Spazi Confinati: rischi e soluzioni, se ne parlerà ad Ambiente Lavoro

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Asfissia, intossicazione, folgorazione, incendio/esplosione, annegamento, schiacciamento: questi solo alcuni dei rischi che chi opera all’interno di spazi confinati si trova ad affrontare quotidianamente.

Gli spazi confinati – che in ambito internazionale sono definiti come ambienti all’interno dei quali si può entrare completamente con il corpo, caratterizzati da vie di accesso o uscita limitate e non progettati per essere occupati in modo permanente (ad esempio, cisterne, fognature o fornaci) – rappresentano infatti una fonte di pericolo per l’incolumità dei lavoratori, perché molto spesso è difficile identificare i segnali e prevenire di conseguenza gli incidenti, che nella maggioranza dei casi risultano avere conseguenze tragiche.

Per cercare di elevare il livello di sicurezza degli operatori, il 23/11/2011 è entrata in vigore una specifica regolamentazione di qualificazione per le imprese che operano nel settore (il D.P.R. 177/2011) ma, ancora oggi, l’effettiva applicazione di quanto disposto dal Decreto evidenzia diversi problemi. E’ ormai chiaro a tutti che la gestione delle attività in questi particolari spazi operativi rappresenti un tema complesso, che richiede uno sforzo costante di condivisione delle esperienze acquisite al fine di identificare le migliori pratiche da adottare in ogni specifico contesto applicativo. Per dare agli operatori uno spazio di dialogo e di confronto, Ambiente Lavoro, il Salone dedicato alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro (BolognaFiere, 16 – 18 ottobre), ospiterà “Safe work in Confined Spaces: Guidelines and Best Practices”, il 3° Convegno Nazionale sulle attività negli Spazi Confinati.

Il Convegno, organizzato da spazioconfinato.it in collaborazione con il C.R.I.S – Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza e Prevenzione dei Rischi di Modena e la Fondazione Organismo di ricerca GTecnology di Modena, si terrà nelle giornate di giovedì 17 e venerdì 18 ottobre e parte dalla convinzione che, per riuscire a prevenire gli incidenti negli spazi confinati, sia necessario integrare documenti fondamentali come DUVRI, POS, PSC – che formalizzano l’attività di cooperazione, coordinamento e informazione reciproca delle imprese coinvolte in un appalto – con le evidenze che emergono dell’esperienza e delle best practices messe in atto dalle aziende a livello nazionale e internazionale. Solo in questo modo, unendo teoria e pratica, si potrà definire una modalità operativa comune e tracciare delle specifiche linee guida di comportamento.

Le ‘buone prassi’ saranno infatti al centro del Convegno: durante la prima giornata sono previsti gli interventi di rappresentanti di Enti e organizzazioni nazionali e internazionali, che illustreranno le normative e le buone pratiche applicate nei rispettivi paesi, e di testimonials aziendali che porteranno la propria competenza nel settore. Protagonisti della seconda giornata, saranno invece gli Organi di vigilanza e controllo che illustreranno le esperienze condotte nell’ambito dei territori di specifica competenza, e daranno indicazioni sulle modalità e i piani di verifica e vigilanza.

Redazione InSic

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