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Decreto Aiuti-bis (DL 115/22) via libera dal Senato: le misure per energia, sostegno alle imprese e trasporti in discussione alla Camera

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In discussione in Parlamento, la Legge di Conversione del Decreto-Legge Aiuti-bis (DL 115/22 del 9 agosto 2022): il provvedimento riporta le misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali per il contrasto al caro-energia (luce e gas) e tante misure incentivanti per le imprese e per il settore dei trasporti.

Dopo la discussione alla Camera il Disegno di Legge di conversione ha ottenuto oggi il via libera dal Senato superando i contrasti parlamentari. La conversione del Decreto passerà poi in seconda lettura alla Camera dove è previsto il via libera finale entro giovedì 15 settembre 2022.

Fra le novità più importanti, emerse in passaggio al Senato, la proroga dello Smart Working e le norme di modifica in materia di Superbonus.

  • Per approfondire sui temi del DL Aiuti-bis , vi segnaliamo il Dossier-Studi della Camera sul provvedimento attualmente al vaglio parlamentare.
  • Di seguito l’analisi dei passaggi più importanti.

Decreto Aiuti-Bis: i settori di intervento

Il decreto-legge ha spiegato il Governo nell’ultimo CDM, interviene su alcuni importanti ambiti, tra cui il contrasto al caro-energia e carburanti e all’emergenza idrica, il sostegno agli enti territoriali, il rafforzamento delle politiche sociali per tutelare il potere d’acquisto, il rilancio degli investimenti.

Quanto ai rincari nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale e dei carburanti, il decreto interviene innanzitutto rafforzando il bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022, tutelando i clienti vulnerabili nel settore del gas, sospendendo le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas.

Decreto Aiuti-Bis: cosa prevede per energia e gas

Il decreto:

  • azzera gli oneri generali di sistema nel settore elettrico anche per il quarto trimestre 2022
  • riduce l’IVA per le somministrazioni di gas metano per combustione per usi civili e industriali nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022;
  • riduce al 5% l’aliquota Iva sul gas, che viene estesa al 31 dicembre,
  • abbatte gli oneri generali sul gas in vigore nel terzo trimestre fino al 31 dicembre
  • prolunga al 31 dicembre 2022 il cosiddetto bonus sociale su bollette elettriche e gas che prevede che le famiglie con Isee inferiore a 12 mila euro siano esentate dall’impatto dell’aumento dei costi dell’energia.
  • Proroga il taglio delle accise sulla benzina e gasolio gpl sino al 20 settembre 2022.

Decreto Aiuti-Bis: cosa prevede per l’emergenza idrica

Per l’emergenza idrica, si stanziano risorse a favore delle imprese agricole colpite dalla siccità, si accelerano gli affidamenti del servizio idrico integrato (prevedendo appositi termini per gli enti di governo dell’ambito che non hanno ancora provveduto all’affidamento e l’attivazione di specifici poteri sostitutivi in caso di inerzia) e si consente alla Protezione civile di chiedere in anticipo lo stato di emergenza in caso di siccità.

Decreto Aiuti-Bis: cosa prevede per l’emergenza sismica

Previsti contributi straordinari per complessivi 400 milioni di euro in favore di comuni, città metropolitane e province, e prevede la proroga al 2023 della sospensione del rimborso delle anticipazioni di liquidità in favore delle Regioni a seguito del sisma del 2016. Sono inoltre stanziate risorse per favorire la ricostruzione post-sisma del 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.

Decreto Aiuti-Bis: i bonus sociali

Quanto alle politiche sociali, si dispone la riduzione del cuneo fiscale in favore dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, inclusa la tredicesima. Si prevede inoltre l’anticipo al 1° ottobre 2022 della rivalutazione delle pensioni, l’estensione del “bonus 200 euro” a lavoratori attualmente non coperti e il rifinanziamento per 100 milioni di euro nel 2022 del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi.

Decreto Aiuti-Bis: le misure per le imprese

Dei circa 17 miliardi di euro complessivi stanziati dal Governo, circa 5,5 miliardi sono a favore delle imprese, mentre 1,2 miliardi è destinato al taglio del cuneo fiscale, spiega il Ministero dello Sviluppo Economico.

Quanto agli investimenti, sono introdotte norme in favore di imprese operanti in settori strategici o di interesse pubblico (Alitalia, ILVA, 3-I). Invitalia potrà sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, fino ad un miliardo.

Fra le misure previste:

  • rifinanziamento dei contratti di sviluppo per 40 milioni nel 2022, 400 milioni nel 2023, 12 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2030.
  • Rifinanziamento degli IPCE: 20 milioni nel 2022, 350 milioni nel 2023 e 35 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2030;
  • 7,5 milioni di euro per l’innalzamento fino a 50 euro del bonus tv per l’acquisto di apparati satellitari di ricezione della tv

Caro-materiali: nel Decreto Aiuti-bis le risorse per il Fondo opere indifferibili

Inoltre, il Fondo per l’avvio, entro il 31 dicembre 2022, di opere indifferibili è rifinanziato per complessivi 1,3 miliardi di euro al fine di contrastare il caro-materiali in relazione sia alle opere che rientrano nel Piano Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia alle opere relative alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Sono rifinanziati i Contratti di sviluppo, anche in relazione a progetti di tutela ambientale, e gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo-IPCEI, nonché il Fondo Unico Nazionale Turismo.

Trasporti : cosa prevede il Decreto Aiuti-bis?

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) fa trapelare che nel testo del Decreto ben 70 milioni di euro nell’anno 2022 andranno al settore dei trasporti per fare fronte all’aumento eccezionale del prezzo dei carburanti.

Ecco le principali novità diffuse dal Ministero Trasporti:

  • 180 milioni di euro in più per il bonus per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici per le persone con un reddito non superiore a 35mila euro. Si potrà ottenere il contributo accedendo dal mese di settembre 2022 al portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali bonustrasporti.lavoro.gov.it.
  • 40 milioni di euro per il trasporto pubblico locale in forma di contributo per il maggior costo sostenuto, nel secondo quadrimestre 2022 rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2021, per l’acquisto del carburante per i mezzi di trasporto pubblico locale e regionale su strada, lacuale, marittimo o ferroviario.
  • un fondo di 15 milioni di euro per i servizi per il trasporto di persone su strada;
  • un contributo fino al 20% della spesa sostenuta nel secondo quadrimestre del 2022 per l’acquisto di carburante per i mezzi adibiti al trasporto passeggeri e di categoria M2 (veicoli per il trasporto di persone con più di otto posti a sedere oltre quello del conducente e massa massima non superiore a 5 t), M3 (veicoli per il trasporto di persone con più di otto posti oltre quello del conducente e massa massima superiore a 5 t), a trazione alternativa a metano (CNG), gas naturale liquefatto (GNL), ibrida (diesel/elettrico), a motorizzazione termica conforme almeno alla normativa euro 5 prevista dai vigenti regolamenti europei;
  • contributo di 15 milioni di euro per il trasporto ferroviario merci: il decreto-legge lo prevede nel 2022 a favore di Rete Ferroviaria Italiana Spa (RFI) per ridurre, dal 1° aprile 2022 e fino alla fine dell’anno, l’entità del canone che gli operatori ferroviari del settore merci sono tenuti a corrispondere per l’uso dell’infrastruttura ferroviaria fino al 50% della quota eccedente la copertura del costo direttamente legato al servizio ferroviario.

Redazione InSic

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