processi richiedono nuove combinazioni di competenze, ma la rapida crescita in questo settore dell’economia, unitamente alla pressione economica e politica, potrebbe comportare carenze a livello di competenze, favorendo la presenza di lavoratori pericolosamente inesperti e non adeguatamente formati a svolgere il loro lavoro.
Esistono inoltre “vecchi” rischi, già riscontrati in situazioni e combinazioni diverse che richiedono nuove competenze specifiche. Per fare un esempio pratico, l’Agenzia cita l’installazione dei moduli fotovoltaici, che associa i rischi della costruzione tradizionale ai rischi di natura elettrica; un ulteriore esempio riguarda la fabbricazione delle turbine eoliche che può esporre i lavoratori alle resine epossidiche.
Secondo l’Agenzia, le leggi che riducono la quantità di rifiuti trasferiti in discarica, per esempio, hanno determinato tassi di infortuni e di malattie sul lavoro più alti rispetto alla media dei lavoratori operanti nel settore del trattamento dei rifiuti.
L’EU-OSHA dedica ai lavori verdi una sezione specifica del proprio Portale, nel quale sono scaricabili tutti i documenti di ricerca e indirizzo prodotti a livello europeo sull’argomento.
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