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Decreto UCRAINA in Gazzetta: Caro-energia, le misure del Governo per le Imprese

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All’interno del DL UCRAINA, il decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, coordinato con la legge di conversione 20 maggio 2022, n. 51, mescolate alle misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina, ci sono diverse misure per le imprese che riguardano il settore energia ed il mondo degli appalti.

Oltre alla riduzione delle accise sulla benzina, il Governo sceglie di introdurre crediti di imposta per le imprese e di aumentare quelli esistenti. Una maggiore sorveglianza dei prezzi da parte del Garante “Mister Prezzi” e sostegni alle imprese energivore, soprattutto le strategiche. Non manca anche il sostegno al settore dell’Autotrasporto con un apposito Fondo di sostegno con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2022. Non mancano anche misure per la Cybersicurezza.

Infine, anche misure per contrastare gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione attraverso specifiche compensazioni.

Le previsioni vanno lette in coordinamento con quelle già stabilite dal DL Sostegni ter per contrastare l’aumento dei materiali e in linea con le previsioni del DL Energia (DL 17/22) per la riduzione delle bollette .

Cosa prevede il Decreto UCRAINA

Il provvedimento contiene misure per:

  • contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti;
  • in tema di prezzi dell’energia (Titoli I e II);
  • sostegni alle imprese (Titolo III);
  • presidi a tutela delle imprese nazionali (at.10);
  • accoglienza umanitaria (Titolo V).

Contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia

La misura principale è quello della riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione: la riduzione del prezzo di benzina e gasolio è di 25 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento.

Segue il Bonus carburante: per il 2022, l’importo del valore di buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito.

Misure in tema di prezzi dell’energia e dei carburanti

Si distinguono nuovi crediti di imposta per imprese e crediti di imposta già esistenti e aumentati

Energia: nuovi crediti di imposta per le imprese

Sono introdotti i seguenti crediti d’imposta (art.3):

  • alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica.

 Il credito è pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre del 2022 ed è riconosciuto qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019;

  • alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale (art.4).

 Il credito è pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

Cessione del credito di imposta per le imprese

Il credito d’imposta relativo ai consumi di energia elettrica è cedibile ad altri soggetti (art.9), compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia. La cedibilità è altresì estesa al credito d’imposta già riconosciuto alle imprese energivore e a forte consumo di gas naturale ai sensi del decreto-legge n. 4/2022 e n. 17/2022.

Energia: Crediti di imposta nuovi in aumento

Sono invece incrementati i seguenti crediti d’imposta (art.5), già riconosciuti dal decreto-legge n. 17/2020:

  • quello a favore delle imprese energivore (dal 20% al 25%);
  • quello a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale (dal 15% al 20%).
  • Bonus sociale elettricità e gas (art.6). Per il periodo 1° aprile-31 dicembre 2022, il valore ISEE di accesso ai bonus sociali elettricità e gas è pari a 12.000 euro.

Sorveglianza sui prezzi potenziata e poteri del Garante

In art.7 del Decreto UCRAINA sono potenziati l’attività e gli strumenti a disposizione di “Mister prezzi”, il Garante per la sorveglianza dei prezzi già istituito presso il Ministero dello sviluppo economico. In particolare, è istituita una apposita “Unità di missione”, con relativa dotazione di personale, per le attività istruttorie, di analisi, valutazione ed elaborazione dei dati.

Inoltre, il Garante – che a legislazione vigente può convocare le imprese e le associazioni di categoria al fine di verificare i livelli di prezzo dei beni e dei servizi di largo consumo corrispondenti al corretto e normale andamento del mercato – potrà richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo.

Trasparenza e monitoraggio nel mercato del gas naturale

I titolari dei contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano saranno tenuti a trasmettere al Ministero della transizione ecologica e all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) i contratti già sottoscritti o da sottoscrivere. Le informazioni tramesse saranno trattate nel rispetto delle esigenze di riservatezza dei dati commercialmente sensibili.

Sostegni alle imprese e alle imprese energivore

Il Governo (art. 10) ha previsto misure per la rateizzazione delle bollette per le imprese ed estese le garanzie emesse per le imprese strategiche energivore.

Rateizzazione per i consumi energetici per le imprese

Le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai propri fornitori la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici relativi ai mesi di maggio 2022 e giugno 2022. Il numero massimo di rate mensili non può essere superiore a 24. Lo stabilisce l’art. 8 del Decreto UCRAINA.

Per sostenere le specifiche esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas naturale, SACE S.p.A. rilascia garanzie in favore di banche, di istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e di altri soggetti abilitati all’esercizio del credito entro un limite massimo di impegni pari a 9 miliardi di euro e può concedere garanzie, in favore delle imprese di assicurazione, pari al 90% degli indennizzi generati da esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale.

Garanzie per imprese energivore di interesse strategico

Il Governo stabilisce in art. 8 che fino al 31 dicembre 2022, le garanzie emesse da SACE S.p.A. in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, che assistono finanziamenti concessi sotto qualsiasi forma ad imprese che gestiscono stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale individuati su proposta del Ministro dello sviluppo economico, coprono il 90% dell’importo del finanziamento concesso. Analoga garanzia è concessa per il finanziamento di operazioni di acquisto e riattivazione di impianti dismessi situati il territorio nazionale per la produzione di ghisa destinata all’industria siderurgica. Inoltre, fino a 150 milioni di euro sono destinati a progetti di decarbonizzazione del ciclo produttivo dell’acciaio presso lo stabilimento siderurgico di Taranto, proposti anche dal gestore dello stabilimento stesso ed attuati dall’organo commissariale di ILVA S.p.A., che può avvalersi di organismi in house dello Stato.

Viene inoltre previsto:

  • Integrazione salariale situazioni di particolare difficoltà economica
  • Agevolazione contributiva (esonero totale) per acquisizione di personale già dipendente di imprese in crisi.
  • Credito d’imposta per l’acquisto di carburante per agricoltura e pesca.
  • Rinegoziazione dei mutui agrari e garanzia ISMEA
  • Rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura.
  • Fertilizzanti. Al fine di ridurre l’uso di fertilizzanti chimici e di limitare i costi di produzione, è ammessa la sostituzione dei fertilizzanti chimici di sintesi con il digestato equiparato, di cui vengono individuate le caratteristiche.
  • Credito d’imposta IMU per il comparto turistico.

Adeguamento dei prezzi: anticipazione delle risorse del Fondo Prezzi

Il Governo all’art. 14 ha stabilito l’anticipazione delle risorse del Fondo per l’adeguamento prezzi per mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili può riconoscere, nel limite complessivo del 50% delle risorse del fondo, un’anticipazione pari al 50% dell’importo richiesto dalle imprese. 

Contratti pubblici le variazioni in aumento dei prezzi possono essere valutati come causa di forza maggiore

Il Governo ha disposto con il DL UCRAINA la sospensione o proroga della prestazione in caso di aumento dei prezzi.

Fino al 31 dicembre 2022, le variazioni in aumento dei prezzi di alcuni materiali da costruzione, rilevate dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ovvero gli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici, accertati dal responsabile unico del procedimento nell’appalto in contraddittorio con l’appaltatore, possono essere valutati come causa di forza maggiore e dare luogo alla sospensione della prestazione qualora impediscano, anche solo parzialmente, il regolare svolgimento dei lavori ovvero la regolare esecuzione dei servizi o delle forniture. Qualora gli aumenti impediscano di ultimare i lavori, i servizi o le forniture nel termine contrattualmente previsto, costituiscono causa non imputabile all’esecutore e questi può chiedere la proroga del termine per eseguire la prestazione.

Autotrasporto

Il Governo (art. 15) ha stabilito nel DL UCRAINA interventi volti a mitigare gli aggravi economici per il settore derivanti dall’aumento eccezionale dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici: si aggiungono a quelli già adottati con il precedente decreto energia (Dl 17/2022) per complessivi 80 milioni di euro

  • l’istituzione del Fondo per il sostegno del settore dell’autotrasporto, con una dotazione di circa 500 milioni di euro per l’anno 2022 (art. 17 del DL UCRAINA);
  • il rifinanziamento dei contributi ‘marebonus’ e ‘ferrobonus’ (Art. 13 del DL UCRAINA), per incentivare il trasporto delle merci via mare e attraverso le ferrovie togliendolo dalla strada e per favorire lo sviluppo dell’intermodalità;
  • l’inserimento nei contratti di trasporto della clausola di adeguamento del corrispettivo (Art. 14 del DL UCRAINA)per tenere conto dell’aumento dei prezzi del carburante, qualora il prezzo del carburante registri una variazione di almeno il 2% del valore preso a riferimento al momento della stipula del contratto o dell’ultimo adeguamento effettuato. Per i contratti di trasporto merci conclusisi in forma non scritta si prevede che il corrispettivo venga determinato in base ai valori indicativi dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto pubblicati e aggiornati periodicamente dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili;
  • ulteriori sostegni al settore con lo stanziamento aggiuntivo di 15 milioni di euro per l’anno 2022 al Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori (Art. 16 del DL UCRAINA) che provvede, tra l’altro, a erogare alle imprese le risorse a titolo di riduzione compensata dei pedaggi autostradali, e di ulteriori 5 milioni per la deduzione forfetaria delle spese non documentate ai titolari di imprese di autotrasporto alla guida dei veicoli;
  • l’esonero per l’anno 2022, per le imprese di trasporto merci per conto terzi, dal versamento del contributo all’Autorità di regolazione dei trasporti. La misura comporta per il settore un risparmio complessivo di circa 1,4 milioni di euro e ne beneficeranno circa 3.114 imprese di autotrasporto merci.

Aumento del prezzo dei materiali: anticipo del 50% delle compensazioni per l’impresa titolare dei contratti pubblici

Il Governo (Art. 23 del DL UCRAINA) prevede un anticipo del 50% delle compensazioni a cui l’impresa titolare di contratti pubblici ha diritto a causa dell’aumento del prezzo dei materiali, tratta dal Fondo per l’adeguamento dei prezzi istituito presso il Mims. Viene concessa nei limiti del 50% delle risorse disponibili e viene erogata nelle more dell’istruttoria delle istanze di compensazione

Eliminate poi le penalità per le imprese titolari di contratti pubblici che a causa della difficoltà di reperimento dei materiali e degli aumenti dei prezzi sospendono l’esecuzione dei lavori o ne chiedono la proroga. Questa circostanza viene riconosciuta come “causa di forza maggiore” dal Responsabile unico del procedimento (Rup).

Per approfondire sulle misure del Governo in materia di caro energia per le imprese

Sull’argomento suggeriamo il comunicato stampa del Governo.

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Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico

Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.

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Antonio Mazzuca

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