Il Green New Deal italiano: cosa è, cosa finanzia e le risorse a disposizione

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Cos’è il Green New Deal italiano, come è collegato al Green Deal europeo? come funziona, quali progetti finanzia? Cerchiamo di rispondere facendo riferimento anche alla normativa regolatoria e gli ultimi avvisi sulla procedura di richiesta dei finanziamenti nazionali per il mondo delle imprese.

Ultimi aggiornamenti:

  • Con il DM 1/12/2021 (qui il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale) si stanziano 750 milioni di euro, indicando modalità termini e condizioni.
  • a partire dal 4 novembre 2022 la precompilazione della domanda
  • dal 17 novembre 2022 (ore 10) la presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni e contributi a fondo perduto.

Pagine Utili:

News – Green New Deal: i finanziamenti 2022 – precompilazione domande dal 4 novembre 2022

Dalle ore 10 del 17 novembre 2022 tutte le imprese che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, potranno richiedere agevolazioni e contributi a fondo perduto per realizzare nuovi processi produttivi, prodotti e servizi, o migliorare notevolmente quelli già esistenti, al fine di raggiungere gli obiettivi di:

  • decarbonizzazione
  • economia circolare
  • riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
  • rigenerazione urbana
  • turismo sostenibile
  • adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico
Come accedere ai finanziamenti del New Green Deal ?

Le imprese, anche in forma congiunta tra loro, potranno presentare le domande esclusivamente online attraverso il sito https://fondocrescitasostenibile.mcc.it , dove sarà attivata una fase di precompilazione a partire dal prossimo 4 novembre.
 

New Green Deal: quante risorse per le imprese?

Il MISE ha stanziato 750 milioni di euro  – a valere sul Fondo per la crescita sostenibile (FCS), gestito da Mediocredito Centrale, e sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (FRI), gestito da Cassa depositi e prestiti.

New Green Deal: cosa finanzia?

il New Green Deal finanzia i progetti che prevedono investimenti, non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni, da realizzare sul territorio nazionale.

Cos’è il Green New Deal

Il Green New Deal o “Green and Innovation Deal” è un programma di interventi per l’aumento della sostenibilità  ambientale, l’efficientamento energetico e l’innovazione tecnologica in una ottica di resilienza economica, realizzato in coerenza con il Green Deal europeo (comunicazione della Commissione europea COM(2019) 640 fino al dell’11 dicembre 2019). La sua attuazione fu avviata con Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 (legge 27 dicembre 2019, n. 160 commi da 85 a 90) e specificati nella Nota di Aggiornamento al DEF 2019.

La misura è destinata al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), e prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo.

Green New Deal: il DiM 1 dicembre 2021

Il Decreto interministeriale 1° dicembre 2021 rende operativa una misura per la quale sono disponibili complessivamente risorse pari a 750 milioni, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile (FCS) e sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (FRI), gestito da Cassa Depositi e Prestiti.

Il Decreto ha identificato i termini, le condizioni e le modalità di concessione dei contributi per il sostegno di programmi e iniziative destinatari del Fondo per la crescita sostenibile ammessi ai finanziamenti agevolati del FRI, finalizzati alla transizione ecologica e circolare nell’ambito delle finalità del “Green New Deal italiano”.

A chi si rivolge il Green New Deal

Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

Cosa finanzia il Green New Deal?

L’intervento sostiene progetti coerenti con gli ambiti di intervento del Green New Deal italiano, con particolare riguardo agli obiettivi di:

Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.

Quali investimenti sono ammessi al Green New Deal?

Gli investimenti per l’industrializzazione, che sono ammessi esclusivamente per le PMI, devono avere un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, ed essere volti a diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi ovvero a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. Possono essere ammessi distintamente ovvero insieme ad un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito di un programma integrato presentato per l’ottenimento di agevolazioni, alle condizioni previste dal decreto.

Quali progetti possono essere ammessi al Green New Deal?

I progetti ammissibili inoltre devono:

  • essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro
  • avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni.

Consulta la pagina dedicata al Green New Deal sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (mise.gov.it)

Per approfondire in materia di procedure ambientali e Testo unico dell’Ambiente

Vademecum dell’ambiente

a cura di Sassone Stefano

Guida pratica agli adempimenti, obblighi e autorizzazioni per le imprese. Aggiornato con le novità del “Circular Economy Package” ed il “Green New Deal” rilasciati dalla Comunità Europea

EPC Editore (maggio 2020)

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