Il Consiglio del SNPA (il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente) presso il Ministero Ambiente ha prodotto una “Linea guida sull’applicazione della disciplina per l’utilizzo delle terre e rocce da scavo“ approvata con Delibera n.54/2019, liberamente scaricabile dal portale ufficiale.
L’obiettivo del Manuale è quello di sciogliere alcuni dubbi interpretativi della normativa a partire dall’ultimo riferimento legislativo, il DPR del 13 giugno 2017, n. 120.
Nella linea Guida, SNPA segnala di aver aperto all’impostazione adottata da Arpa Liguria nel territorio regionale circa il fondo naturale per l’amianto, che non prevede la determinazione numerica di un valore, ma introduce il concetto di “compatibilità geologica” e di aver risolto alcune incertezze legate alla gestione dei materiali nell’ambito dei cantieri di piccole dimensioni.
Genesi della Linea Guida
La Linea Guida è stata predisposta dal Gruppo di Lavoro n. 8 “Terre e rocce da scavo”, costituito nell’ambito delle attività previste dal programma triennale 2014-2016 del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente con l’obiettivo di migliorare l’azione dei controlli attraverso interventi ispettivi sempre più qualificati, omogenei e integrati, nonché il continuo aggiornamento, in coerenza con il quadro normativo nazionale e sovranazionale, delle modalità operative del Sistema nazionale e delle attività degli altri soggetti tecnici operanti nella materia ambientale.
Il manuale è organizzato in 11 paragrafi e 1 allegato. Dopo un focus sulla normativa applicabile, passa a dettagliare i requisiti di qualità ambientale per l’utilizzo delle terre e rocce da scavo come sottoprodotti, le terre e rocce da scavo prodotte nei siti oggetto di bonifica, l’utilizzo nel sito di produzione delle terre e rocce escluse dalla disciplina rifiuti ai sensi dell’art. 24 del DPR 120/2017, la normale pratica industriale, le matrici materiali di riporto, i documenti di trasporto, il Piano di Utilizzo e la dichiarazione di utilizzo e di avvenuto utilizzo.
Infine, (cap.10) si indicano criteri comuni per la programmazione annuale delle ispezioni, dei controlli, dei prelievi e delle verifiche da parte delle agenzie regionali e provinciali e criteri e metodologie comuni per le verifiche tecniche ed amministrative finalizzate alla validazione preliminare del Piano di Utilizzo.
Obiettivi della Linea Guida SNPA
Nell’Introduzione si fa il punto sulla normativa di riferimento in materia di terre e rocce da scavo, a paritre dal Codice Ambiente (D.Lgs. n.152/2006 art. 184 bis), passando fra gli altri al DL 21 giugno 2013, n. 69, convertito con Legge 98/2013 per la qualifica delle terre e rocce da scavo, prodotte nei cantieri non sottoposti a VIA ed AIA, come sottoprodotti, fino al centrale DPR del 13 giugno 2017, n. 120 che ha abrogato il DM 161/2012, l’articolo 184 – bis, comma 2 -bis del D.Lgs. n.152/2006 e gli articoli 41, comma 2 e 41 – bis del DL n. 69/2013.
Con quest’ultimo DPR è stato definito il quadro normativo di riferimento e da qui sono ripartiti i lavori del GdL n. 8 che hanno condotto fino all’attuale Linea Guida per l’applicazione della disciplina e che consiste in una:
• analisi del DPR e individuazione delle criticità applicative (ad esempio modalità operative di campionamento, aspetti procedurali, ecc.)
• definizione di un approccio comune finalizzato ad una applicazione condivisa delle diverse disposizioni con particolare riferimento ai compiti di monitoraggio e controllo attribuiti al SNPA, fermi restando i compiti di vigilanza e controllo stabiliti dalle norme vigenti per le Agenzie;
• definizione di criteri comuni per la programmazione annuale delle ispezioni, dei controlli dei prelievi e delle verifiche delle Agenzie regionali e provinciali.
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