Il Commissario previa verifica della fattibilità e della convenienza dell’operazione, potrà adottare tutti i provvedimenti necessari a consentire il trasporto della nave presso il porto di Piombino per lo smantellamento, in raccordo con i Ministeri interessati ed utilizzando le risorse già stanziate ed effettivamente disponibili.
Proprio nei giorni scorsi, il ministro Clini aveva ribadito che la protezione del prezioso ambiente marino del Giglio e dell’arcipelago toscano e la rimozione in sicurezza e smantellamento del relitto della Concordia erano fra gli obiettivi del Ministero dell’Ambiente.
“Infatti – spiega Clini – il relitto è un “rifiuto” che secondo le direttive europee e le convenzioni internazionali non può essere “portato a spasso” nel Mediterraneo, ma deve essere recapitato nel sito più vicino per essere bonificato e “smaltito”. Da qui l’indicazione del Porto di Piombino, che peraltro sarà idoneo al ricovero e smantellamento del relitto con l’attuazione agli interventi previsti dal piano regolatore portuale già approvato e con l’impiego delle risorse finanziarie già disponibili”.
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