Durante il Forum Ambrosetti a Cernobbio si è parlato anche di transizione energetica in un panel, moderato da Adair Turner, Chairman della Energy Transitions Commission, a cui hanno partecipato anche Teresa Ribeira, Vicepremier della Spagna e Ministra della Transizione Ecologica, e Andris Piebalgs, Commissario Europeo per lo Sviluppo tra il 2010 e il 2014.
Durante l’evento è stata presenta la ricerca “Decarbonization Roadmaps for Europe”, sulla transizione energetica nel settore dei trasporti.
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Transizione energetica nei Trasporti: quante risorse a disposizione?
Il Ministro Giovannini ha risposto a questo interrogativo, ricordando che “Il piano di investimenti infrastrutturali consta di oltre 500 miliardi di euro. Si tratta di fondi allocati nell’ultimo anno e mezzo, a valere sulla visione descritta nell’Allegato Infrastrutture al Documento di Economia e Finanza”.
Piano per la transizione energetica nei trasporti: quanto durerà?
Sempre il Ministro ha ricordato che i piani e i documenti di pianificazione intraprese dal Mims negli ultimi 18 mesi vanno oltre il 2026, quindi oltre l’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e sono strettamente collegate con i principi di tutela dell’ambiente:
“Abbiamo assicurato che in futuro le infrastrutture siano disegnate in modo sostenibile – da un punto di vista sociale, ambientale ed economico – recependo strettamente le regole del Next Generation EU, in particolare per ciò che concerne il principio del ‘Do no significant harm’, ovvero non danneggiare significativamente l’ambiente.”
Quali cambiamenti normativi per assicurare la transizione energetica?
“Pianificazione, investimenti e riforme sono i tre pilastri su cui abbiamo lavorato negli ultimi 18 mesi per mettere il Paese sul sentiero di uno sviluppo più sostenibile” ha spiegato Il Ministro che segnala fra i cambiamenti più importanti apportati alla normativa di settore:
- l’obbligo della relazione di sostenibilità a partire da tutti i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)
- le modifiche al Codice degli Appalti, che incorpora tutti i nuovi approcci che guideranno gli appalti pubblici nei prossimi dieci anni.
Per approfondire sullo stato delle riforme per la transizione energetica, suggeriamo le slide di Giovannini presentate durante la Manifestazione.
Il Rapporto “Decarbonizzare i trasporti. Evidenze scientifiche e proposte di policy”
Durante l’evento è stato presentato il Rapporto “Net Zero E-conomy 2050. Decarbonization roadmaps for Europe: focus on Italy and Spain” redatto in collaborazione con Fondazione Enel, uno dei pochi studi internazionali che illustra le strategie per la decarbonizzazione analizzando le diverse tecnologie e l’impatto dei vari vettori energetici in tutti i settori del trasporto.
In base al Rapporto, l’ Italia è al 5° posto per indice di intensità di gas del PIL e al 2° per indice di dipendenza dal gas naturale tra i paesi dell’UE. Tuttavia, il processo di decarbonizzazione è uno strumento chiave per raggiungere l’indipendenza energetica. Infatti, negli ultimi 10 anni, la riduzione della dipendenza energetica in Italia e Spagna (-9,1 punti percentuali in entrambi i paesi) è stata accompagnata da un aumento dei tassi di elettrificazione (+1,5 pp in Italia e +3,3 pp in Spagna) e Distribuzione FER (+2 pp in Italia e +4,7 pp in Spagna) nei consumi finali di energia.
Cosa serve allora? O studio indica un’accelerazione più robusta della decarbonizzazione. Gli scenari “ Net Zero ” prevedono 3.351 miliardi di euro e 2.215 miliardi di euro di investimenti rispettivamente in Italia e Spagna nel periodo 2021. Inoltre, questi scenari sono associati a rilevanti benefici sociali , economici , ambientali ed energetici, in termini di valore aggiunto, occupazione, riduzione delle emissioni, spesa per combustibili fossili e indipendenza energetica, come ulteriormente dettagliato nello Studio.
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