Appalti illuminazione pubblica: pubblicati i criteri ambientali minimi (CAM)

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Con Decreto 27 settembre 2017 il ministero dell’Ambiente ha dettato i “Criteri Ambientali Minimi per l’acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l’acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l’affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica”.
Annunciato qualche giorno fa dal Ministero, il Decreto entra in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana (avvenuta in Gu n.244 del 18-10-2017 – Suppl. Ordinario n. 49).

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Criteri ambientali minimi: i decreti già approvati

Il D.M. 15 febbraio 2017 che stabilisce i CAM criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d’appalto per i trattamenti fitosanitari sulle linee ferroviarie, le strade e le autostrade, in applicazione del Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
Il Decreto del Ministero dell’Ambiente dell’11 gennaio 2017 ha adottato i criteri ambientali minimi per gli arredi per interni, per l’edilizia e per i prodotti tessili.
Il Decreto del 24 maggio 2016 (in Gazzetta n.131 del 7 giugno), il Ministero dell’Ambiente disciplina l’incremento progressivo della percentuale del valore a base d’asta a cui riferire l’obbligo di applicare le specifiche tecniche e le clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi per gli affidamenti in specifici settori di attività.
Il Decreto del Ministero dell’ambiente n.21 del 22 febbraio 2011 con cui vengono adottati i criteri ambientali minimi da utilizzare nei i bandi di gara per l’acquisti di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione.

Il Commento del Ministero Ambiente

Il Ministero Ambiente aveva commentato in anticipo l’uscita del decreto sostenendo che l’obiettivo del provvedimento, che affronta principalmente tre ambiti:
l’innalzamento delle prestazioni richieste in tema di efficienza energetica, durata e affidabilità degli impianti,
-un approfondimento dei temi riguardanti l’inquinamento luminoso,
il tema degli aspetti sociali connessi agli appalti pubblici.

Le modifiche ai CAM riguardano l’efficienza energetica, la durabilità e il tasso di guasto di tutti i corpi illuminanti, ma anche le prestazioni degli apparati attraverso l’aggiornamento di due indici. Le prestazioni richieste sono differenziate a seconda delle aree da illuminare, per adattarsi a ogni tipo di esigenza. E’ stato stimato che la sostituzione di tutti i vecchi impianti di illuminazione pubblica porterebbe un possibile risparmio economico di circa 500 milioni di euro l’anno per gli enti locali, nonché una riduzione consistente dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra.

Quanto all’inquinamento luminoso è stato invece affrontato attraverso una dettagliata “zonizzazione” delle aree da illuminare, precisando per ogni area il livello massimo di diffusione verso l’alto della luce. I nuovi criteri ambientali affrontano inoltre gli aspetti sociali degli ‘appalti verdi’, vigilando che i candidati dimostrino di adottare modelli organizzativi e gestionali in grado di prevenire comportamenti illeciti nei confronti dei lavoratori e garantire il massimo rispetto delle convenzioni internazionali. Un processo per renderli “appalti sostenibili”, secondo i principi etici fissati nelle principali convenzioni ONU sui diritti dei lavoratori, difendendo i produttori nazionali da una concorrenza basata spesso basata sul mancato rispetto di condizioni di lavoro dignitose.

Entro fine anno sarà poi pronta la scheda che aggiorna i Criteri del servizio di gestione degli impianti di illuminazione pubblica, con l’obiettivo di migliorare gli aspetti gestionali, fare una migliore manutenzione e gestione degli apparati dismessi attraverso un loro recupero, in un maggiore coordinamento con le altre attività di manutenzione e gestione delle aree urbane.

Riferimenti normativi:
MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 27 settembre 2017 Criteri Ambientali Minimi per l’acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l’acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l’affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica. (17A06845) (GU n.244 del 18-10-2017 – Suppl. Ordinario n. 49)

Redazione InSic

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