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Macchine e Comandi: da INAIL un volume per superare le disabilità cromatiche sul lavoro

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Dopo la recente emanazione del Regolamento macchine, torniamo a parlare di Macchine da lavoro in ambito industriale facendo però riferimento ad una problematica sensibile, quella dei lavoratori affetti da disabilità nella visione cromatica.

Il problema riguarda quindi la percezione dei colori e la codifica dei segnali dei comandi.

Un manuale INAIL “SICUREZZA E INCLUSIONE” illustra la problematica, evidenzia le norme tecniche che regolano la colorazione e la saturazione dei colori dei comandi, in particolare e illustra i possibili accorgimenti per rendere le macchine ed i loro comandi accessibili da parte di tutti.

Macchine e disabilità visive: cosa dice il Testo unico di Sicurezza e la normativa macchine

Il D.lgs. 17/10 decreto di recepimento della Direttiva Macchine ed il Testo Unico di Sicurezza (TUS-D.lgs. n.81/2008) richiedono che le informazioni, segnalazioni di allarme e le avvertenze di attrezzature o macchine siano ben visibili e comprensibili.

Specifica che la valutazione e  gestione dei rischi deve riguardare tutti i rischi, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari fra i quali anche rischi connessi alla presenza di barriere di diversa natura che possano in qualche modo ostacolare o rendere difficile “l’interazione” con l’ambiente di lavoro, la postazione, l’attrezzatura di lavoro, aumentando la fatica fisica o mentale e facilitando l’infortunio.

Dispositivi di comando delle macchine: cosa dice la normativa

I dispositivi di comando, ricorda INAIL, prevedono quasi sempre la presenza di un dispositivo di arresto d’emergenza che, in particolar modo, deve essere chiaramente individuabile e ben visibile, in quanto in casi di emergenza la tempestività di intervento è determinate ai fini della  sicurezza.

Il dispositivo di comando fa parte dell’attrezzatura di lavoro così come definita dall’ art. 69 del TU 81/08 sottoposto al Titolo III del D.Lgs. n.81/2008

In base all’art. 70 le attrezzature di lavoro, e quindi anche le macchine ed i relativi dispositivi di comando, siano conformi:

  • ai requisiti di sicurezza di cui all’Allegato V del T.U 81/08, ed in particolare al punto 2 parte I “Sistemi e dispositivi di comando”, se costruiti in assenza di disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto e se messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all’emanazione delle stesse oppure in tutti gli altri casi;
  • alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto, ovvero nel caso in specie, alla “Direttiva macchine” (direttiva 2006/42/CE).

Il Manuale INAIL “SICUREZZA E INCLUSIONE”

Il volume INAIL SICUREZZA E INCLUSIONE evidenzia le possibili difficoltà nella decodifica del segnale derivante dalla inabilità cromatica e propone misure tecniche di miglioramento per la comprensibilità del segnale per la maggior parte lavoratori che, specie negli ambienti industriali, si interfacciano con dispositivi di comando macchine dotati di segnali visivi di emergenza e di utilizzo.

Il Manuale mira ad evidenziare la possibile inefficacia della misura e fornire indicazioni tecniche in grado di riconosce e ridurre tale rischio. Si fa espresso riferimento al comparto industriale dove il lavoratore si interfaccia con dispositivi di comando macchine dotati di segnali visivi di emergenza e di utilizzo per i quali esiste un codice di codifica.

  • Nel primo capitolo è trattato il colore, le sue qualità fisiche, i sistemi colorimetrici, ed evidenziata la diversa visione in caso di daltonismo.
  • Nel secondo capitolo si trattano dei dispositivi di comando e le diverse indicazioni di norma sull’uso del colore nel codice visivo e le implicazioni in caso di visione anomala.
  • Nell’ultima parte sono raccolte le raccomandazioni per ridurre lo svantaggio rispetto alla normalità in cui può trovarsi un lavoratore “daltonico” in un ambiente industriale.

Daltonismo: il fenomeno ed i dati statistici.

INAIL riporta alcuni dati europei relativi alle patologie della vista che riguardano anche la classe lavoratrice: nella popolazione europea circa l’8% dei maschi e l’1%  delle donne sono affetti da cecità parziale ai colori, comunemente detta Daltonismo.

È una disabilità?

Il Daltonismo è una disabilità?

INAIL ricorda che non è riconosciuto come condizione di disabilità e pertanto chi soffre di questa anomalia visiva non gode di particolari agevolazioni non può beneficiare dell’invalidità, non essendo tale inabilità riconosciuta come malattia invalidante e non può usufruire di un collocamento mirato previsto solo per chi ha una percentuale di invalidità di almeno il 46%, né può usufruire di  detrazioni fiscali per acquisto di lenti correttive.

Daltonismo e valutazione dei rischi

Sempre secondo INAIL i lavoratori affetti da daltonismi vanno opportunamente considerati dal datore di lavoro al momento della valutazione di tutti i rischi: è infatti essenziale evidenziare i contesti lavorativi in cui questi soggetti possono essere esposti a particolari rischi o, semplicemente, possano trovarsi in condizioni sfavorevoli rispetto alla condizione di normalità.

Il Daltonismo è infatti una condizione che preclude l’accesso ad alcuni lavori e può capitare che ad un lavoratore con anomalia cromatica venga assegnato un compito in cui il riconoscimento del colore è una misura di prevenzione e sicurezza.

Riportiamo di seguito le principali problematiche che i lavoratori affetti da daltonismo possono avere nello svolgimento delle attività nei contesti industriali.

Tabella tratta dal volume INAIL SICUREZZA E INCLUSIONE (2024)

Comandi e Macchine: quale tutela dei lavoratori affetti da daltonismo

Il Manuale INAIL analizza diffusamente la visione del colore e soprattutto le  caratteristiche fisiche del colore e i relativi sistemi di misura previsti anche dalle norme tecniche.

Sui dispositivi di comando, ad esempio, INAIL ricorda che la guida alla Direttiva Macchine 2006/42/CE ai punti 1.7.1.1 Informazioni e dispositivi di informazione e 1.7.1.2 Dispositivi di allarme, rimanda alle relative norme della serie EN 61310 contenenti le specifiche per la progettazione.

La norma EN 61310-1 descrive i metodi visivi, acustici e tattili per fornire le informazioni relative alla sicurezza, all’interfaccia uomo-macchina e alle persone esposte e ribadisce che tutti i segnali di sicurezza devono essere progettati in modo che il loro significato sia chiaro ed inequivocabile.

Lavoratori con disabilità cromatica: come realizzare un luogo di lavoro sicuro?

INAIL nella trattazione che descrive i problemi relativi alla saturazione del colore e le problematiche di percezione e riconoscimento dei segnali suggerisce di  fornire attrezzature di lavoro adeguate che significa anche realizzare attrezzature in grado di ridurre o annullare la disabilità connessa alla inabile percezione del colore

Nello specifico, utilizzare colori nell’interfaccia macchina, le cui specifiche qualità e quantità fisiche siano realizzate in considerazione della diversa percezione cromatica, significa supportare la lettura del codice o riconoscimento del messaggio, sia per i soggetti abili che per i più fragili con risvolti positivi in termini di efficacia delle misure di sicurezza.

Secondo l’Istituto sarebbe opportuno, nel rispetto del principio di equità, fissare con maggiore precisione requisiti quantitativi minimi di adeguatezza cromatica atti ad assicurare maggiore accessibilità ed usabilità dell’ambiente e delle attrezzature di lavoro da parte anche di lavoratori con disabilità nella visione cromatica.

Sicurezza delle macchine: volumi di approfondimento sulla normativa di riferimento

EPC editore all’interno dei libri per la salute e sicurezza dei lavoratori offre due volumi sulla sicurezza delle macchine aggiornate con l’ultima normativa europea emanata:

Le MACCHINE dalla direttiva al regolamento (UE) 2023/1230

Calveri Paolo, Gabriele Claudio, Lora Maria Sole, Salducco Angelo
Libro
Edizione: ottobre 2023
Pagine: 404
Formato: 170×240 mm
€ 57,00

La pubblicazione ha l’obiettivo di evidenziare le differenze rispetto all’attuale quadro legislativo, guidando il lettore all’applicazione del nuovo Regolamento e inquadrando le tematiche nel contesto del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e delle norme volontarie ISO relative ai sistemi di gestione delle organizzazioni.

Manuale applicativo della Direttiva Macchine 2006/42/CE

Ghidini Claudio
Libro
Edizione: settembre 2020 (IV ed.)
Pagine: 272
Formato: 150×210 mm

La presente edizione è aggiornata con i riferimenti alle nuove norme tecniche armonizzate emesse dai Comitati Tecnici Normatori Italiani ed Europei UNI, CEI, CEN e CENELEC su mandato specifico della Commissione e alla nuova edizione (2.2) della Guida della Commissione Europea all’applicazione della Direttiva Macchine 2006/42/CE dell’ottobre 2019.

Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it