Esce per le monografie INAIL “LA VALUTAZIONE STRUMENTALE E IN TEMPO REALE DEL RISCHIO DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO” che riporta risultati delle attività di ricerca svolte dal Laboratorio di ergonomia e fisiologia (LEF) del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) sul tema della valutazione strumentale del rischio da sovraccarico biomeccanico nelle attività di movimentazione manuale dei carichi.
Nell'articolo
Come cambia la Valutazione del rischio biomeccanico: le ultime ricerche
A proposito della valutazione del rischio biomeccanico, i ricercatori INAIL spiegano che la quantificazione del rischio biomeccanico passa attraverso l’uso di tecnologie per il monitoraggio del movimento umano e di algoritmi sempre più performanti.
Grazie ad un utilizzo sul campo d tecnologie di miniaturizzazione che le ha rese indossabili, senza cavi e con peso e dimensioni ridotti; inoltre, i più recenti protocolli di comunicazione dati e gli algoritmi propri dell’intelligenza artificiale hanno conferito a questi dispositivi la capacità di stimare il rischio con precisione, accuratezza e in tempo reale.
Peraltro, la “quarta rivoluzione industriale” sta portando ad un popolamento sempre più significativo nei luoghi di lavoro di tecnologie robotiche collaborative, rendendo, di fatto, ibrida la attuale società del lavoro.
“La necessità di governare e controllare con criterio l’interazione tra il lavoratore umano e il collega robot ha aperto nuove sfide all’interno della comunità scientifica, fra le quali è cruciale la possibilità di conferire ai robot un comportamento modulabile e controllabile in base alle reali esigenze e necessità del lavoratore”.
Inoltre, si sceglie di progettare e sviluppare appropriati sistemi di feedback vibrotattili, visivi e acustici per il lavoratore, in grado di informarlo sulla eventuale necessità di modificare l’esecuzione dell’attività lavorativa al fine di ridurre il rischio stesso, costituendo uno strumento di formazione sul campo e di miglioramento della percezione del rischio.
Rischio biomeccanico: Sensori indossabili, a che punto siamo?
Si legge nella ricerca che gli attuali sensori indossabili, wireless e miniaturizzati, per il monitoraggio della cinematica e cinetica del movimento umano e dei comportamenti muscolari permettono l’acquisizione di tutti i segnali necessari per il calcolo di appropriati indici che la letteratura scientifica ha dimostrato essere sensibili al livello di rischio e correlati alle variabili che generano il danno.
Secondo i ricercatori, appropriati algoritmi di machine learning permettono una classificazione ottimizzata e automatica del livello di rischio biomeccanico durante l’esecuzione di attività di MMC.
Però questi approcci sono solo all’inizio di un lungo percorso di validazione e verifica nei luoghi di lavoro.
La complessità dei luoghi di lavoro e la variabilità associata alle attività ci MMC implica una enorme prudenza e la necessità di produrre ancora una enorme conoscenza tecnico-scientifica sul tema.
Al tempo stesso, raccomandano i ricercatori del LIF, quando ci saranno le necessarie evidenze scientifiche, sarà cruciale che gli aggiornamenti degli standard ergonomici a livello europeo e internazionale includano gli approcci strumentali per la valutazione del rischio biomeccanico nelle attività di MMC.
Si cita al riguardo un documento scritto in ambito ‘European Committee for Standardization (Cen)’ intitolato ‘Guideline for introducing and implementing real-time instrumental based tools for biomechanical risk assessment’ che si pone l’obiettivo di fornire delle linee guida per l’esecuzione di una corretta valutazione del rischio biomeccanico con approcci strumentali.
INAIL: la monografia sulla valutazione strumentale del rischio da sovraccarico biomeccanico
Nella Monografia è disponibile una sezione dedicata al riscontro dei dati sulle patologie correlate al lavoro a carico del sistema muscoloscheletrico, gli standard internazionali di ergonomia ed una panoramica su quanto sta cambiando con l’Industria 4.0.
Nella seconda parte si trovano el indicazioni sulle reti di sensori, i dati sul monitoraggio dell’impegno fisico del lavoratore, una ricognizione degli algoritmi dell’intelligenza artificiale
Infine, i tool sviluppati con il progetto SOPHIA e i-MELA.
Cos’è il Progetto SOPHIA
Il progetto SOPHIA, coordinato da Arash Ajoudani dell’Istituto italiano di tecnologia e finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione europea con l’accordo n. 871237, ha proposto un nuovo approccio di valutazione del rischio biomeccanico, lavorando sul versante degli standard internazionali di ergonomia della serie ISO 11228 che, grazie al supporto e al coordinamento dell’Istituto di normazione tedesco (Din), ha permesso la definizione di specifiche linee guida con il CEN Workshop Agreement intitolato ‘Guideline for introducing and implementing real-time instrumental-based tools for biomechanical risk
Il progetto i-Mela
Il progetto MELA è stato concepito da Inail ed è stato sviluppato con la collaborazione dell’Istituto italiano di tecnologia con l’obiettivo di riprogettare l’interfaccia Matlab di SOPHIA e di realizzare una rete di sensori che integrassero IMU e sensori per sEMG
La valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico e sulla movimentazione manuale dei carichi
Movimentazione manuale dei carichi: la formazione di sicurezza sul lavoro per i lavoratori
Corso e-learning sulla movimentazione dei carichi
Corso E-Learning
Il corso descrive il tema della sicurezza sul lavoro nell’ambito delle operazioni della movimentazione dei carichi.
Gli argomenti trattati nel primo modulo sono le operazioni di carico e scarico delle merci evidenziando quali sono i principali rischi, le cause più frequenti di infortunio e di malattia professionale, gli eventuali danni e conseguenze che un incidente può causare.
Movimentazione manuale dei carichi: l’informazione per i lavoratori
Abc movimentazione dei carichi
Brocchi Stefano, Stanganini Siliano
Manualistica per i lavoratori
Edizione: ristampa aggiornata marzo 2022
Pagine: 32
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Video e Poster per la sicurezza: l’informazione sul rischio da sovraccarico biomeccanico
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Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.
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