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Decreto ENERGIA 2023 in Gazzetta: le misure per la sicurezza energetica e gli incentivi per le fonti rinnovabili (DL 181/2023 convertito)

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In Gazzetta la legge di conversione (L.11/2024), con modificazioni, del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181 – qui il testo convertito, il cd. DECRETO ENERGIA 2023 che prevede disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023. 

Era stato annunciato nel Consiglio dei ministri di ieri 27 novembre ma il Governo ha deciso di aggiornare ulteriormente le disposizioni del Decreto. Il Decreto ENERGIA 2023 si pone nel quadro delle riforme settoriali previste dalle singole Missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), e con alcune delle sue riforme punta a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.

Vediamo di seguito il contenuto del Decreto Energia 2023, le misure di sicurezza energetica, gli incentivi per le fonti rinnovabili per impianti fotovoltaici, rigassificazione, geotermici.

Decreto Energia 2023: contenuto del Decreto

il DL 181/2024 convertito contiene tre diversi Capi:

  • Il Capo I (articoli da 1 a 14-quater) reca varie e articolate misure in materia di energia, finalizzate a garantire e implementare la sicurezza del sistema energetico e il sostegno alle fonti rinnovabili, anche con l’introduzione di ulteriori interventi semplificatori delle relative procedure autorizzative. Tali misure sono state considerevolmene implementate nel corso dell’esame in sede referente.
  • Il Capo II (articoli da 14-quinquies a 18-bis) reca misure in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1 maggio 2023 , nonchè, a seguito delle modifiche apportate in Commissione, degli eventi sismici del 9 marzo 2023.
  • Infine, il Capo III (articoli da 19 a 21) reca disposizioni finanziarie e finali, nonchè ulteriori disposizioni in materia di energia, anch’esse integrate in sede referente.

Decreto ENERGIA 2023: finalità e agevolazioni nel passaggio al mercato libero dell’energia

Le nuove disposizioni sono finalizzate a

  • disciplinare il passaggio graduale al mercato libero dei nove milioni di utenze domestiche che ancora usufruiscono del mercato tutelato, rafforzando al contempo gli strumenti finalizzati a prevenire ingiustificati aumenti dei prezzi e possibili alterazioni delle condizioni di fornitura di energia elettrica. Previsto un risparmio per quattro milioni e mezzo di famiglie “vulnerabili” di continuare a usufruire di forniture di energia elettrica a prezzi calmierati misure per assicurare la massima informazione e le migliori condizioni nel passaggio al mercato libero dell’energia elettrica, che già riguarda circa 21 milioni di famiglie. Per le famiglie non vulnerabili, entro il 10 gennaio 2024 si procederà all’individuazione degli operatori economici che subentreranno nella fornitura.
  • Semplificare il trasferimento della domiciliazione bancaria per il pagamento delle bollette, di cui viene prevista l’emissione con cadenza necessariamente bimestrale, ferma restando la libertà dell’utente di scegliere un fornitore diverso da quello assegnato all’esito delle procedure competitive e una differente modalità di pagamento.
  • Per chi passa al mercato libero si attiverà una campagna informativa e una costante attività di monitoraggio sulle attività degli operatori e sull’andamento dei prezzi definita dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), in collaborazione con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e con il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative.

DECRETO ENERGIA 2023: tutte le misure per la sicurezza energetica

Il testo prevede

  • riforma delle agevolazioni a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica (imprese “energivore”), in modo da adeguare la disciplina nazionale a quella europea in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia 2022;
  • semplificazione amministrativa di alcune procedure in materia energetica, al fine di rimuovere gli ostacoli amministrativi e procedurali che possono condizionare negativamente le attività economiche.
  • accelerazione degli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile (fotovoltaico ed eolico)
  • Coltivazione idrocarburi: rilascio di nuovi titoli abilitativi un prezzo che rifletta il costo di produzione più il congruo tasso di remunerazione, a fronte dell’impegno dei soggetti interessati a cedere quantitativi di gas al GSE che, a sua volta, si impegna ad allocarli sul mercato, destinandoli prioritariamente alle imprese “gasivore”.
  • un sistema transitorio di supporto per garantire il mantenimento in esercizio di impianti alimentati con bioliquidi sostenibili;
  • Semplificazione del procedimento per la realizzazione di condensatori ad aria presso centrali esistenti e misure per il risparmio idrico nelle centrali termoelettriche, con la realizzazione di condensatori ad aria;
  • Realizzazione di nuovi sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficiente o ammodernamento di quelli esistenti: riconosciute agevolazioni a 15 progetti che, seppur rientranti tra quelli ammissibili e finanziabili, non sono stati finanziati a valere sulle risorse del PNRR.

Incentivi e semplificazioni per la sicurezza energetica

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha ulteriormente dettagliato gli aspetti più economici del Decreto ENERGIA 2023 che prevede nello specifico

  • un fondo per Regioni e Province Autonome da 350 milioni l’anno fino al 2032 per misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale a fronte dell’installazione di impianti rinnovabili in aree idonee;
  • un sistema di incentivazione a installare impianti a fonti rinnovabili rivolto a circa 3800 imprese a forte consumo di energia elettrica come quelle della chimica, del vetro e del tessile. Queste potranno vedersi anticipare dal GSE gli effetti della realizzazione di questi impianti, da restituire nei successivi venti anni;  
  • l’acquisto a prezzo vantaggioso di gas per circa mille aziende gasivore (quali quelle della siderurgia, della carta e del vetro), attraverso il GSE e il rilascio di nuovi titoli per la coltivazione di idrocarburi;

Non mancano iniziative specifiche come:

  • un portale digitale con dati e informazioni sullo sviluppo della rete elettrica nazionale;
  • la possibilità di autocandidature da parte di enti territoriali a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, per promuovere la possibilità di una più celere individuazione dell’area di stoccaggio;
  • interventi normativi e l’avvio di un nuovo studio per valorizzare la filiera della cattura e stoccaggio di carbonio.

Energie rinnovabili: gli incentivi del Decreto Energia 2023

Una delle parti più interessanti del Decreto riguarda le misure volte ad accelerare gli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile (Articoli 1 comma 1-3). Nel caso di più istanze concorrenti per la concessione della medesima superficie, gli enti concedenti, ai fini dell’individuazione del concessionario, attribuiscono una preferenza ai progetti di impianti fotovoltaici o eolici volti a soddisfare il bisogno energetico dei soggetti iscritti nell’elenco delle imprese a forte consumo di energia elettrica istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali.

Sviluppo delle capacità di generazione dell’energia da fonti rinnovabili

Il comma 2 demanda al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica la definizione, entro l’8 febbraio 2024, di un meccanismo per lo sviluppo di nuova capacità di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili da parte delle imprese elettrivore, secondo criteri dettagliati nelle lettere da a) ad n) del medesimo comma. Il meccanismo prevede anche la facoltà delle imprese interessate di richiedere al GSE un’anticipazione di parte dell’energia elettrica prodotta dagli impianti di nuova realizzazione, o oggetto di potenziamento che le medesime si impegnano a realizzare, nelle more dell’entrata in esercizio degli impianti interessati. L’anticipazione è restituita al GSE dalle imprese beneficiarie secondo specifiche condizioni e tempistiche.

Quanto agli impianti eolici galleggianti in mare, il Decreto-legge Energia 2023 prevede l’individuazione di aree demaniali marittime, in due porti del Mezzogiorno (Porto Empedocle e Gioia Tauro) soggetti alla gestione di un’Autorità di sistema portuale, da destinare alla realizzazione di infrastrutture idonee allo sviluppo degli investimenti del settore della cantieristica navale per la produzione, l’assemblaggio e il varo di piattaforme galleggianti. Le opere per la costruzione e l’esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquido on-shore, nonché le infrastrutture connesse, sono considerate di pubblica utilità, indifferibili e urgenti.

Promozione Impianti rigassificazione GNL e incentivi nel Decreto Energia 2023

L’articolo 2, al comma 2, qualifica come interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili e urgenti le opere finalizzate alla costruzione e all’esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL) on-shore e le connesse infrastrutture, per le quali, al 10 dicembre 2023, sia stato rilasciato il provvedimento di autorizzazione.

Il comma 2-bisinserito nel corso dell’esame in sede referente, apporta modifiche alla disciplina – di cui all’articolo 5, comma 8, del D.L. n. 50/2022 –  istitutiva del fondo a copertura dei ricavi per il servizio di rigassificazione e di acquisto o realizzazione dei nuovi impianti di rigassificazione off-shore di cui al medesimo articolo 5 del D.L. n. 50/22.

Incentivi Concessioni geotermiche

L’articolo 3 modifica e integra la disciplina delle concessioni geotermoelettriche. In particolare, al comma 1lettera 0a), rimuove una serie di condizioni attualmente previste affinché i titolari di permesso di ricerca possano avanzare, contestualmente alla richiesta di concessione di coltivazione, istanza di potenziamento dell’impianto. La stessa lettera consente altresì la coltivazione delle risorse geotermiche per uso geotermoelettrico anche in aree termali.

Il comma 1, lettera a), proroga il termine di durata delle concessioni geotermoelettriche in essere, dal 31 dicembre 2025 al 31 dicembre 2026 (lett. a), n. 2) e fissa, per le suddette concessioni, il termine per l’indizione della gara – ai fini di una loro riassegnazione – in due anni prima della loro scadenza, anziché in tre anni (lett. a), n. 1).

Un ulteriore comma 1-bis, che proroga al 31 dicembre 2027 la data di entrata in esercizio degli impianti geotermoelettrici ammessi a beneficiare degli incentivi per le fonti rinnovabili elettriche previsti dal D.M. 29 giugno 2016.

Incentivi energia da Biomasse

Il comma 3, alla lettera c), dispone, con riferimento alla produzione di energia elettrica e calore da biomasse solide e gassose, che le disposizioni sulla certificazione della sostenibilità dei carburanti (di cui all’articolo 43, comma 1 del D.lgs. n. 199/2021) – si applicano secondo quanto previsto dal decreto ministeriale che dovrà procedere ad un aggiornamento della disciplina del sistema nazionale di certificazione della sostenibilità.

incentivi Impianti da fonti rinnovabili – fotovoltaici

L‘articolo 4-ter reca ulteriori disposizioni per la promozione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

  • ll comma 1 dispone in ordine alle attività di monitoraggio svolte dal GSE sullo smaltimento dei RAEE fotovoltaici.
  • Il comma 2 ammette ai regimi di sostegno per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili gli impianti fotovoltaici in ambito agricolo, disponendo che essi siano esclusi dagli incentivi previsti esclusivamente dal D.lgs. n. 28/2011, e non, quindi, dal nuovo sistema incentivante di cui al D.lgs. n. 199/2021, il quale viene contestualmente modificato dal comma 3 lett. a) e b). In particolare, la lettera a), dispone che è agevolata, in via prioritaria, la partecipazione agli incentivi per interventi di rifacimento su impianti fotovoltaici esistenti in aree agricole a parità della superficie di suolo agricolo occupata e incremento della potenza complessiva. La lettera b) adegua la disciplina dei meccanismi d’asta al ribasso, sopprimendo la previsione che consente l’accesso ai meccanismi d’asta ai (soli) impianti fotovoltaici realizzati su aree agricole non utilizzate individuate dalle Regioni come aree idonee.

Incentivi alla produzione di biometano

L’articolo 5, al comma 3-ter, inserito in sede referente, ammette, a partire dal 2024, a partecipare alle procedure competitive di cui al D.M. 15 settembre 2022 – recante la disciplina di sostegno alla produzione di biometano immesso nella rete del gas naturale – anche le imprese titolari di impianti di produzione di biogas prodotto attraverso il trattamento anaerobico di rifiuti organici oggetto di riconversione.

Incentivi Teleriscaldamento e teleraffrescamento

L’articolo 10 contiene alcune disposizioni volte a finanziare dei progetti di realizzazione di sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento, assegnando delle risorse finanziarie ai progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi sistemi di teleriscaldamento ovvero di teleraffrescamento o all’ammodernamento di sistemi esistenti.

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