Il decreto istituisce anche le sezioni tecniche per l’attività istruttoria e le competenze di ogni singola sezione.
La Consulta nazionale, ai sensi dell’art. 2, assicura il raccordo istituzionale tra le pubbliche amministrazioni che producono set di dati territoriali e l’indirizzo tecnico per la predisposizione dei provvedimenti del Ministro dell’Ambiente, atti al funzionamento dell’infrastruttura nazionale per l’informazione territoriale e del monitoraggio ambientale. Al punto 2 dell’articolo 2 si indicano tutti i componenti e gli esperti che possono farne parte, scelti dalle Istituzioni e da Enti competenti.
L’Articolo 3 si dedica invece ai profili organizzativi della Consulta, i cui componenti durano in carica tre anni e sono rinnovabili per una sola volta. La Consulta è validamente costituita con la presenza della metà più uno dei componenti e decade dall’incarico il componente che non sia presente alle riunioni per tre volte consecutive. Nell’ambito della Consulta sono attivate (sei) sezioni tecniche presiedute da un coordinatore individuato dalla sezione stessa, che operano, per l’attività istruttoria, su specifiche tematiche.
Sezione tecnica 1 – Tavolo tecnico di cooperazione
Sezione tecnica 2 – Metadati;
Sezione tecnica 3 – Specifiche dati;
Sezione tecnica 4 – Servizi di rete
Sezione tecnica 5 – Condivisione di dati e servizi
Sezione tecnica 6 – Monitoraggio e reportistica.
Riferimenti normativi:
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12 gennaio 2016
Modalita’ di funzionamento della Consulta nazionale per l’informazione territoriale ed ambientale, ai sensi dell’articolo 11, comma 5, del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 32.
(GU Serie Generale n.72 del 26-3-2016)
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