La UNI EN ISO 17225-1 determina le specifiche e la classificazione per biocombustibili solidi costituiti da materiale naturale e trattato derivante da: a) Silvicoltura e colture arboree; b) Agricoltura e orticoltura; c) Acquicoltura. Il materiale trattato chimicamente non include livelli di composti organici alogenati o metalli pesanti superiori ai valori caratteristici del materiale vergine del paese di origine.
La UNI EN ISO 17225-2 determina le specifiche e la classificazione del pellet di legno per uso industriale e non. La norma si riferisce solo al pellet di legno ottenuto dalle seguenti materie prime: 1) Bosco, piantagione e altro legno vergine; 2) Prodotti e residui dell’industria di lavorazione del legno; 3) Legno da recupero. Non è incluso il legno derivante da demolizioni di edifici o di impianti di ingegneria civile, né quello trattato termicamente mediante il sistema di torrefazione, consistente in un blando pretrattamento della biomassa ad una temperatura compresa tra 200 ºC e 300 ºC.
La UNI EN ISO 17225-3 determina le specifiche e la classificazione delle bricchette di legno per uso industriale e non. La norma si riferisce solo alle bricchette di legno ottenuto dalle seguenti materie prime: 1) Bosco, piantagione e altro legno vergine; 2) Prodotti e residui dell’industria di lavorazione del legno; 3) Legno da recupero non trattato chimicamente. Non è incluso il legno derivante da demolizioni di edifici o di impianti di ingegneria civile, né quello trattato termicamente mediante il sistema di torrefazione, consistente in un blando pretrattamento della biomassa ad una temperatura compresa tra 200 ºC e 300 ºC.
La UNI EN ISO 17225-4 determina le specifiche e la classificazione del cippato di legno. La norma si riferisce solo al cippato di legno ottenuto dalle seguenti materie prime: 1) Bosco, piantagione e altro legno vergine; 2) Prodotti e residui dell’industria di lavorazione del legno; 3) Legno da recupero non trattato chimicamente.
La UNI EN ISO 17225-5 determina le specifiche e la classificazione della legna da ardere. La norma si riferisce solo alla legna da ardere ottenuta dalle seguenti materie prime:
1) Interi alberi senza le radici;
2) Residui di legno non trattati chimicamente;
3) Tronchi;
4) Residui di potatura (grossi rami, cime, ecc.).
La UNI EN ISO 17225-6 determina le specifiche e la classificazione del pellet non legnoso. La norma si riferisce solo al pellet non legnoso ottenuto dalle seguenti materie prime: 1) Biomasse erbacee, quali le piante che possiedono un tronco e che muoiono a fine stagione. Sono incluse granaglie e coltivazioni di semi derivanti dall’industria alimentare e i rispettivi prodotti, come i cereali; 2) Biomassa derivante dalla frutta; 3) Biomassa acquatica; 4) Miscugli e miscele di biomassa, sia intenzionali che non, inclusa quella derivante dalle principali categorie legnose di biocombustibile solido, biomassa erbacea, acquatica e prodotta dalla frutta. Qualora le miscele di biocombustibile solido dovessero contenere materiale trattato chimicamente sarà necessario dichiararlo. Non è incluso il legno trattato termicamente mediante il sistema di torrefazione, consistente in un blando pretrattamento della biomassa ad una temperatura compresa tra 200 ºC e 300 ºC.
La UNI EN ISO 17225-7 determina le specifiche e la classificazione delle bricchette non legnose. La norma si riferisce solo alle bricchette non legnose ottenute dalle seguenti materie prime: 1) Biomasse erbacee, quali le piante che possiedono un fusto non legnoso e che muoiono a fine stagione. Sono incluse granaglie e coltivazioni di semi derivanti dall’industria alimentare e i rispettivi prodotti, come i cereali; 2) Biomassa derivante dalla frutta; 3) Biomassa acquatica; 4) Miscugli e miscele di biomassa, sia intenzionali che non, inclusa quella derivante dalle principali categorie legnose di biocombustibile solido, biomassa erbacea, acquatica e prodotta dalla frutta. Qualora le miscele di biocombustibile solido dovessero contenere materiale trattato chimicamente sarà necessario dichiararlo. Non è incluso il legno trattato termicamente mediante il sistema di torrefazione, consistente in un blando pretrattamento della biomassa ad una temperatura compresa tra 200 ºC e 300 ºC.
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