All’incontro hanno partecipato anche i Commissari europei Laszlo Andor e Janez Potocnik, il Direttore Generale dell’ILO Guy Ryder ed il Direttore Ambiente dell’OCSE, Simon Upton.
Il Ministro dell’Ambiente Galletti ha espresso la sua intenzione di avviare un confronto tra ministri dell’Ambiente e del Lavoro europei, la Commissione Europea, le organizzazioni internazionali e i rappresentanti della società civile per intraprendere azioni concrete per cogliere le opportunità offerte dal processo di greening, della crescita e dello sviluppo a sostegno della lotta contro la disoccupazione. Infatti, secondo Galletti l’Europa deve assumere la piena consapevolezza che l’Ambiente può essere un volano di occupazione e di crescita economica.
Il Ministro ha ricordato come l’incontro svoltosi lo scorso 16 luglio con i Ministri dell’Ambiente (vedi approfondimento), abbia fornito degli spunti di riflessione e degli indirizzi politici comuni su cui continuare a lavorare. Uno tra i più importanti ha sottolineto il ministro Galletti è sicuramente quello di favorire la crescita economica e occupazionale per la quale si devono adottare una serie di strumenti economici e politici utili ad elaborare strategie di intervento che consentano di massimizzare i benefici della transizione verso “un’economia verde”. Quindi, secondo il ministro, bisogna adottare azioni politiche strategiche orientate alla valorizzazione delle risorse naturali e al recupero dei materiali che siano in grado di assegnare un valore economico al capitale naturale favorendo il passaggio ad un modello di economia circolare basato sull’efficienza dell’uso delle risorse e sull’inserimento continuo nei cicli produttivi dei rifiuti come fonte di materia da riutilizzare.
Il ministro ha ribadito l’impegno del suo dicastero a “spingere al massimo sull’acceleratore” per trasformare l’economia europea in un’economia verde che sia in grado creare nuova occupazione.
Infatti, secondo quanto emerso dalla Comunicazione della Commissione Europea sui green jobs, pubblicata il 2 luglio scorso, fra il 2002 e il 2011 sono stati creati in Europa circa 4 milioni di “lavori verdi” e, di questi, circa un milione è stato creato fra il 2007 e il 2011.
Dunque, dalla lettura di questi risultati contenuti nella Comunicazione, Galletti ha ribadito che le potenzialità occupazionali offerte dall’economia verde sono indiscutibili e che per cogliere queste opportunità è però necessario un confronto tra i gli stati membri per adottare delle politiche congiunte e convergenti i cui progressi vanno misurati anche grazie all’istituzione Tavole rotonde.
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