G7 Summit 2024 sessione ambiente

Energia e Ambiente: gli orientamenti del G7 su clima, metano e nucleare

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Dal Vertice G7 di Borgo Egnazia arriva la conferma di molti impegni ambientali presi alla COP 28: dalla riduzione di gas serra, all’abbandono dei combustibili fossili entro il 2030 ed il taglio dei sussidi ai fossili entro il 2025.

Spunta, però, anche il riferimento alla riduzione delle emissioni di metano ma anche il ruolo del nucleare come energia pulita. E si annuncia anche un G7 sull’energia da fusione oltre all’annuncio che Roma ospiterà il prossimo World Fusion Energy Group.

Emissioni e riscaldamento climatico: gli impegni del G7

I leader del G7 nel Comunicato finale ribadiscono le sfide per affrontare la triplice crisi globale del cambiamento climatico, dell’inquinamento e della perdita di biodiversità e l’obiettivo di mantenere a portata di mano il limite di 1,5°C di aumento della temperatura globale.

Anche alla luce del primo rapporto “Global Stocktake” della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28), secondo cui esiste un significativo divario tra le attuali traiettorie delle emissioni globali e questo impegno.

Questo impegno, secondo i leader si concretizza nel fornire un contributo sostanziale agli sforzi per ridurre le emissioni globali di gas serra di circa il 43% in questo decennio critico e del 60% entro il 2035, rispetto al livello del 2019.

“Uno sforzo collettivo per raggiungere il picco globale delle emissioni di gas serra entro il 2025 al più tardi e raggiungere lo zero netto entro il 2050 con il coinvolgimento, però anche dei leader del G20.

Energia: dagli impegni della COP al sostegno del G7 di Borgo Egnazia

Sull’energia il G7 si limita a ribadire gli impegni della COP 28 ovvero

  • triplicare la capacità rinnovabile globale e raddoppiare il tasso medio annuo globale di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030.
  • implementare 1.500 GW di stoccaggio energetico nel settore energetico entro il 2030 attraverso obiettivi e politiche esistenti.
  • l’abbandono dei combustibili fossili nei sistemi energetici in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando le azioni in questo decennio critico, per raggiungere lo zero netto entro il 2050 .
  • eliminare i sussidi inefficienti ai combustibili fossili entro il 2025 e a riferire nel 2025 sui progressi compiuti.

“Per raggiungere i nostri obiettivi climatici e aiutare tutti i paesi a raccogliere i benefici della transizione verso l’energia pulita, lavoreremo con i partner per porre fine al sostegno alla nuova energia a carbone, accelerare gli investimenti in fonti energetiche rinnovabili e pulite e creare un’energia pulita sicura, diversificata e responsabile. catene di fornitura”

La decarbonizzazione del settore energetico e gli investimenti per le tecnologie innovative

E ancora, i leader del G7 confermano di voler puntare su un settore energetico completamente o prevalentemente decarbonizzato entro il 2035 e a eliminare gradualmente l’attuale produzione di energia da carbone senza sosta nei nostri sistemi energetici durante la prima metà degli anni 2030, o in una tempistica coerente con il mantenimento di un limite di aumento della temperatura di 1,5°C. a portata di mano, in linea con i percorsi net-zero dei paesi.

Si parla anche di incremento degli investimenti nel settore industriale per

  • tecnologie innovative,
  •  elettrificazione intelligente e pulita,
  • miglioramento dell’efficienza energetica,
  • uso diretto del calore rinnovabile, bioenergie sostenibili,
  • produzione sostenibile di energia dai rifiuti, biogas e biocarburanti sostenibili,
  • idrogeno rinnovabile, pulito/a emissioni zero e a basso contenuto di carbonio e suoi derivati come l’ammoniaca
  • l’uso diretto di energia rinnovabile in prossimità dei centri di domanda,
  • l’uso di tecnologie di gestione del carbonio.

Importante il principio di solidarietà espresso: “la transizione verso un’economia a zero emissioni nette al più tardi entro il 2050 dovrebbe essere inclusiva e non lasciare nessuno indietro, e dovrebbe essere un’opportunità per migliorare lo sviluppo sociale e la crescita economica, massimizzando i benefici positivi per le economie locali e affrontando al contempo gli aspetti negativi a livello sociale o economico. impatti che potrebbero derivare dall’azione per il clima”.

Metano: l’impegno alla riduzione delle emissioni

I leader del G7 concordano sulla opportunità economica di ridurre le emissioni di metano derivanti dalle attività legate ai combustibili fossili: per questo confermano gli sforzi per

  • ridurre le emissioni di metano di almeno il 35% entro il 2035.
  • Ridurre del 75% delle emissioni globali di metano da combustibili fossili, anche riducendo l’intensità delle emissioni di metano delle operazioni di petrolio e gas entro il 2030, attraverso lo sviluppo di una solida metodologia e l’uso di dati misurati
  • collaborare con i paesi produttori di petrolio e gas non appartenenti al G7, in particolare in Africa, per ottenere tagli profondi alle emissioni di metano.

Nucleare: un potenziale di energia pulita

Importante il passaggio sul nucleare: i leader riconoscono al nucleare il potenziale come fonte di energia pulita/a emissioni zero ed un ruolo nell’accelerare la transizione verso lo zero netto e nel migliorare la sicurezza energetica globale.

Necessaria, però,

  • la cooperazione per rafforzare in modo responsabile la sicurezza, l’affidabilità e la resilienza delle catene di approvvigionamento nucleare, promuovendo al tempo stesso una gestione responsabile dei rifiuti.
  • un maggiore accesso agli strumenti di finanziamento dei progetti e sosterranno la collaborazione settoriale seguendo quanto stabilito dalla Dichiarazione globale per triplicare la capacità globale di energia nucleare entro il 2050, lanciata durante la COP28.

Le tecnologie innovative per il nucleare su cui investire

Per quanto riguarda le nuove tecnologie collegate al nucleare sicuro, i leader concordano nel dare sostegno al processo sicuro, trasparente e basato sulla scienza del Giappone per gestire in modo responsabile lo scarico dell’acqua trattata con il sistema avanzato di trattamento dei liquidi e nel coordinamento proattivo con scienziati e partner, nonché con l’AIEA. Si punta al potenziamento della ricerca e dello sviluppo di tecnologie innovative per reattori modulari avanzati e di piccole dimensioni, compresi i microreattori,

Si riafferma anche la garanzia di standard più elevati di sicurezza e protezione nucleare: “la tecnologia dell’energia di fusione ha il potenziale per fornire una soluzione duratura alle sfide globali del cambiamento climatico e della sicurezza energetica”.

Sull’argomento suggeriamo la lettura del Report G7 Nuclear Safety and Security Group disponibile sul sito del Vertice G7 di Borgo Egnazia.

Un G7 sull’energia da fusione e World Fusion Energy Group a Roma

In vista anche collaborazioni internazionali per accelerare lo sviluppo e la dimostrazione di impianti di fusione per favorire gli investimenti privati e l’impegno pubblico. E l’istituzione di un gruppo di lavoro del G7 sull’energia da fusione

 Si annuncia poi che Roma ospiterà la riunione ministeriale inaugurale del World Fusion Energy Group a Roma, in collaborazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it