Bandi Ambiente

Contratti di Sviluppo: bandi e finanziamenti aperti – II° Sportello, 175 milioni per il Mezzogiorno

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Abbiamo spiegato in un nostro aggiornamento che cosa sono ed in cosa consistono i Contratti di Sviluppo realizzati da Ministero dello Sviluppo Economico come principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.

Vediamo le ultime novità in ordine cronologico sui Bandi aperti e le risorse a disposizione con i Contratti di Sviluppo, in materia ambientale.

Decreto 11 maggio 2023 – 175 milioni per le Regioni del Mezzogiorno

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha destinato ulteriori 175 milioni di euro al sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di Accordi per l’innovazione, presentati al secondo sportello agevolativo e non ammessi alla fase istruttoria per carenza di risorse.

Il decreto ministeriale 11 maggio 2023, II Sportello per gli Accordi, definisce i dettagli ai fini dell’accesso ai finanziamenti. I progetti devono essere realizzati interamente nelle regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) ed essere coerenti con gli obiettivi tematici del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027 e con i criteri di selezione previsto dallo stesso Programma.

1,1 miliardi di finanziamento dalla Legge di Bilancio 2023 per i contratti di sviluppo industriale (Maggio 2023)

Il MISE ha annunciato che con il Decreto del ministero del Made in Italy sono state destinate le risorse al rifinanziamento dei Contratti di sviluppo previste dalla Legge di Bilancio del 2023 per 1,1 miliardi.

Si tratta di:

  • 400 milioni di euro per Contratti di sviluppo industriali, agroindustriali e di tutela ambientale;
  • 200 milioni di euro per Contratti di sviluppo di attività turistiche;
  • 157 milioni di euro per gli Accordi di programma e Accordi di sviluppo per investimenti produttivi o di tutela ambientale.

Bando di 390 milioni di euro per programmi di sviluppo industriale

Il decreto prevede l’apertura di un nuovo bando per oltre 390 milioni di euro a sostegno delle filiere produttive strategiche per lo sviluppo del Paese. Servirà a finanziare i programmi di sviluppo nell’ambito del Temporary Framework Covid-19 in vigore fino al 2023.

Le domande dovranno avere per oggetto programmi di sviluppo industriali nei seguenti settori:

  • aerospazio e aeronautica
  • design, moda e arredo
  • metallo ed elettromeccanica
  • chimico e farmaceutico
  • gomma e plastica
  • alimentare (esclusa trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli).

I progetti di investimento ammissibili, se presentati da più imprese dovranno essere funzionali alla nascita o al potenziamento delle filiere di riferimento, oppure, se presentati da singole imprese dovranno comportare effetti positivi anche per gli altri attori della filiera.

I criteri di aggiudicazione delle risorse

I programmi di maggior impatto sull’economia del territorio e della filiera, saranno anche valutati i seguenti parametri:

  • il positivo impatto sull’occupazione, specialmente di personale qualificato
  • l’innovatività, determinata dall’acquisto di beni strumentali “Industria 4.0”
  • il coinvolgimento delle PMI.

Inoltre, potranno beneficiare di criteri premiali ai fini della graduatoria, le imprese proponenti insignite del rating di legalità o in possesso di certificazioni ambientali.

Le agevolazioni saranno erogate entro il 31/12/2023, esclusivamente in forma di contributo in conto impianti o di contributo diretto alla spesa.

Automotive: 320 milioni dai Contratti di Sviluppo, bando aperto dal 29 novembre (Agg. Novembre 2022)  

Il Mise mette a disposizione 320 milioni di euro per sostenere i Contratti di sviluppo, che promuoveranno programmi di investimento di grandi dimensioni e di particolare rilevanza strategica e innovativa.
Le domande di agevolazione andranno presentate a Invitalia, che gestisce la misura per conto del Ministero.

A partire dal 29 novembre 2022 riaprono gli sportelli per gli incentivi al settore automotive: le imprese della filiera potranno infatti richiedere le agevolazioni a valere sui Contratti di sviluppo e sugli Accordi per l’innovazione.

Sono 520 i milioni stanziati in tutto dal Mise per il settore Automotive, come riporta il Ministero dello Sviluppo economico.

Contratti di sviluppo: Rinnovabili e batterie, bando aperto dal 28 novembre (Agg. Novembre 2022)

 A partire dalle ore 12 di lunedì 28 novembre le imprese potranno presentare domanda per gli investimenti nei settori delle rinnovabili e delle batterie attraverso lo strumento dei Contratti di sviluppo.

Il Bando si chiude il 28 febbraio 2023: le domande possono essere presentate a Invitalia, soggetto gestore della misura. Lo riporta il MISE che indica risorse a disposizioni per 360 milioni.

Contratti di sviluppo: cosa finanzia il bando Rinnovabili e Batterie?

Il Bando previsto da Contratti di Sviluppo per Rinnovabili e Batterie finanzia programmi di sviluppo nei seguenti ambiti:

  • Tecnologia PV (PhotoVoltaics), con particolare riferimento ai pannelli fotovoltaici innovativi ad alto rendimento;
  • Industria eolica, in relazione agli aerogeneratori di nuova generazione e taglia medio-grande;
  • Batterie, a sostegno della produzione nel settore.

Contratti di Sviluppo (Giorgetti): 2 miliardi di euro in arrivo, i decreti in arrivo (Agosto 2022)

Sul sito del MISE si annuncia la firma da parte del Ministro Giorgetti dei decreti che assegnano 2 miliardi di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC 2021-2027) al Cipees al Mise, per finanziare 101 progetti da realizzare per l’80% nel Mezzogiorno e il 20% nel Centro – Nord, come previsto dalla normativa europea.

Le risorse a disposizione con i contratti di sviluppo

Con decreto del ministro Giancarlo Giorgetti è stata definita la destinazione dei

  • 1,5 miliardi di euro sono dedicati alle domande dei contratti di sviluppo già presentate con la procedura ordinaria
  • 500 milioni di euro finanzieranno nuovi progetti per il rilancio industriale.

A queste risorse si aggiungono quelle stanziate dal Governo nel decreto legge “Aiuti bis”:

  • 40 milioni nel 2022,
  • 400 milioni nel 2023,
  • 12 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2030, con l’obiettivo di sbloccare ulteriori progetti.

Cosa si finanzia con i contratti di sviluppo?

Si intende sostenere gli investimenti delle imprese su tutto il territorio nazionale e i progetti industriali che, attraverso l’elettrificazione dei processi produttivi e l’utilizzo di idrogeno, consentano di ridurre le emissioni di CO2 e i consumi di energia.

Il provvedimento ha anche introdotto semplificazioni sul funzionamento di questo importante strumento di politica industriale del Ministero dello sviluppo economico, al fine di accelerare l’iter amministrativo di concessione delle agevolazioni alle imprese (fast-track).

Riduzione emissioni: cosa finanziano i contratti di sviluppo?

Il MISE punta a finanziare progetti di imprese che, non comportando un aumento della capacità produttiva complessiva, consentono una riduzione sostanziale delle emissioni di gas serra delle attività industriali che attualmente fanno affidamento sui combustibili fossili. Si tratta di progetti che mirano a:

  • riduzione di almeno il 40% delle emissioni dirette di gas a effetto serra, mediante l’elettrificazione dei processi produttivi o l’utilizzo di idrogeno rinnovabile e di idrogeno elettrolitico in sostituzione dei combustibili fossili,
  • oppure la riduzione di almeno il 20% del consumo di energia in relazione alle attività sovvenzionate. Un successivo provvedimento ministeriale stabilirà i termini di presentazione delle domande.

Contratti di sviluppo 2022 (Marzo 2022): domande di agevolazione entro l’11 aprile 2022 

A partire dalle ore 12 di lunedì 11 aprile 2022 le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per gli investimenti nelle filiere industriali strategiche e innovative, anche nei settori delle rinnovabili e delle batterie, attraverso lo strumento dei nuovi Contratti di sviluppo che ha a disposizione risorse complessive pari a circa 3,1 miliardi di euro.

Lo riporta il Ministero dello Sviluppo economico che ha pubblicato anche due decreti che rendono operativi gli interventi del Ministro Giancarlo Giorgetti previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), al fine di sostenere la competitività del sistema produttivo con la realizzazione di progetti su tutto il territorio nazionale.

Contratti di sviluppo: bandi per la costruzione di autobus elettrici

Saranno invece pubblicati prossimamente i bandi per la costruzione di autobus elettrici a cui sono destinati ulteriori 300 milioni di euro. Obiettivo del Mise è di favorire la creazione di una filiera autonoma in Italia che non si limiti al solo assemblaggio.

“Con l’avvio di questi bandi il Ministero raggiunge nei tempi uno dei più importanti traguardi fissati nel PNRR, perché sono ridisegnati e potenziati i Contratti di sviluppo molto apprezzati dal mondo delle imprese. Si tratta di uno strumento fondamentale che crea sviluppo e occupazione e noi intendiamo metterlo a disposizione di tutti gli imprenditori che vogliono utilizzarli per un nuovo percorso di crescita. Abbiamo inoltre chiesto alla ministra Carfagna di anticipare e sbloccare ulteriori fondi per i Contratti di sviluppo per renderli immediatamente disponibili e far partire più velocemente altri progetti al Sud”.

Giorgetti

“Sostenere gli investimenti produttivi in questa fase risponde non solo alla necessità di gestire l’impatto economico e sociale della transizione digitale e green ma anche gli effetti del conflitto in Ucraina sulle nostre filiere industriali. Dobbiamo pertanto accelerare su tutte quelle misure pensate per rafforzare la competitività delle imprese, in particolare quelle del settore manifatturiero, assicurando così all’Italia e alla Ue l’autonomia strategica”.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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