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DL Fondo Complementare convertito: cos’è e quali interventi finanzia?

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In Gazzetta la LEGGE 1 luglio 2021, n. 101 di conversione del DL che regola il Fondo Complementare al Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza. Qui il testo del TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 6 maggio 2021, n. 59 completo di modifiche apportate dal Senato durante il passaggio parlamentare.

Di seguito, le misure principali e le novità introdotte al Senato, in particolare in materia di Superbonus 110% e tempistiche per i contributi per le opere di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.

DL Fondo Complementare: 30 milioni di euro dal 2021 al 2026

Approvato in Consiglio dei Ministri del 29 aprile 2021 il DL concentra gli investimenti sul settore della Innovazione tecnologica e digitale e stanzia in tutto 30.622,46 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 .
L’articolo 2, comma 1, ha incrementato le risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC) relative al ciclo di programmazione 2021-2027 di un importo complessivo di 15,5 miliardi per le annualità dal 2022 al 2031 ma il rifinanziamento del Fondo sarà finalizzato ad accelerare la capacità di utilizzo delle risorse e di realizzazione degli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (modifica introdotta in Senato).

Per avere un quadro dettagliato delle Misure suggeriamo il Dossier della camera sul provvedimento.

Cosa finanzia il Fondo Complementare?

Il Fondo si concentra in particolare sulle misure di Innovazione e Digitalizzazione e Mobilità Sostenibili. Non mancano però riferimenti al clima e la salute (51,49 milioni di euro), interventi per la Ricostruzione Post-Sisma (1780 milioni), interventi su Edilizia (dalla penitenziaria alla residenziale pubblica, 950 milioni) Energia (efficientamento energetico, 20 milioni) e Infrastrutture (dalle stradali alle portuali passando per le ferroviarie).
Inoltre, il Fondo incrementa di 15.500 milioni la dotazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione, (per il periodo di programmazione 2021-2027).

DL Fondo complementare: le modifiche del Senato

Durante il passaggio parlamentare, sono state introdotte diverse novità al testo originario: ecco le principali novità

SUPERBONUS 110% – art. 1

Il comma 3

  • proroga di sei mesi, cioè fino al 30 giugno 2023, il termine per avvalersi del superbonus 110% per gli Istituti autonomi case popolari-IACP, nonché per gli enti aventi le stesse finalità sociali.
  • prevede, inoltre, che per gli interventi effettuati dai condomini la detrazione del superbonus 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 indipendentemente dallo stato di avanzamento dei lavori.

Il comma 4 ridetermina la copertura sulle risorse previste nell’ambito del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza,

Il comma 5 stabilisce che gli eventuali minori oneri rilevati dal monitoraggio degli effetti della misura del superbonus rispetto alla previsione tendenziale sono vincolati alla proroga del termine della fruizione dell’agevolazione.

Enti che erogano contributi per la progettazione e realizzazione di investimenti

L’articolo 1-bis, introdotto al Senato, prevede

  • una serie di obblighi di verifica a carico degli enti che erogano contributi per la progettazione e la realizzazione di investimenti in conto capitale (comma 1);
  • modifica la scansione temporale dei contributi erogati dal Ministero dell’interno ai comuni per investimenti relativi a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio previsti dalla legge di bilancio 2019 (comma 2);
  • stabilisce che le risorse messe a disposizione degli enti locali dalla legge di bilancio 2020 per la spesa di progettazione di particolari tipologie di opere eccedenti rispetto ai contributi assegnati siano finalizzate allo scorrimento della graduatoria dei progetti ammissibili per il 2021 (comma 3);
  • infine, estende i termini per l’assegnazione delle ulteriori risorse messe a disposizione dei comuni dalla legge di bilancio 2019 per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio (comma 4).

Ripartizione delle risorse del FSC 2021-2027

I commi da 1-bis a 1-quater dell’art.2, introdotti al Senato, prevedono la destinazione di una quota parte delle risorse del FSC 2021-2027, (700 milioni di euro), ad investimenti in determinati settori, individuati con apposita delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS).

Le risorse del Fondo Complementare

Il Fondo contiene risorse aggiuntive a quelle del Next Generation EU, che non provengono dall’Europa e non rientrano, quindi, nella dotazione del Recovery Fund.
I finanziamenti del DL Complementare arriveranno dallo scostamento di bilancio e rappresentano una misura di debito nazionale, per sostenere riforme e investimenti in settori chiave per il rilancio dell’Italia.
Successivi decreti (da attuarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore del DL) individueranno per ciascun intervento o programma gli obiettivi iniziali, intermedi e finali determinati in relazione al cronoprogramma finanziario e coerenti con gli impegni assunti nel PNRR con la Commissione europea sull’incremento della capacità di spesa collegata all’attuazione degli interventi del Piano nazionale per gli investimenti complementari.

Quali sono gli interventi del Fondo Complementare?

Le risorse nazionali degli interventi del Piano sono così ripartite:

Salute, Ambiente e Clima

2.387,41 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 per il Ministero della salute per:

  • Salute, ambiente e clima: 51,49 milioni di euro per l’anno 2021, 128,09 milioni di euro per l’anno 2022, 150,88 milioni di euro per l’anno 2023, 120,56 milioni di euro per l’anno 2024, 46,54 milioni di euro per l’anno 2025 e 2,45 milioni di euro per l’anno 2026;
  • Verso un ospedale sicuro e sostenibile: 250 milioni di euro per l’anno 2021, 390 milioni di euro per l’anno 2022, 300 milioni di euro per l’anno 2023, 250 milioni di euro per l’anno 2024, 140 milioni di euro per l’anno 2025 e 120 milioni di euro per l’anno 2026;
  • Ecosistema innovativo della salute: 10 milioni di euro per l’anno 2021, 105,28 milioni di euro per l’anno 2022, 115,28 milioni di euro per l’anno 2023, 84,28 milioni di euro per l’anno 2024, 68,28 milioni di euro per l’anno 2025 e 54,28 milioni di euro per l’anno 2026;

Sanitario e Assistenziale

500 milioni di euro per gli anni dal 2022 al 2026 da iscrivere, per gli importi e le annualità indicati, nei pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero dell’università e della ricerca riferiti al seguente programma e intervento:

  1. Iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale: 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026;

Agroalimentare

1.203,3 milioni di euro per gli anni dal 2022 al 2026 da iscrivere, per il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per i seguenti obiettivi:

 1. Contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo: 200 milioni di euro per l’anno 2021, 300,83 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2023, 258,81 milioni di euro per l’anno 2024, 122,5 milioni di euro per l’anno 2025 e 20,33 milioni di euro per l’anno 2026;

Edilizia

Ricostruzione

1.780 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 riferiti al seguente programma:

Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016:

  • 220 milioni di euro per l’anno 2021,
  • 720 milioni di euro per l’anno 2022, 320 milioni di euro per l’anno 2023,
  • 280 milioni di euro per l’anno 2024,
  • 160 milioni di euro per l’anno 2025 e
  • 80 milioni di euro per l’anno 2026;

Energia

Gli interventi di seguito, riguardano:

  • Efficientamento energetico: 3 milioni di euro per l’anno 2021, 7 milioni di euro per l’anno 2022 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026;
  • Elettrificazione delle banchine (Cold ironing): 80 milioni di euro per l’anno 2021, 150 milioni di euro per l’anno 2022, 160 milioni di euro per l’anno 2023, 140 milioni di euro per l’anno 2024, 160 milioni di euro per l’anno 2025 e 10 milioni di euro per l’anno 2026;

Edilizia residenziale pubblica

Sicuro, verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica: gli interventi previsti, sono così ripartiti:

  • 200 milioni di euro per l’anno 2021,
  • 400 milioni di euro per l’anno 2022 e
  • 350 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026;

Patrimonio culturale

1.455,24 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 da iscrivere, per il Ministero della cultura riguardano:

Piano di investimenti strategici sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali:

  • 207,7 milioni di euro per l’anno 2021,
  • 355,24 milioni di euro per l’anno 2022,
  • 284,9 milioni di euro per l’anno 2023, 265,1 milioni di euro per l’anno 2024,
  • 260 milioni di euro per l’anno 2025 e
  • 82,3 milioni di euro per l’anno 2026;

Edilizia penitenziaria

132,9 milioni di euro per gli anni dal 2022 al 2026 per il Ministero della giustizia:

  • Costruzione e miglioramento di padiglioni e spazi per strutture penitenziarie per adulti e minori: 2,5 milioni di euro per l’anno 2022, 19 milioni di euro per l’anno 2023, 41,5 milioni di euro per l’anno 2024, 57 milioni di euro per l’anno 2025 e 12,9 milioni di euro per l’anno 2026;

Urbanistica

210 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2024 per il Ministero dell’interno:

 Piani urbani integrati:

  • 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022,
  • 30 milioni di euro nel 2023 e
  • 20 milioni di euro nell’anno 2024;

Mobilità e infrastrutture

9.760 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili riferiti ai seguenti programmi e interventi:

  1. Rinnovo flotte, bus, treni e navi verdi – Bus: 62,12 milioni di euro per l’anno 2022, 80,74 milioni di euro per l’anno 2023, 159,01 milioni di euro per l’anno 2024, 173,91 milioni di euro per l’anno 2025 e 124,22 milioni di euro per l’anno 2026;
  2. Rinnovo flotte, bus, treni e navi verdi – Navi: 45 milioni di euro per l’anno 2021, 54,2 milioni di euro per l’anno 2022, 128,8 milioni di euro per l’anno 2023, 222 milioni di euro per l’anno 2024, 200 milioni di euro per l’anno 2025 e 150 milioni di euro per l’anno 2026;
  3. Rafforzamento delle linee regionali – linee regionali gestite da Regioni e Municipalità: 150 milioni di euro per l’anno 2021, 360 milioni di euro per l’anno 2022, 405 milioni di euro per l’anno 2023, 376,9 milioni di euro per l’anno 2024, 248,1 milioni di euro per l’anno 2025 e 10 milioni di euro per l’anno 2026;
  4. Rinnovo del materiale rotabile: 60 milioni di euro per l’anno 2021, 50 milioni di euro per l’anno 2022, 40 milioni di euro per l’anno 2023, 30 milioni di euro per l’anno 2024 e 20 milioni di euro per l’anno 2025;

Strade sicure

L’intervento Strade Sicure riguarda:

  1. Implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel (A24-A25):
  • 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022,
  • 90 milioni di euro per l’anno 2023, 337 milioni di euro per l’anno 2024,
  • 223 milioni di euro per l’anno 2025 e
  • 50 milioni di euro per l’anno 2026;

2. Implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel (ANAS):

  • 25 milioni di euro per l’anno 2021,
  • 50 milioni di euro per l’anno 2022,
  • 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 e
  • 75 milioni di euro per l’anno 2026;

Infrastrutture portuali

Sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici:

  • 300 milioni di euro per l’anno 2021,
  • 400 milioni di euro per l’anno 2022,
  • 320 milioni di euro per l’anno 2023,
  • 270 milioni di euro per l’anno 2024,
  • 130 milioni di euro per l’anno 2025 e
  • 50 milioni di euro per l’anno 2026;

Aumento selettivo della capacità portuale:

  • 72 milioni di euro per l’anno 2021,
  • 85 milioni di euro per l’anno 2022,
  • 83 milioni di euro per l’anno 2023, 90 milioni di euro per l’anno 2024 e
  • 60 milioni di euro per l’anno 2025;

Ultimo/Penultimo miglio ferroviario/stradale:

  • 20,41 milioni di euro per l’anno 2021,
  • 52,79 milioni di euro per l’anno 2022,
  • 68,93 milioni di euro per l’anno 2023,
  • 46,65 milioni di euro per l’anno 2024,
  • 47,79 milioni di euro per l’anno 2025 e
  • 13,43 milioni di euro per l’anno 2026;

Strategia Nazionale Aree Interne – Miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza delle strade:

  • 20 milioni di euro per l’anno 2021,
  • 50 milioni di euro per l’anno 2022, 30 milioni di euro per l’anno 2023,
  • 50 milioni di euro per l’anno 2024,
  • 100 milioni di euro per l’anno 2025 e
  • 50 milioni di euro per l’anno 2026;

Digitalizzazione

1.750 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 al Ministero Economia e Finanze

  1. Servizi digitali e cittadinanza digitale – Piattaforma PagoPA e App «IO»: 50 milioni di euro per l’anno 2021, 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, 50 milioni di euro per l’anno 2024, 40 milioni di euro per l’anno 2025 e 10 milioni di euro per l’anno 2026;
  2. Servizi digitali e cittadinanza digitale – Piattaforma notifiche digitali: 0,73 milioni di euro per l’anno 2021, 46,81 milioni di euro per l’anno 2022, 26,77 milioni di euro per l’anno 2023, 29,24 milioni di euro per l’anno 2024, 94,69 milioni di euro per l’anno 2025 e 51,76 milioni di euro per l’anno 2026;
  3. Tecnologie satellitari ed economia spaziale: 65,98 milioni di euro per l’anno 2022, 136,09 milioni di euro per l’anno 2023, 202,06 milioni di euro per l’anno 2024, 218,56 milioni di euro per l’anno 2025 e 177,31 milioni di euro per l’anno 2026;
  4. Ecosistemi per l’innovazione al Sud in contesti urbani marginalizzati: 70 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026;

Transizione e Innovazione

6.880 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 da iscrivere, per il Ministero dello sviluppo economico:

  1. «Polis» – Case dei servizi di cittadinanza digitale: 125 milioni di euro per l’anno 2022, 145 milioni di euro per l’anno 2023, 162,62 milioni di euro per l’anno 2024, 245 milioni di euro per l’anno 2025 e 122,38 milioni di euro per l’anno 2026;
  2. Transizione 4.0: 704,5 milioni di euro per l’anno 2021, 1.414,95 milioni di euro per l’anno 2022, 1.624,88 milioni di euro per l’anno 2023, 989,17 milioni di euro per l’anno 2024, 324,71 milioni di euro per l’anno 2025 e 21,79 milioni di euro per l’anno 2026;
  3. Accordi per l’Innovazione: 100 milioni di euro per l’anno 2021, 150 milioni di euro per l’anno 2022 e 250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2025.

Per approfondire sull’attuazione del piano nazionale Complementare al PNRR

Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it