Il Protocollo, che riportiamo in allegato, disciplina la collaborazione tra le parti, nel definire e attuare misure omogenee nel settore degli appalti pubblici con particolare riferimento a tematiche relative agli acquisti e realizzazione di opere pubbliche sostenibili, favorendo la diffusione su base locale.
Obiettivi del Protocollo
L’obiettivo del Protocollo è rafforzare le competenze degli operatori delle PA responsabili degli appalti e delle centrali di acquisto nell’utilizzo di procedure di GPP per la reale integrazione di requisiti ambientali nella politica degli acquisti e realizzazione di opere pubbliche, attraverso la definizione di una piattaforma comune di azione che favorisca la diffusione di buone prassi e il miglioramento del dialogo tra il Ministero e le Regioni e tra Regione e Regione, anche al fine di garantire maggiore uniformità nei livelli di esperienza e competenza in materia di acquisti e realizzazione di opere pubbliche sostenibili , presenti nelle diverse realtà locali.
Le attività previste passano dal confronto su tematiche inerenti il Green Public Procurement (in particolare ciclo rifiuti, emissioni,economia circolare, sviluppo sostenibile) raccolta e condivisione delle informazioni utili per la realizzazione di sistemi di monitoraggio sul GPP, confronto e analisi sullo stato di attuazione dei CAM, diffusione e sensibilizzazione presso le pubbliche amministrazioni di temi relativi agli acquisti e realizzazione di opere pubbliche sostenibili, collaborazione per la realizzazione di campagne informative rivolte alle associazioni di categoria, diffusione della conoscenza e dell’utilizzo dei principi dell’LCA (Life Cycle Assessment), del LCC (Life Cycle Costing) e delle certificazioni ambientali.
Impegni del protocollo sugli appalti verdi
Fra gli impegni: il Ministero garantisce la partecipazione dei rappresentanti regionali ai tavoli tecnici istituiti per la elaborazione dei Criteri ambientali minimi e alla revisione di quelli vigenti (art. 2); viene istituito un Tavolo di Coordinamento costituito dai rappresentanti dei competenti uffici del Ministero, dai rappresentanti designati da ciascuna Regione aderente al presente protocollo e da un rappresentante del Sistema Nazionale.
Per la parte “Comunicazione” l’art.3 prevede che i risultati delle attività svolte ai sensi del Protocollo possano essere rielaborate e divulgate dalle Parti, oltre a documenti di studio ovvero elaborati riguardanti gli ambiti oggetto della collaborazione
Il Protocollo ha efficacia tra le Parti per un periodo di 5 anni dalla data di sottoscrizione e rinnovabile apportando eventualmente delle modifiche per effetto di cambiamenti sugli aspetti normativi, organizzativi e tecnologici della collaborazione (art.4) e può essere “integrato” (art.5) in relazione a interessi ed esigenze specifiche delle singole regioni mediante intese stipulate tra una o più regioni con la competente Direzione generale Clima ed Energia del Ministero.
Al fine di incentivare la governance sulle tematiche della sostenibilità degli appalti, le parti si impegnano a dare massima visibilità alle migliori pratiche sviluppate a livello locale e nell’ambito dei progetti finanziati dalla Comunità Europea o da altri Enti/Istituzioni (si veda art. 6).
Allegati
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