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Vaccinazioni in azienda: da quali partire? un Documento-Guida da INAIL

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Torniamo a parlare di Vaccinazioni in azienda e di ordine di priorità nella somministrazione.

INAIL ha pubblicato un Documento guida, il “Documento tecnico operativo per l’avvio delle vaccinazioni in attuazione delle indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-Sars-Cov-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” del 12 maggio 2021.

Fra gli autori del Documento, l’Inail insieme ai Ministeri del Lavoro e della Salute, alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e alla struttura di supporto alle attività del commissario straordinario per l’emergenza.

Fornisce criteri di tipo quantitativo e qualitativo per definire le priorità della somministrazione nei luoghi di lavoro. È complementare, dunque alle Indicazioni ad Interim dell’8 aprile (qui il testo in PDF), emanate a seguito dell’approvazione del Protocollo Vaccinazioni (ne abbiamo parlato qui).

A quali domande risponde il Documento INAIL del 12 maggio?

Questo nuovo Documento (complementare alle “Indicazioni ad Interim” dell’8 aprile), intende fornire elementi utili al riscontro dei quesiti posti dalla Conferenza stessa in merito a:

  • da quale fase della campagna di vaccinazione (fascia di età) si possa avviare la vaccinazione per le attività economiche e produttive”?
  • quali le priorità alle quali le Regioni devono attenersi?

Quali saranno le criticità delle imprese nelle vaccinazioni aziendali?

INAIL si affretta a chiarire che le vaccinazioni in azienda rappresentando un’iniziativa di sanità pubblica; pertanto, la responsabilità generale e la supervisione dell’intero processo rimane in capo al Servizio Sanitario regionale, per il tramite dell’Azienda sanitaria di riferimento.

Secondo l’Istituto, dunque è “imprescindibile che vengano definiti elementi quantitativi (es. numerosità lavoratori/lavoratrici) e qualitativi (es. i settori produttivi a maggior rischio) per evitare che le scelte che ogni regione dovrà fare in relazione alla disponibilità di vaccini possano apparire arbitrarie”.

Quando iniziale la campagna vaccinale in azienda?

INAIL ricorda che “la campagna vaccinale nei luoghi di lavoro potrà avere inizio, compatibilmente con la disponibilità dei vaccini, in concomitanza con l’avvio della vaccinazione dei soggetti di età inferiore a 60 anni.
I piani aziendali di adesione saranno inviati alle Aziende sanitarie di riferimento, in coerenza con le Indicazioni ad interim approvate in data 8 aprile”.

Quanto alle priorità, INAIL ricorda che l’intera campagna vaccinale viene attuata secondo principi di priorità finalizzati alla tutela delle persone più vulnerabili al COVID-19 per età e/o stato di salute o per rischio di esposizione al contagio.

Criteri qualitativi per l’implementazione dei vaccini nei luoghi di lavoro

Quanto ai criteri qualitativi che dovrebbero  definire le priorità per l’implementazione delle vaccinazioni nei luoghi di lavoro, si richiamano quattro ambiti  valutativi in base al principio di tutela di chi è a maggior rischio di contagio da SARS-CoV-2:

  1. la classificazione del rischio secondo i parametri di esposizione, prossimità e aggregazione (si veda il Documento tecnico dell’INAIL approvato dal CTS il 9 aprile 2020 utilizzato per la valutazione del rischio negli ambienti di lavoro secondo la classificazione ATECO), anche in relazione all’adozione/rilascio delle misure di mitigazione e contenimento;
  2. i dati del monitoraggio delle denunce di infortunio da COVID-19, aggiornate periodicamente dall’INAIL e disponibili fino al 31 marzo 2021;
  3. i dati del monitoraggio epidemiologico, con particolare riferimento all’analisi dei focolai nei contesti produttivi rilevati territorialmente dalle Regioni e Province autonome;
  4. le evidenze scientifiche disponibili in tema di rischio di contagio nei contesti lavorativi, come documentate dalla letteratura scientifica di riferimento.

Quali elementi INAIL prende in considerazione per i criteri qualitativi?

Pertanto, l’Istituto considera, in maniera integrata:

  • sia l’analisi della richiamata classificazione del rischio INAIL (punto I),
  • che i dati assicurativi relativi alle denunce di infortunio da COVID-19 pervenute all’INAIL alla data del 31 marzo 2021 (punto II) che ammontano a 165.528.

Vaccinazioni in azienda: le tabelle INAIL con i settori e le priorità

Le tabelle sono:

  • articolate per i diversi settori in ordine alfanumerico secondo la classificazione ATECO
  • organizzate in tre macro-gruppi (1, 2 e 3 secondo l’ordine di priorità).

Alcuni settori come quelli degli operatori sanitari, dell’istruzione, delle forze dell’ordine e della difesa, risultano già vaccinati o in corso di vaccinazione. Nel settore O.84 “Amministrazione Pubblica e Difesa”, la vaccinazione è in corso o già effettuata solo per alcune sub categorie più a rischio, come le forze dell’ordine; una parte consistente è decisamente a minor rischio, lavorando ancora oggi prevalentemente in smart working.

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico

Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.

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Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it