Piombino: una circolare stanzia risorse per 20 milioni

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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha attivato l’intervento ai sensi della legge n. 181/1989 mettendo sul campo risorse per 20 milioni di euro: domande a partire dal 12 gennaio 2016




In attuazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa del Sistema locale del lavoro di Piombino”, approvato con Accordo di programma del 7 maggio 2015, è stato attivato, con circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 12 ottobre 2015, n. 75996, l’intervento di aiuto ai sensi della legge n. 181/1989. La misura, in sintesi, promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni del Sistema locale del lavoro di Piombino, finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e alla sua diversificazione in settori alternativi a quelli dell’indotto siderurgico.
Le risorse finanziarie disponibili ai fini della concessione delle agevolazioni ammontano a 20 milioni di euro, a valere sulle risorse della legge n. 181/1989.

Domande di finanziamento
Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. – Invitalia (Soggetto gestore) a partire dal prossimo 12 gennaio 2016 e fino all’11 febbraio 2016, secondo le modalità e i modelli indicati nell’apposita sezione dedicata alla legge n. 181/1989 del sito internet dell’Agenzia medesima (www.invitalia.it).
La misura prevede che possono beneficiare delle agevolazioni le imprese già costituite in forma di società di capitali, comprese le società consortili di cui all’art. 2615-ter c.c. e le società cooperative di cui all’art. 2511 e ss. del codice civile.

Iniziative ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni – purché realizzate nel territorio dei Comuni di Piombino, Suvereto, Campiglia Marittima e San Vincenzo (LI) – le iniziative che:
a) prevedano la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione;
b) comportino un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. La circolare individua alcuni ambiti produttivi prioritari: raccolta e depurazione delle acque di scarico; raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti di origine industriale e commerciale; recupero e cernita dei materiali di origine industriale e commerciale; industria alimentare; logistica; costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive; fabbricazione di prodotti in metallo; turismo.

Agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, entro i limiti previsti dal regolamento (UE) n. 651/2014 (“Regolamento GBER”). In particolare, il finanziamento agevolato concedibile è pari al 50% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile.
L’iter istruttorio prevede essenzialmente tre fasi:
1) verifica, per tutte le domande presentate, della sussistenza dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni;
2) definizione di una specifica graduatoria, sulla base di un parametro di riferimento costituito dall’incremento del numero degli addetti delle imprese proponenti;
3) valutazione delle domande – secondo l’ordine della graduatoria e fino all’esaurimento dei fondi disponibili – sulla base di specifici criteri di merito individuati dal D.M. 9 giugno 2015.

Redazione InSic

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