Normativa ambientale

Attuazione PNRR: raggiunti gli obiettivi ambientali/energetici del primo Semestre 2022

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Il Governo ha raggiunto gli obiettivi PNRR del primo semestre dell’anno: prevista quindi la seconda all’erogazione di contributi europei per 21 miliardi di euro nei prossimi mesi che andranno a sostenere il cambiamento in alcuni settori strategici del Paese.

  • Il Portale ItaliaDomani contiene tutti gli investimenti e le riforme approvate nei primi sei mesi del 2022: riportiamo di seguito quanto raggiunto nel settore della digitalizzazione, ambiente ed edilizia con richiami ai provvedimenti emanati.
  • La Relazione sullo stato di attuazione del PNRR nei giorni scorsi ha fatto il punto sui tempi di conseguimento dei 45 obbiettivi di giugno 2022 richiesti dall’Europa anche alla luce dell’emanazione del DL 36/2022, il Decreto PNRR 2.

Ambiente e Transizione ecologica: gli obiettivi PNRR al 30 giugno 2022

Attraverso il Ministero della transizione ecologica, il Governo ha definito la strategia nazionale dell’economia circolare e il programma nazionale per la gestione dei rifiuti.

  • La Strategia nazionale individua le azioni, gli obiettivi e le misure per assicurare un’effettiva transizione verso un’economia di tipo circolare.
  • Il Programma nazionale di gestione dei rifiuti costituisce a sua volta uno dei pilastri strategici e attuativi della Strategia nazionale, trattandosi di uno strumento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione e gestione dei rifiuti, preordinato a orientare le politiche pubbliche e incentivare le iniziative private per lo sviluppo di un’economia sostenibile e circolare.

Green transition fund e Digital transition fund

Attraverso il Ministero dello Sviluppo economico, il Governo ha firmato gli accordi finanziari con CDP Venture capital Sgr per l’attivazione del Green transition fund e Digital transition fund previsti con Decreto 3 marzo 2022.

  • Il Green transition fund con una dotazione di 250 milioni di euro, investirà nelle startup operanti negli ambiti della transizione ecologica,
  • Il Digital transition fund punta a sostenere 250 piccole e medie imprese innovative con investimenti per 700 milioni di euro.

Si tratta di interventi per rafforzare il mercato del Venture capital in Italia, che si affiancano ai 2 miliardi già assegnati al Mise dal Decreto Infrastrutture nel 2021.

Batterie e rinnovabili: 1,7 milioni di euro

Lo scorso 11 aprile il MISE ha aperto gli sportelli agevolativi, previsti sui Contratti di sviluppo, relativi alla competitività delle filiere e gli investimenti nei settori delle batterie e rinnovabili, per i quali sono stati messi a disposizione oltre 1,7 miliardi di risorse PNRR.

Bando piattaforma Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali

La piattaforma è online e sono stato firmati i contratti per la produzione dei contenuti per promuovere la cultura e la consapevolezza dei temi e delle sfide ambientali.

Cos’è il Bando piattaforma Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali?

Si tratta dell’Investimento 3.3 del PNRR: ha l’obiettivo di diffondere tra i cittadini, e soprattutto tra le nuove generazioni, cultura e consapevolezza sulle sfide ambientali da affrontare e sugli stili di vita più sostenibili da adottare è l’oggetto fondamentale di questo Investimento.

Quali sono gli obiettivi del Bando Bando Piattaforma Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali?

Sono tre gli obiettivi prioritari:
1. aumentare il livello di consapevolezza sugli scenari di cambiamento climatico e sulle relative conseguenze;
2. educare in merito alle opzioni a disposizione per l’adozione di stili di vita e consumi più sostenibili a livello di individui, famiglie e comunità;
3. promuovere l’adozione di comportamenti virtuosi, anche a livello di comunità (coinvolgendo insegnanti, famiglie, stakeholder locali, ecc. ).

Piattaforma Cultura e consapevolezza: come formare ai temi ambientali?

L’investimento mira a sviluppare contenuti omni-channel sulle tematiche della transizione ecologica, sviluppare una piattaforma aperta accessibile a tutti che contenga il materiale educativo più rilevante sulle tematiche ambientali e coinvolgere artisti, influencer, opinion leader e i testimonial più efficaci per raggiungere il maggior numero possibile di persone.

Energia, Idrogeno: gli obiettivi PNRR per il 2022

In materia energetica erano diversi gli interventi previsti dal PNRR:

Idrogeno: sostegno alle imprese che partecipano all’IPCEI

Il MISE ha aggiudicato contratti per la costruzione di impianti di produzione degli elettrolizzatori: una filiera industriale importante per la produzione di idrogeno verde.

Sono stati emanati:

In particolare, agli 1,5 miliardi previsti nell’ambito della missione “dalla ricerca all’impresa” si aggiungono ulteriori 250 milioni per l’investimento sull’idrogeno, da destinare al finanziamento di iniziative per la realizzazione di impianti per la produzione di elettrolizzatori. Tra i primi progetti verranno finanziati quelli relativi a “tecnologia” e “Industria” dell’IPCEI idrogeno.

Fondo IPCEI: 350 milioni in più del Decreto AIUTI

Inoltre, per la realizzazione degli interventi – la cui attivazione avverrà a seguito del via libera della Commissione europea in materia di aiuti di stato – il Mise mette a disposizione le risorse nazionali del Fondo IPCEI, che è stato incrementato con ulteriori 350 milioni di euro dal Decreto-legge “AIUTI”.

Cos’è il Fondo IPCEI – Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo?

Il Fondo IPCEI è lo strumento agevolativo che supporta le attività svolte dai soggetti italiani coinvolti nella realizzazione degli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI).

Quando è stato istituito il Fondo IPCEI?

E’ stato istituito dall’articolo 1, comma 203, della legge n. 145/2018, come integrato e modificato dall’articolo 1, comma 232, della legge n. 160/2019.

Come funziona il fondo IPCEI?

Il Fondo IPCEI interviene attraverso agevolazioni a sostegno delle attività svolte in Italia nell’ambito dei progetti approvati a livello europeo in applicazione dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che prevede la possibilità di concedere aiuti di Stato a sostegno della realizzazione degli IPCEI.

Fondo IPCEI: normativa

Con decreto 21 aprile 2021 del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze sono definiti i criteri generali per l’intervento e il funzionamento del Fondo IPCEI, e per la concessione ed erogazione delle agevolazioni a valere sullo stesso.

Fondo IPCEI: risorse

Il Fondo mette a disposizione di questi interventi circa 1,7 miliardi di euro, al fine di rafforzare la competitività dei settori strategici dell’industria nazionale ed europea attraverso una forte sinergia e integrazione tra le filiere dei Paesi membri della Ue.

Cosa finanzia il Fondo IPCEI?

Il MISE potrà procedere con il finanziamento dei progetti già selezionati nell’ambito degli IPCEI avviati nel settore delle batterie, destinando risorse alla promozione di attività finalizzate a ricerca e sviluppo della produzione di materie prime, celle, moduli e sistemi di batterie elettriche su larga scala per il settore industriale italiano ed europeo. Sarà però possibile finanziare gli ulteriori progetti che verranno approvati prossimamente dalla Ue nei settori dei microprocessoriidrogeno e salute.

PNRR e Idrogeno: cosa prevede l’Accordo ENEA-Ministero della Transizione ecologica?

Il decreto del Ministro della transizione ecologica n. 545 del 23 dicembre 2021 individua un Piano di Ricerca e Sviluppo sull’idrogeno per dare attuazione alla misura.

A seguire, è stato stipulato un Accordo di Programma MITE-ENEA per lo svolgimento di attività di ricerca sull’idrogeno e sono stati pubblicati Avvisi per la selezione di progetti di ricerca nel settore dell’idrogeno (Avviso A, rivolto ad università e centri di ricerca pubblici, e Avviso B, rivolto alle imprese).

L’accordo rientra nella Missione 2 del PNRR, “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, di competenza del Mite: in particolare nella Componente 2, “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile” e mira ad attività di ricerca nei seguenti campi:

  • produzione di idrogeno verde e pulito;
  • tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed e-fuels;
  • celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità;
  • sistemi intelligenti di gestione integrata per migliorare la resilienza e l’affidabilità delle infrastrutture intelligenti basate sull’idrogeno.

Approfondisci sul sito del MiTE.

Produzione di elettrolizzatori: quali accordi in programma?

Si tratta dell’Investimento 5.2 (M2C2) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: l’obiettivo è di realizzare entro giugno 2026 una filiera tutta italiana con stabilimenti che producano elettrolizzatori e componenti associati, per una potenza complessiva annua di almeno 1 gigawatt, che consentirà di soddisfare la domanda di idrogeno verde.

Il 29 aprile scorso, il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il Decreto che dà attuazione all’Investimento 5.2 (M2C2) e mette a disposizione 450 milioni di euro per finanziare progetti finalizzati allo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde, elemento fondamentale nel processo di decarbonizzazione dell’industria, dei trasporti e del terziario.

Ecosistemi dell’Innovazione

Sono stati pubblicati due Avvisi per la presentazione di proposte per gli ecosistemi dell’innovazione (decreto direttoriale 3277 del 30 dicembre 2021 e decreto direttoriale n. 703 del 20 aprile 2022) ed i decreti di concessione dei finanziamenti per la realizzazione dei Programmi di Ricerca selezionati.

Cosa sono gli ecosistemi dell’innovazione territoriali?

Gli Ecosistemi sono reti di università statali e non statali, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti, e intervengono su aree di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento, promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali.

Ecosistemi dell’Innovazione: come sono organizzati?

Dovranno essere organizzati con una struttura di governance di tipo Hub & Spoke, con l’Hub che svolgerà attività di gestione e coordinamento e gli Spoke quelle di ricerca.

Quali Finanziamenti per Ecosistemi dell’Innovazione?

Gli ecosistemi godono di un finanziamento tra 90 e 120 milioni di euro ciascuno.

Ecosistemi dell’Innovazione: organizzazione: quali obiettivi?

hanno l’obiettivo di agevolare il trasferimento tecnologico e accelerare la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio;

Ecosistemi dell’Innovazione: cosa finanziano?

dovranno finanziare attività di ricerca applicata, di formazione per ridurre il disallineamento tra le competenze richieste dalle imprese e quelle offerte dalle università, la valorizzazione dei risultati della ricerca con il loro trasferimento all’impresa, il supporto alla nascita e sviluppo di start-up e spin off da ricerca, promuovendo le attività e i servizi di incubazione e di fondi venture capital.

Ecosistemi dell’Innovazione: come approfondire?

Per approfondire consultare la pagina del Ministero dell’istruzione.

Rifiuti: come gestirli?

La Gestione rifiuti ha assunto una importanza cruciale anche a seguito del programma nazionale di gestione dei rifiuti.

Per approfondire sul mondo dei rifiuti InSic suggerisce i volumi di EPC Editore

La gestione documentale e la tracciabilità dei rifiuti
S. Sassone Libro
Edizione: ottobre 2021 (III ed.)

Vademecum dell’ambiente
S.Sassone
Libro: Edizione: maggio 2020 (IV ed.)

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico

Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.

Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter).

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Mail: a.mazzuca@insic.it

Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it