Gli IPCEI sono ambiziosi e pioneristici progetti transfrontalieri di innovazione e infrastrutture guidati dagli Stati membri, che possono contribuire in modo significativo alla realizzazione delle strategie dell’UE, tra cui il Green Deal europeo e la strategia digitale.
Recentemente l’Italia ha partecipato con successo con sei aziende aggiudicandosi il Bando per 1 miliardo di Euro per un IPCEI di ricerca e innovazione nella tecnologia dell’idrogeno.
- Come funziona IPCEI a livello europeo? e come funziona il Fondo IPCEI italiano che finanzia le imprese nostrane?
- Gli ultimi aggiornamenti sui bandi aperti dal Ministero Sviluppo Economico.
Nell'articolo
Cosa sono gli IPCEI?
Gli IPCEI sono progetti finanziati a livello europeo, a titolo dei bilanci nazionali: gli Stati membri sono chiamati in prima istanza a individuare il tipo di progetto, a selezionare (preferibilmente a seguito di inviti aperti) le imprese partecipanti e a concordare la governance del progetto.
Le forme di sostegno pubblico che gli Stati membri mettono a disposizione degli IPCEI e delle imprese che vi partecipano, che costituiscono aiuti di Stato ai sensi delle norme dell’UE, devono essere notificate alla Commissione, affinché questa le valuti e le approvi.
La Commissione sostiene i piani elaborati dagli Stati membri e dall’industria, e fornsce orientamenti e coordina gli sforzi, se necessario, e si impegna ad effettuare una valutazione rapida dei progetti non appena questi vengono notificati. Una volta formalmente notificati, la Commissione valuta i progetti proposti alla luce della comunicazione sugli IPCEI.
Obiettivi degli IPCEI
Gli IPCEI riuniscono conoscenze, competenze, risorse finanziarie e attori economici di tutta l’Unione europea per raggiungere obiettivi di innovazione radicale e di grande rilevanza tecnologica e produttiva
La normativa UE sugli IPCEI
La comunicazione (riveduta) della Commissione europea sugli IPCEI ha revisionato le norme in materia di aiuti di Stato a favore degli importanti progetti di comune interesse europeo a partire dal 1°gennaio 2022.
- Stabilisce i criteri per la valutazione, da parte della Commissione, degli aiuti che gli Stati membri concedono agli IPCEI transfrontalieri c
- rende possibili innovazioni d’avanguardia nei settori di importanza cruciale
- facilita gli investimenti in tecnologie e infrastrutture, con ricadute positive per tutta l’economia dell’UE.
La comunicazione conferma l’obbligo per gli IPCEI di produrre significativi effetti di ricaduta positivi in tutta l’UE e mette in atto solide salvaguardie volte a garantire che gli aiuti siano limitati a quanto necessario e ad evitare indebite distorsioni della concorrenza.
Condizioni per i finanziamenti IPCEI
I progetti per ottenere i finanziamenti IPCEI devono:
- fornire un contributo importante agli obiettivi dell’UE;
- porre rimedio, in modo verificabile, ad importanti fallimenti del mercato;
- coinvolgere almeno quattro Stati membri, a meno che la natura del progetto non giustifichi, in via eccezionale, un numero inferiore di Stati partecipanti;
- essere concepiti e strutturati in modo trasparente e inclusivo, offrendo a tutti gli Stati membri una reale opportunità di partecipare;
- produrre concreti effetti di ricaduta positivi a beneficio dell’economia e della società dell’UE, e non soltanto degli Stati membri e delle imprese partecipanti;
- prevedere un significativo cofinanziamento da parte delle imprese che riceveranno gli aiuti di Stato e
- evitare impatti ambientali negativi dovuti al mancato rispetto del principio “non arrecare un danno significativo”, che è improbabile che siano compensati da sufficienti effetti positivi.
Cos’è il Fondo IPCEI – Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo
Il Fondo IPCEI è lo strumento agevolativo nazionale che supporta le attività svolte dai soggetti italiani coinvolti nella realizzazione degli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI). E’ stato istituito dall’articolo 1, comma 203, della legge n. 145/2018 Legge di Bilancio 2019, come integrato e modificato dall’articolo 1, comma 232, della legge n. 160/2019 – Legge di Bilancio 2019.
A chi si rivolge il Fondo IPCEI?
È rivolto alle imprese di qualsiasi dimensione, destinatarie degli aiuti di Stato, e gli organismi di ricerca, individuati nell’ambito di un IPCEI oggetto di notifica alla Commissione europea.
Il fondo è stato di recente incrementato di 350 milioni in più attraverso il Decreto AIUTI.
Come funziona il Fondo IPCEI?
Il Fondo IPCEI interviene attraverso agevolazioni a sostegno delle attività svolte in Italia nell’ambito dei progetti approvati a livello europeo in applicazione dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che prevede la possibilità di concedere aiuti di Stato a sostegno della realizzazione degli IPCEI.
Fondo IPCEI: normativa
Con decreto 21 aprile 2021 del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze sono definiti i criteri generali per l’intervento e il funzionamento del Fondo IPCEI, e per la concessione ed erogazione delle agevolazioni a valere sullo stesso.
Fondo IPCEI: risorse
Il Fondo mette a disposizione di questi interventi circa 1,7 miliardi di euro, al fine di rafforzare la competitività dei settori strategici dell’industria nazionale ed europea attraverso una forte sinergia e integrazione tra le filiere dei Paesi membri della Ue.
Cosa finanzia il Fondo IPCEI?
Il MISE potrà procedere con il finanziamento dei progetti già selezionati nell’ambito degli IPCEI avviati nel settore delle batterie con i Bandi IPCEI-Batterie1 e IPCEI Batterie 2, destinando risorse alla promozione di attività finalizzate a ricerca e sviluppo della produzione di materie prime, celle, moduli e sistemi di batterie elettriche su larga scala per il settore industriale italiano ed europeo. Sarà però possibile finanziare gli ulteriori progetti che verranno approvati prossimamente dalla Ue nei settori dei microprocessori, idrogeno e salute.
IPCEI: ultime news sui finanziamenti
Agevolazioni per IPCEI Idrogeno: domande dal 28 novembre
A partire dal 28 novembre 2022 e fino al 30 gennaio 2023 le imprese italiane partecipanti al primo IPCEI sull’idrogeno (H2 Technology) potranno presentare domanda per richiedere le agevolazioni a sostegno dei progetti in ricerca, sviluppo e innovazione nelle componenti ‘abilitanti’ per la realizzazione della filiera dell’idrogeno, tra cui Gigafactory per la produzione di elettrolizzatori.
Idrogeno: IPCEI Hy2Tech: a 6 aziende italiane 5,4 miliardi di euro
La Commissione europea in luglio ha approvato un importante progetto di comune interesse europeo (IPCEI) a sostegno della ricerca e dell’innovazione e della prima applicazione industriale nella catena del valore della tecnologia dell’idrogeno.
Sei imprese italiane, Ansaldo, Fincantieri, Iveco Italia e Alstom Ferroviaria, Enel e De Nora (in partnership con Snam) hanno ottenuto oltre 1 miliardo destinati all’Italia.
Contestualmente Enea e Fondazione Bruno Kessler (FBK) contribuiranno alla realizzazione di una filiera della componentistica dedicata allo sviluppo di elettrolizzatori, celle combustibili, tecnologia per lo stoccaggio, trasmissione e distribuzione dell’idrogeno, fino agli elementi da utilizzare nel settore dei trasporti.
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