Superfici di lavoro e rischio biologico: un volume INAIL

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Disponibile online un nuovo volume INAIL in materia di sicurezza! Realizzato dalla Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) “La contaminazione microbiologica delle superfici negli ambienti lavorativi” raccoglie lo stato dell’arte su questa particolare tematica, indica e sviluppa criteri e indicazioni operative per la valutazione dello stato igienico e del rischio biologico da contatto.

Articolazione e contenuti
La pubblicazione, frutto di una collaborazione tra Contarp e Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale (Dimeila), è strutturata in diverse sezioni: aspetti normativi, risultati di studi epidemiologici, metodologie e tecniche di indagine, valori di riferimento, interventi di sanificazione. Sono presenti anche contributi di soggetti esterni all’Inail, allegati e un glossario tecnico.
I suoi contenuti permettono di trarre indicazioni utili per progettare e realizzare un sistema di autocontrollo aziendale delle condizioni igieniche ambientali, con particolare riferimento alle superfici di interesse ai fini della gestione del rischio biologico.

Finalità della pubblicazione
Spiega Fabrizio Benedetti, coordinatore generale della Contarp, che la pubblicazione (che non è la prima sul rischio biologico: si ricorderà la “Procedura sperimentale per la determinazione di spore fungine in atmosfera” redatta dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici) mira a individuare criteri ed elaborare strumenti operativi utili alla valutazione del rischio biologico nei luoghi di lavoro, includendo in essa lo svolgimento di indagini sul campo e di laboratorio e i requisiti prestazionali del personale tecnico adibito alle analisi microbiologiche.
La Pubblicazione si sofferma in particolare, al controllo dello stato igienico delle superfici con cui i lavoratori sono in contatto nello svolgimento delle loro attività.
Presenti anche due contributi esterni – da parte, rispettivamente, del Laboratorio di Igiene e Virologia Ambientale dell’Università di Pisa e del Laboratorio di Prevenzione dell’Agenzia della Tutela della Salute (Ats) della Brianza – che affrontano aspetti specifici, quali il ruolo dei virus nella contaminazione delle superfici e la valutazione della contaminazione microbiologica nell’esperienza di un Organismo di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Esposizione ad agenti biologici
La gestione dei rischi di esposizione ad agenti biologici prevede, a carico del datore di lavoro, gli adempimenti specifici affrontati nei Titoli X e X-bis del d.lgs. 81/2008 e s.m.i. Più in generale, tuttavia, occorre ricordare anche l’obbligo di assicurare, nei luoghi di lavoro, condizioni igieniche adeguate (art. 64; Allegato IV, p.to 1.3).
Il controllo ambientale dei livelli di contaminazione microbiologica è utile per conoscere le concentrazioni dei microrganismi presenti, escludere la presenza di eventuali patogeni e valutare l’efficacia delle misure adottate per il contenimento del rischio. L’attenzione è rivolta, in particolare, al controllo dello stato igienico dei due principali veicoli di contaminazione microbiologica, cioè l’aria e le superfici con cui i lavoratori sono in contatto nello svolgimento delle loro attività.

Redazione InSic

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