Cosa si intende per Legionellosi? come gestire il rischio di esposizione a legionellosi sui luoghi di lavoro?
Fa luce un factsheet INAIL dal titolo: “Il rischio di esposizione a legionella spp. in ambienti di vita e di lavoro” liberamente scaricabile dal sito dell’Istituto.
Nell'articolo
Cos’è la Legionellosi?
Con il termine ‘legionellosi’ si indicano le forme morbose causate da batteri appartenenti
al genere Legionella: nota anche come “Malattia del legionario” è una malattia sottoposta a sorveglianza speciale da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità, della Comunità europea (European Legionnaires’ Disease Surveillance Network, ELDSNet) e dell’Istituto superiore di sanità presso il quale è istituito il Registro nazionale dei casi di legionellosi.
Legionella, malattia
La famiglia delle Legionellaceae comprende un solo genere Legionella con attualmente 66 specie di cui
L. pneumophila (Figura 1) è quella più frequentemente isolata, essendo responsabile del 95% delle infezioni in Europa e dell’85% nel mondo; altre specie di interesse clinico sono L. micdadei, L. dumoffii, L. bozemanii, L. gormanii, L. anisa e L. longbeachae.
Legionella Sintomi
Si distinguono due forme di Legionella
La “Malattia del Legionario” è la forma più grave della malattia che si manifesta con febbre alta, tosse ed un quadro polmonare non distinguibile da altre forme di polmoniti batteriche o atipiche (letalità del 10 – 15% che, nei casi nosocomiali, può arrivare fino al 30 – 50%).
La ‘Febbre di Pontiac’ è invece una forma lieve di legionellosi, senza interessamento polmonare, con un’evoluzione benigna della malattia anche in assenza di trattamento antibiotico.
Legionella: come si prende?
La legionellosi è acquisita a seguito dell’inalazione di aerosol o di particelle da esso derivate per essiccamento contenenti legionelle o, più raramente, a seguito di aspirazione di acqua contaminata. Più piccole sono le dimensioni delle goccioline inalate (< 5μm) e più facilmente queste possono raggiungere le basse vie respiratorie. I principali sistemi in grado di generare aerosol potenzialmente contaminato dal batterio sono rappresentati dagli impianti di distribuzione dell’acqua, torri evaporative, vasche idromassaggio, ecc
Diffusione della Legionella
Secondo i dati dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) relativi a 27 Paesi europei, nel 2020 sono stati notificati un totale di 8.372 casi di legionellosi, di cui il 72% segnalati da quattro paesi europei con l’Italia al primo posto seguita da Spagna, Francia e Germania.
I dati del 2021 segnalano una incidenza della legionellosi in Italia pari a 46,0 casi per milione di abitanti, con un considerevole incremento rispetto all’anno precedente (34,3/1.000.000), che in concomitanza con la pandemia, aveva fatto registrare l’incidenza più bassa dal 2017 (dati Epicentro).
Legionella: valutazione del rischio
Per quanto riguarda la valutazione del rischio legionella sui luoghi di lavoro ai fini della valutazione del rischio (art. 17, comma 1, lettera a e art. 271 del d.lgs. 81/2008), il datore di lavoro (DL) deve individuare potenziali sorgenti di rilascio del microrganismo negli ambienti lavorativi e specifiche attività che possono comportare un rischio di esposizione a Legionella spp.
Legionella: cosa deve valutare il datore di lavoro?
Il Datore di lavoro deve valutare la presenza di potenziali pericoli per i lavoratori rappresentati da impianti
e apparecchiature (impianti di distribuzione acqua, impianti di raffreddamento a torri vaporative/condensatori, impianti di irrigazione, ecc.) in cui sono presenti fattori ambientali (acqua stagnante, sporcizia, biofilm, ecc.) che favoriscono la proliferazione batterica.
Prevenzione dal rischio legionellosi: cosa fare?
Il DL deve attuare interventi finalizzati a ridurre al più basso livello possibile la contaminazione microbiologica ambientale e, conseguentemente, l’entità dell’esposizione ad aerosol potenzialmente infettanti. In particolare, ai fini della prevenzione e controllo della contaminazione degli impianti di distribuzione dell’acqua devono essere programmati interventi di manutenzione sia a breve (decalcificazione e disinfezione di serbatoi, soffioni, filtri, ecc.) che a lungo termine (sistemi di disinfezione
dell’acqua di comprovata efficacia).
Impianti di trattamento: la manutenzione
Per gli impianti di trattamento aria, questi dovranno periodicamente es sere sottoposti a manutenzione, pulizia e disinfezione, prestando attenzione alle sezioni/componenti (bacino delle torri evaporative, sezione di umidificazione, ecc.) in cui la Legionella prolifera in presenza di condizioni ambientali ottimali e di nutrienti.
Legionellosi: le misure di protezione
Al termine della valutazione del rischio, il DL individuerà misure di protezione collettiva e individuale conformi alle disposizioni legislative a tutela della salute occupazionale. L’efficacia degli interventi adottati sarà infine valutata stimando l’entità dei rischi residui attraverso monitoraggi microbiologici
negli ambienti di lavoro.
Legionella: valutazione del rischio e parametri europei – Direttiva 2020/2184
Nella DIRETTIVA (UE) 2020/2184 concernente la qualità dell’acqua per il consumo umano, l’Europa ha introdotto nell’Allegato I un parametro pertinente la valutazione del rischio Legionella nell’acqua dei sistemi di distribuzione domestici.
Il superamento di tale valore (< 1000 UFC/l) implica la necessità di attuare misure di controllo nei confronti di questo batterio. La valutazione del rischio Legionella nei sistemi di distribuzione domestici interesserà in primo luogo gli edifici definiti ‘prioritari’ ovvero strutture sanitarie, strutture alberghiere, rispetto ad altri quali condomini, uffici, negozi, ecc.
Per approfondire sulla Direttiva, leggi il contributo dell’Unione europea sulla Direttiva 2020/2184 e l’articolo di InSic sugli altri aspetti trattati dalla Direttiva .
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