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In vigore il PNACC 2023: Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

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In Gazzetta (GU n.42 del 20-2-2024) il DECRETO 21 dicembre 2023 con cui il MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA approva il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC).

In vigore dal 21 febbraio 2024, il PNACC verrà aggiornato ogni 6 anni anche negli Allegati tecnici (con specifici decreti direttoriali). Per consultare gli atti che ne fanno parte il MASE ha allestito una piattaforma dedicata.

PNACC: obiettivi

L’obiettivo principale del PNACC è fornire un quadro di indirizzo nazionale per l’implementazione di azioni volte a ridurre al minimo possibile i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, a migliorare la capacità di adattamento dei sistemi socioeconomici e naturali, nonché a trarre vantaggio dalle eventuali opportunità che si potranno presentare con le nuove condizioni climatiche.

il PNACC fornisce una base comune di dati, informazioni e metodologie di analisi utile alla definizione dei percorsi settoriali e/o locali di adattamento ai cambiamenti climatici allo scopo di contenere la vulnerabilità agli impatti dei cambiamenti climatici, ad aumentare la resilienza agli stessi e a migliorare le possibilità di sfruttamento di eventuali opportunità.

La struttura del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

La struttura del PNACC è articolata come segue:

1. Il quadro giuridico di riferimento
2. Il quadro climatico nazionale
3. Impatti dei cambiamenti climatici in Italia e vulnerabilità settoriali
4. Misure e azioni del PNACC
5. Finanziare l’adattamento ai cambiamenti climatici
6. Governance dell’adattamento.

In allegato al PNACC sono riportati, inoltre, quattro documenti di riferimento per specifici aspetti del piano

I documenti tecnici del PNACC

Il piano si compone di alcuni Documenti tecnici:

  • PNACC_I_Allegato_Metodologie Strategie Piani Regionali;
  • PNACC_II_Allegato_Metodologie Strategie Piani Locali;
  • PNACC_III_Allegato_Impatti e vulnerabilità;
  • PNACC_IV_Allegato_Database Azioni;

Cambiamenti climatici: la situazione in Italia

I cambiamenti climatici rappresentano una delle sfide più rilevanti da affrontare a livello globale ed anche nel territorio italiano. L’Italia è infatti notoriamente soggetta ai rischi naturali (fenomeni di dissesto, alluvioni, erosione delle coste, carenza idrica). Inoltre l’aumento delle temperature e l’intensificarsi di eventi estremi connessi ai cambiamenti climatici (siccità, ondate di caldo, venti, piogge intense, ecc.) amplificano tali rischi i cui impatti economici, sociali e ambientali sono destinati ad aumentare nei prossimi decenni.

È quindi evidente l’importanza dell’attuazione di azioni di adattamento nel territorio per far fronte ai rischi provocati dai cambiamenti climatici.

Come siamo giunti al PNACC

I primi passi a livello nazionale sono stati compiuti nel 2015, quando è stata adottata la Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (SNAC) che ha analizzato lo stato delle conoscenze scientifiche sugli impatti e sulla vulnerabilità ai cambiamenti climatici per i principali settori ambientali e socioeconomici e ha presentato un insieme di proposte e criteri d’azione per affrontare le conseguenze di tali cambiamenti e ridurne gli impatti.

Successivamente l’Italia ha recepito gli indirizzi contenuti nei citati atti di fonte internazionale e dell’UE e, coerentemente con essi, oltreché con quanto previsto dalla SNAC, ha intrapreso rilevanti iniziative sul tema dell’adattamento proseguendo, inoltre, gli sforzi intrapresi dal 2017 per giungere all’approvazione di un Piano nazionale sull’adattamento ai cambiamenti climatici.

Le fasi del PNACC

Il percorso che il Ministero ha deciso di intraprendere per dotarsi di un Piano nazionale di adattamento consta di due fasi complementari e consecutive tra loro: una prima fase che si conclude con l’approvazione del PNACC a seguito del completamento del procedimento di VAS e una seconda fase che si concretizzerà con l’avvio delle attività della struttura di governance del Piano per la definizione di modalità e strumenti settoriali e intersettoriali di attuazione delle misure del PNACC ai diversi livelli di governo.

La Piattaforma nazionale sull’adattamento ai cambiamenti climatici

In primo luogo, nel mese di ottobre 2022 il Ministero della Transizione Ecologica (ora Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – MASE), in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ha pubblicato la Piattaforma nazionale sull’adattamento ai cambiamenti climatici, un portale finalizzato ad informare e sensibilizzare i cittadini e i portatori di interessi sulla tematica dell’adattamento ed a rendere disponibili dati e strumenti utili a supportare la Pubblica Amministrazione nei processi decisionali. La Piattaforma sarà periodicamente aggiornata e arricchita con dati e informazioni provenienti da diverse fonti.

In linea con le indicazioni della Strategia europea di adattamento, che mirano a realizzare un adattamento più intelligente, la Piattaforma nazionale sull’adattamento ai cambiamenti climatici si prefigge lo scopo di mettere insieme dati, informazioni e strumenti operativi e di renderli facilmente disponibili per incrementare la conoscenza e la capacità di pianificazione e attuazione di azioni di adattamento sul territorio nazionale.

Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici 2023 è disponibile sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

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