Emilia Romagna: presentati i dati sul Monitoraggio della Qualità dell’Aria

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È stato presentato il Report realizzato da Regione e Arpa. Secondo il rapporto la concentrazione media annuale di Pm10 conferma i minimi storici.
Tra gli altri dati: rispettato nel 77% delle stazioni di monitoraggio il limite dei 35 superamenti giornalieri; confermata l’assenza di criticità per monossido di carbonio e biossido di zolfo.
In calo l’ozono ma con valori ancora sopra i limiti.




La concentrazione media annuale di polveri sottili (PM10) ha confermato i minimi storici raggiunti nel 2013; rispettato nel 77% delle stazioni di monitoraggio il limite dei 35 superamenti giornalieri (contro il 28% del 2012 e il 38% del 2013).
Rispettati in tutta la regione anche i valori limite annuali per la protezione della salute umana, sia per le polveri sottili sia per quelle ultrasottili. Confermata l’assenza di criticità per gli inquinanti storici quali monossido di carbonio e biossido di zolfo.
Bene anche il benzene, la cui concentrazione nell’aria si è progressivamente ridotta e ora è stabilizzata su valori sensibilmente inferiori al limite in tutte le stazioni. In diminuzione dal 2011 l’ozono, anche se continua a registrare valori superiori ai limiti. In calo anche la media annuale del biossido d’azoto: il limite della media annua è stato rispettato in 36 delle 40 stazioni della rete regionale di monitoraggio.

Sono questi, in sintesi, i dati 2014 sulla qualità dell’aria in Emilia-Romagna, contenuti nel Report realizzato da Regione e Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente), presentato alla stampa dall’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo e dal direttore generale di Arpa Franco Zinoni. Il Report è disponibile in versione integrale sul sito web di Arpa-Emilia-Romagna.

Risorse e azioni intraprese dalla Regione
Tre milioni e 350 mila euro per azioni destinate al miglioramento della qualità dell’aria. Sono quelli messi a bilancio 2015 dalla Regione Emilia-Romagna:1 milione e 900 mila euro è destinato ad azioni per il miglioramento della qualità dell’aria; 650 mila euro alla gestione delle reti di monitoraggio qualità dell’aria; 800 mila euro al cofinanziamento del progetto “Life Prepair”, che interessa il miglioramento della qualità dell’aria del Bacino del Po.

A questi si sommano circa 153 milioni di euro per il settennato 2014-2020 previsti nei Piani operativi regionali Fesr (Fondo europeo sviluppo regionale) e Psr (Piano di sviluppo rurale), che finanzieranno azioni di efficienza energetica, energie rinnovabili, infrastrutture e sistemi di trasporto sostenibili, piste ciclabili e percorsi pedonali, ammodernamento aziende agricole, riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra dall’agricoltura, migliore gestione di fertilizzanti e pesticidi.

Il commento
“Sono dati positivi e incoraggianti, che confermano l’efficacia delle azioni finora intraprese ma che al tempo stesso ci spronano a non abbassare la guardia – ha commentato l’assessore Gazzolo -. Nel bilancio 2015 abbiamo messo a bilancio oltre 3 milioni di euro per azioni destinate al miglioramento della qualità dell’aria. Entro l’anno approveremo il nuovo Piano aria integrato regionale e stiamo già ragionando con i Comuni per passare, rispetto ai blocchi del traffico, da misure di tipo emergenziale ad azioni strutturali”. Al contempo, poiché i dati indicano che il 50% dell’inquinamento dell’aria deriva dalle regioni limitrofe, l’assessore ha ribadito “la necessità di continuare a lavorare nell’ambito del protocollo del Bacino padano per intraprendere azioni comuni per il miglioramento dell’aria, tra cui il progetto europeo ‘Life Prepair’ del quale ci attendiamo l’approvazione entro l’estate”.
Zinoni ha evidenziato in particolare come “i valori registrati per le polveri sottili sono ai minimi storici a parità di condizioni meteo rispetto agli anni passati. Rimangono invece lontani gli obiettivi programmati per l’ozono, anche se i valori si sono ridotti”.

Redazione InSic

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