La Commissione Europea ha presentato il Clean Industrial Deal, un’iniziativa volta a sostenere la decarbonizzazione delle industrie energivore e promuovere l’innovazione tecnologico-energetica. Questo nuovo piano programmatico, che si inserisce nel quadro del Green Deal europeo, mira a rafforzare la competitività industriale dell’UE attraverso investimenti mirati e politiche di supporto.
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Un piano per un’industria più sostenibile e competitiva
Il Clean Industrial Deal si inserisce nell’ambito degli obiettivi climatici dell’UE, che prevedono la neutralità carbonica entro il 2050, con un target intermedio di riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040.
Per raggiungere questi traguardi, la strategia si concentra su due settori chiave:
- Industrie ad alta intensità energetica, che necessitano di sostegno per la decarbonizzazione, l’elettrificazione e la competitività internazionale.
- Clean-tech e tecnologie innovative, essenziali per la transizione industriale e la sostenibilità.
La strategia mira inoltre a promuovere un’economia circolare avanzata, riducendo la dipendenza da materie prime critiche e favorendo il riutilizzo dei materiali per diminuire i costi e l’impatto ambientale.
Energia accessibile e investimenti
L’accesso a un’energia sostenibile e a basso costo è un elemento chiave per garantire la competitività industriale. Attualmente, l’Europa dipende ancora fortemente dalle importazioni di combustibili fossili, il che comporta costi elevati e instabilità di mercato. Il Piano d’Azione per l’Energia Accessibile prevede misure per ridurre le bollette energetiche e accelerare la diffusione delle energie rinnovabili, migliorando le reti di distribuzione e incentivando l’elettrificazione industriale.
Per supportare questa transizione, la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) lancerà un programma pilota da 500 milioni di euro per i contratti di fornitura di energia rinnovabile (PPAs), mentre un nuovo pacchetto Grids Manufacturing da 1,5 miliardi di euro garantirà stabilità agli investimenti nella produzione di componenti per la rete elettrica.
Per sostenere il Clean Industrial Deal, la Commissione mobiliterà oltre 100 miliardi di euro tra fondi europei e investimenti privati, introducendo una nuova Banca per la Decarbonizzazione Industriale e rafforzando il Fondo Innovazione dell’UE.
Inoltre, la Commissione proporrà incentivi fiscali per la transizione ecologica, tra cui ammortamenti accelerati per le tecnologie pulite e crediti d’imposta per le aziende strategiche.
Criteri di sostenibilità e resilienza negli appalti pubblici
Per stimolare la competitività dell’industria europea, la Commissione UE introdurrà criteri di sostenibilità e resilienza negli appalti pubblici attraverso l’Industrial Decarbonisation Accelerator Act. Questo strumento aiuterà a creare mercati per i prodotti a basse emissioni di carbonio e promuoverà l’uso di materiali riciclati.
Un elemento chiave sarà anche l’introduzione di un’etichetta volontaria per certificare l’intensità carbonica dei prodotti industriali, inizialmente per l’acciaio e il cemento. Questa misura faciliterà l’accesso a incentivi e premialità per le aziende che adottano soluzioni a basso impatto ambientale.
Economia circolare e accesso alle materie prime
Un altro pilastro fondamentale del piano è il rafforzamento dell’economia circolare, con l’obiettivo di raddoppiare il tasso di utilizzo dei materiali riciclati entro il 2030. Tra le misure previste:
- Lista dei progetti strategici per le materie prime critiche entro il primo trimestre 2025.
- Creazione di un Centro UE per le Materie Prime Critiche, che coordinerà gli acquisti congiunti per le industrie europee.
- Adozione del Circular Economy Act nel 2026, con norme armonizzate sul riuso e il riciclo dei materiali.
Competenze e qualità del lavoro
La transizione industriale richiede una forza lavoro qualificata. Per questo motivo, il Clean Industrial Deal prevede:
- Creazione della Union of Skills, una strategia per migliorare l’accesso alle competenze necessarie alla transizione.
- Piano Qualità del Lavoro, per garantire condizioni di lavoro eque e attrarre talenti.
- Osservatorio Europeo sulla Transizione Giusta, che monitorerà gli impatti sociali della transizione ecologica.
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